Camporosso

comune italiano
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Camporosso (Camporosso in ligure[4]) è un comune italiano di 5 624 abitanti[1] della provincia di Imperia in Liguria.

Camporosso
comune
Camporosso – Stemma
Camporosso – Bandiera
Camporosso – Veduta
Camporosso – Veduta
Spiaggia di Camporosso
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Provincia Imperia
Amministrazione
SindacoDavide Gibelli (lista civica Sempre più Camporosso) dal 26-5-2014 (3º mandato dal 10-6-2024)
Data di istituzione1925
Territorio
Coordinate43°48′54.46″N 7°37′42.36″E
Altitudine25 m s.l.m.
Superficie17,94 km²
Abitanti5 624[1] (31-3-2024)
Densità313,49 ab./km²
FrazioniBalloi, Brunetti, Camporosso Mare, Ciaixe, Magauda, San Giacomo, Trinità
Comuni confinantiDolceacqua, San Biagio della Cima, Vallecrosia, Ventimiglia
Altre informazioni
Cod. postale18033
Prefisso0184
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT008011
Cod. catastaleB559
TargaIM
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 1 301 GG[3]
Nome abitanticamporossini
Patronosan Sebastiano
Giorno festivo20 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Camporosso
Camporosso
Camporosso – Mappa
Camporosso – Mappa
Posizione del comune di Camporosso nella provincia di Imperia
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Il territorio di Camporosso è ubicato nella Riviera dei Fiori, dove si affaccia sul mar Ligure per un breve tratto di circa 300 m, quest'ultimo tra i meno estesi d'Italia. Si estende nell'ampio fondovalle alluvionale alla destra del torrente Nervia e ai piedi della dorsale collinare che divide dalla valle del Roia. Sopra al torrente passa il Viadotto Nervia dell'autostrada A10, detta anche Autostrada dei Fiori.

Tra le vette del territorio il monte Carbone (442 m).

Nel territorio comunale camporossino è preservata un'oasi naturalistica e faunistica, sito di interesse comunitario, posta alla foce del torrente Nervia, detta oasi del Nervia.

 
Raffigurazione del territorio di Camporosso ripreso in una mappa settecentesca del cartografo Matteo Vinzoni

Il toponimo Camporosso deriva dal latino Campus Rubeus riconducibile ai boschi di oleandri rossi, lungo le rive del torrente Nervia. Altre deduzioni fanno inoltre presupporre il significato del nome al colore un po' rossiccio del terreno.

Del periodo romano rimangono a oggi un cippo funerario e resti dell'acquedotto che riforniva Albintimilium, l'odierna Ventimiglia, con le acque del torrente Seborrino. Sono tuttavia presenti reperti archeologici di età preromana nei castellari ubicati presso le cime Bandiera, Fontane e Ciaixe[5].

La storia di Camporosso seguì di fatto quella della comunità di Ventimiglia — la dominazione dei conti Lascaris e del comune intemelio[6] — nonostante il suo territorio sia posto al confine con Dolceacqua, dominio antico della famiglia genovese Doria, avversari dei conti ventimigliesi. Proprio la vicinanza con Ventimiglia scatenò nei secoli battaglie sanguinose subendo frequentemente occupazioni militari dal borgo rivale. La prima citazione documentata di Camporosso è risalente al 1256[5] o 1259[6].

Già sede di un proprio scalo commerciale[6] lungo le sponde del torrente Nervia, solamente nel corso del XV secolo[6] ebbe assieme ad altri luoghi e comunità vicine una maggiore fase di importanza nelle scelte di governo del Comune di Ventimiglia. Per scongiurare altre incursioni dei pirati saraceni nel Cinquecento[6] il territorio di Camporosso fu cinto da mura difensive e tre porte d'accesso al borgo vecchio (demolite nel corso del XVIII secolo[5]).

Un importante atto della storia di Camporosso fu siglato il 21 aprile 1686[6][7] quando le "ville" orientali di Ventimiglia (Bordighera, Borghetto San Nicolò, Camporosso, San Biagio della Cima, Sasso, Soldano, Vallebona e Vallecrosia) andarono a costituire la Magnifica Comunità degli Otto Luoghi[7]: una prima realtà confederativa di collaborazione e associazionismo tra borghi, retta da "capitoli di buon governo"[7] e gestita da quattro sindaci[7] e da un parlamento centrale (composto da venti delegati, ai quali era affidato il compito di amministrare il territorio della comunità[7]), ma con ampia e singola autonomia dei rispettivi luoghi. Una comunità formata da quattro circoscrizioni[7] (Bordighera, Camporosso, Vallebona e Vallecrosia) e amministrativamente ascritta al capitaneato di Ventimiglia (non più quindi alle dirette dipendenze dell'ente intemelio), all'interno dei confini della Repubblica di Genova, e che sopravvisse per oltre un secolo.

