Catherine Spaak

attrice, cantante, conduttrice televisiva e ballerina italo-belga (1945-2022)
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Catherine Spaak (Boulogne-Billancourt, 3 aprile 1945Roma, 17 aprile 2022) è stata un'attrice, cantante, conduttrice televisiva e ballerina belga naturalizzata italiana.

Catherine Spaak
Catherine Spaak nel 1975
NazionalitàBandiera del Belgio Belgio
Bandiera dell'Italia Italia
GenereMusica leggera
Periodo di attività musicale1963 – 2020
EtichettaDischi Ricordi, Det, CGD, Warner Bros. Records
Album pubblicati7
Sito ufficiale

Biografia

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Origini

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Nata in Francia, a Boulogne-Billancourt, nell'Île-de-France, il 3 aprile 1945, Catherine Spaak proveniva da una famiglia del Belgio che annoverava fra i suoi membri anche artisti e uomini politici. Sua madre era l'attrice Claudie Clèves,[1] il padre Charles Spaak era uno sceneggiatore cinematografico, mentre la sorella Agnès è stata anch'essa attrice[2] e poi fotografa. Infine, lo zio Paul-Henri ricoprì per più mandati la carica di primo ministro del Belgio. La moglie di suo zio, Claude Spaak, era Suzanne Spaak, nata Lorge.

 
Catherine Spaak nel 1962

Carriera

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Dopo aver recitato una piccola parte a soli 14 anni nel film Il buco di Jacques Becker, esordì in Italia nel 1960 con Dolci inganni di Alberto Lattuada che condizionò i suoi ruoli successivi, incentrati sullo stereotipo di un'adolescente spregiudicata.[1][3] Lo stesso personaggio, con opportune variazioni, si ritrova in molte pellicole che interpretò nella prima metà degli anni 1960, come Diciottenni al sole, Il sorpasso, La noia, La calda vita, La parmigiana, La bugiarda e La voglia matta, sul cui set conobbe Fabrizio Capucci, che sposò nel 1963 e dalla cui unione, di breve durata, nacque Sabrina, attrice di teatro.

Nel contempo la Dischi Ricordi le offrì un contratto e vennero pubblicati i suoi primi 45 giri, tra cui Mi fai paura (1964) (Alberto Testa-Iller Pattacini); alcuni (Quelli della mia età, cover di Tous les garçons et les filles di Françoise Hardy e L'esercito del surf noto anche come Noi siamo i giovani) diventano successi da hit parade, grazie anche alla promozione nei varietà televisivi del sabato sera del quale fu spesso ospite. Nel 1964 le venne attribuita la Targa d'oro ai David di Donatello[3] e continuò a lavorare in Italia con i più celebri autori e registi, diventando una presenza ricorrente nella commedia all'italiana (L'armata Brancaleone, Adulterio all'italiana, La matriarca, Certo, certissimo, anzi... probabile). Nel 1967 venne proposta quale protagonista ne Il tigre di Dino Risi, accanto a Vittorio Gassman ed Eleanor Parker, ma la parte venne poi assegnata ad Ann-Margret.

Visto il recente successo, la Spaak nel 1967 tentò anche di farsi notare a Hollywood, partecipando a due film negli Stati Uniti: Intrighi al Grand Hotel, per la regia di Richard Quine, e Se è martedì deve essere il Belgio, per la regia di Mel Stuart, I film, tuttavia, nonostante il cast di rilievo, non ebbero buoni riscontri e l'esperienza rimase isolata.

 
Catherine Spaak nel 2008

Nel 1968, sotto la regia di Antonello Falqui, interpretò La vedova allegra, musical televisivo tratto dall'omonima operetta, ma nelle parti cantate fu doppiata da Lucia Mannucci del Quartetto Cetra. Suo partner maschile era Johnny Dorelli. Dal 1970 iniziò a scrivere per alcune testate giornalistiche, collaborando con il Corriere della Sera,[3] Amica, Marie Claire, Il Mattino, TV Sorrisi e Canzoni,

In questo decennio partecipò ancora a numerose pellicole di genere, dal western (La parola di un fuorilegge... è legge!) all'erotico conventuale (Storia di una monaca di clausura), dall'horror (Il gatto a nove code di Dario Argento) al dramma Cari genitori, dove interpreta il ruolo - coraggioso per l'epoca - di una lesbica, e prende parte alla commedia cult Febbre da cavallo diretta da Steno.