 
Il Dipartimento delle Alpi Marittime nel 1805, con Camporosso (in arancione) nel cantone di Ventimiglia

Fu la successiva dominazione napoleonica del 1797 a provocare la caduta della repubblica genovese e, conseguentemente, la soppressione della Magnifica Comunità con l'istituzione di singole municipalità: Camporosso divenne quindi comune del cantone di Bordighera[6], nella Giurisdizione delle Palme con capoluogo Sanremo. Con la revisione degli ordinamenti della nuova Repubblica Ligure, nel 1802[6], fu inserito nel cantone di Ventimiglia all'interno della Giurisdizione degli Ulivi (capoluogo Oneglia). Con il Primo Impero francese, dal 1805[6], Camporosso entrò a far parte nel circondario di Sanremo del Dipartimento delle Alpi Marittime.

La caduta di Napoleone Bonaparte (1814) e il successivo congresso di Vienna portò il passaggio del territorio ponentino ligure nel Regno di Sardegna[6], nella contea e poi divisione di Nizza. Nel 1861 con il Regno d'Italia la municipalità di Camporosso fu inserita nel VIII mandamento di Ventimiglia del circondario di Sanremo della provincia di Nizza[6] (poi provincia di Porto Maurizio dopo la cessione alla Francia del territorio nizzardo). Il regio decreto del 6 dicembre 1923[6][8] sancì la provvisoria cessazione del comune di Camporosso che, nella costituita provincia di Imperia, fu aggregato al comune di Ventimiglia; un successivo decreto reale del 7 agosto 1925[6][9] ricostituì l'ente municipale camporossino.

Nel XIX secolo la coltivazione delle olive e la produzione dell'olio di oliva fece fiorire l'economia del comune, alimentando il reddito di molte famiglie camporossine.

Nel 2006 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, alla fine del suo settennato, ha concesso all'ente comunale il titolo onorifico di Città. Nell'occasione dei festeggiamenti per il riconoscimento è stata concessa nel gennaio 2007 la cittadinanza onoraria a Giuseppe Capponi[10], frate francescano cappuccino, meglio conosciuto come Padre Candido. L'amministrazione comunale ha infatti deciso di concedere la cittadinanza al frate per l'impegno con cui i frati francescani cappuccini hanno portato nel mondo la parola di san Francesco Maria da Camporosso detto "il Padre Santo".

Simboli

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Stemma

«Di rosso, alla croce latina azzurra solcata da cinque stelle d'oro a sei punte.[11]»

Gonfalone

«Drappo partito di rosso e azzurro…[11]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'11 maggio 1963.[12][11]

Onorificenze

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«Decreto del Presidente della Repubblica»
— 4 maggio 2006[13]

Monumenti e luoghi d'interesse

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La chiesa parrocchiale di San Marco Evangelista (lato sud) a Camporosso
 
L'oratorio del Suffragio nel centro storico di Camporosso

Architetture religiose

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  • Chiesa parrocchiale di San Marco Evangelista nel centro storico. Fu costruita nel XV secolo e ampliata nel Settecento. Il campanile del XIX secolo è stato recentemente restaurato. All'interno sono presenti diversi polittici e una statua in legno raffigurante San Marco del XVI secolo
  • Oratorio dei Neri (o del Suffragio). L'edificio è situato sul fondo di piazza Garibaldi, la piazza principale del centro storico di Camporosso, ed è preceduto da un'ampia scalinata con doppia balaustra incurvata. Sulla facciata è collocato, dal 1787, l'orologio della vicina chiesa parrocchiale di San Marco
  • Chiesa di San Pietro, risalente all'XI secolo, adiacente al cimitero, è una struttura in stile romanico a una sola navata con abside semicircolare; l'edificio fu in seguito ampliato aggiungendo una nuova navata laterale
  • Oratorio dei Bianchi (o dell'Annunziata) nel capoluogo, del XVI secolo, ornato da un campanile triangolare e da affrescature interne databili al Seicento
  • Cappella di San Francesco Maria da Camporosso nella località di Braie
  • Cappella della Madonna della Neve nella frazione di Ciaixe, del 1436
  • Cappella di San Giacomo nella frazione di San Giacomo
  • Chiesa parrocchiale della Santissima Trinità nella frazione di Trinità, del 1689

Aree naturali

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Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[14]

Nelle rilevazioni demografiche del 2007 Camporosso ha avuto la particolarità di risultare il comune con la percentuale più elevata[15] di minori di tutta la Liguria. Al 24 gennaio 2007 su una popolazione residente di 5 498 abitanti ben 966 camporossini rientravano nella fascia minorile 0-18 anni.

Etnie e minoranze straniere

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L'oasi del Nervia

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Camporosso sono 471[16], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[17]:

  1. Romania, 106
  2. Marocco, 60
  3. Cina, 57
  4. Francia, 50

Cultura

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Statua a san Francesco Maria da Camporosso, al secolo Giovanni Croese

Tra i prodotti culinari tipici del territorio camporossino e dell'entroterra del val Nervia vi sono i barbagiuai (ravioli fritti, ripieni di zucca profumati con formaggio brusso ed erbe aromatiche) e dolcetti di pasta frolla e nocciole localmente denominate bane.

Geografia antropica

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Il territorio comunale è costituito, oltre al capoluogo, dalle frazioni di Balloi, Brunetti, Camporosso Mare, Ciaixe, Magauda, San Giacomo e Trinità per una superficie territoriale di 17,94 km²[18].

Confina a nord con i comuni di Ventimiglia e Dolceacqua, a sud è bagnato dal mar Ligure, a ovest con Ventimiglia, a est con San Biagio della Cima e Vallecrosia.

Economia

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Si basa principalmente sull'attività agricola. La località ha ottenuto dalla FEE-Italia (Foundation for Environmental Education) il conferimento della Bandiera blu per la qualità delle sue spiagge[19] nel 2013.

Infrastrutture e trasporti

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Il territorio di Camporosso è attraversato principalmente dalla strada provinciale 64 che nel tratto più a sud s'innesta con la strada statale 1 Via Aurelia, ai confini con Ventimiglia, e prosegue a nord verso Dolceacqua.

Amministrazione

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Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
4 giugno 1985 18 maggio 1990 Achille Grassi Democrazia Cristiana Sindaco
18 maggio 1990 24 aprile 1995 Aldo Rossi Indipendente Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Aldo Rossi lista civica di sinistra Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Marco Bertaina lista civica Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Marco Bertaina lista civica Sindaco
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Tiziana Civardi Per un'amministrazione aperta
(lista civica)
Sindaco
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Davide Gibelli Camporosso nel cuore
(lista civica)
Sindaco
27 maggio 2019 10 giugno 2024 Davide Gibelli Camporosso nel cuore
(lista civica)
Sindaco
10 giugno 2024 in carica Davide Gibelli Sempre più Camporosso
(lista civica)
Sindaco

Altre informazioni amministrative

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Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Intemelia.

A seguito dell'incidente accorso a Rolf Stommelen nel Gran Premio di Spagna del 1975 disputatosi sul circuito cittadino di Montjuic, si accese una polemica sulla sicurezza di questo tipo di tracciati, così si progettò di realizzare per il 1976 un circuito permanente sul territorio comunale che andasse a sostituire il vicino circuito cittadino di Monte Carlo. Il progetto dell'Autodromo dei Fiori non si sviluppò ulteriormente.[20]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2024 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ a b c Fonte dal libro di Enzo Bernardini, Villaggi di Pietra. Viaggio nell'entroterra della Riviera dei Fiori, San Mauro (TO), Tipografia Stige, 2002.
  6. ^ a b c d e f g h i j k l m Fonte dal Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Artistiche, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 15 gennaio 2017.
  7. ^ a b c d e f Fonte dal libro di Andrea Gandolfo, La provincia di Imperia: storia, arti, tradizioni, vol. 1, Peveragno, Blu Edizioni, 2005.
  8. ^ Regio decreto 6 dicembre 1923, n. 2769
  9. ^ Regio decreto 7 agosto 1925, n. 1533
  10. ^ Camporosso: sabato 20 padre Candido Capponi riceverà la Cittadinanza Onoraria, su riviera24.it. URL consultato il 15 gennaio 2017.
  11. ^ a b c Camporosso, su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  12. ^ Camporosso, su Archivio Centrale dello Stato.
  13. ^ A Camporosso il titolo onorifico di Città, in Riviera24.it, 25 maggio 2006.
  14. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  15. ^ Dati presi dal sito del Comune di Camporosso[collegamento interrotto]
  16. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, su demo.istat.it. URL consultato il 3 aprile 2021.
  17. ^ Dati superiori alle 20 unità
  18. ^ Fonte dallo statuto comunale di Camporosso, su incomune.interno.it. URL consultato il 15 gennaio 2017.
  19. ^ Bandiere blu spiagge dell'anno 2013, su bandierablu.org. URL consultato il 4 giugno 2013.
  20. ^ G. De Carli, Autodromo dei Fiori, su gdecarli.it.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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