Nella stagione 1978-1979 recitò nella parte di Rossana nella commedia musicale Cyrano (di Riccardo Pazzaglia e Domenico Modugno), per la regia di Daniele D'Anza; nella stagione successiva fu sostituita da Alida Chelli.

Nei primi anni ottanta recitò ancora in alcune commedie di successo al fianco di Paolo Villaggio (Rag. Arturo De Fanti, bancario precario) e Alberto Sordi (Io e Caterina). Inoltre, condusse anche un'edizione di Supersanremo su Italia 1, per poi diradare progressivamente la sua attività cinematografica.

Nel 1990 torna al cinema nell'ultimo film in cui recitò Monica Vitti, Scandalo segreto.

Dal 28 settembre 1985 al 1988 condusse le prime tre edizioni di Forum con il giudice Santi Licheri, all'interno di Buona Domenica. Autrice e conduttrice di talk-show di successo, il più famoso dei quali resta Harem[3] (più di 15 edizioni per Rai 3),[1] fu molto apprezzata dal pubblico per la sua eleganza e raffinatezza. Nella stagione televisiva 2002-2003 condusse su LA7 la trasmissione Il sogno dell'angelo, un talk show incentrato sulla spiritualità.[4]

Terminato il suo periodo televisivo più intenso è tornata al cinema a cavallo tra gli anni duemila e duemiladieci in numerose commedie.

Nel 2007 partecipò come concorrente a Ballando con le stelle, condotto da Milly Carlucci, ma venne eliminata alla terza settimana. Nel 2015 è stata una dei concorrenti[5] della decima edizione del reality show L'isola dei famosi, in onda su Canale 5 e con la conduzione di Alessia Marcuzzi; questo impegno si interruppe il 2 febbraio in seguito ad una decisione della stessa Spaak. Insieme a Brigitte Bardot, partecipó all'appello rivolto a José Barroso per una Giornata Vegetariana Europea[3][6].

Malattia e morte

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Agli inizi di marzo del 2020 Catherine Spaak fu colpita da emorragia cerebrale[7]. A causa di un residuo cicatriziale nel cervello, soffrì in seguito di attacchi epilettici. Raccontò la sua malattia nel programma Storie italiane del settembre dello stesso anno, invitando gli ammalati ad avere grinta e coraggio nell'affrontare le malattie ed anche a non chiudersi; nella medesima intervista raccontò di come l'ictus le avesse compromesso la vista e il movimento. Le sue condizioni di salute, con l'incalzare della malattia, peggiorarono progressivamente. Le fu fatale un altro attacco ischemico, avvenuto due anni dopo, il 17 aprile 2022, a Roma. Aveva 77 anni.[8] I funerali furono celebrati il 21 aprile in forma strettamente privata.

Vita privata

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Catherine Spaak con il marito Johnny Dorelli

Sul set del film La voglia matta incontra l'attore Fabrizio Capucci, che sposa nel 1963 e da cui ha avuto una figlia, Sabrina[3]. Il matrimonio fu di breve durata e la figlia fu contesa durante la separazione[9][10]. Dal 1972 al 1979 è stata sposata con Johnny Dorelli, da cui ha avuto il figlio Gabriele[3]. Successivamente, è stata per alcuni anni legata all'attore Paolo Malco. Dal 1993 al 2010 è stata sposata con l'architetto Daniel Rey e dal 2013 al 2020 con Vladimiro Tuselli.

Discografia

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Singoli

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Partecipazioni

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Filmografia

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Catherine Spaak in una pausa sul set di Diciottenni al sole (1962)
 
Catherine Spaak in una scena de Il sorpasso (1962)
 
Catherine Spaak in una scena de La parmigiana (1963)
 
Catherine Spaak in una pausa sul set de La noia (1963)
 
Vittorio Gassman e Catherine Spaak in una scena de L'armata Brancaleone (1966)
 
Claudia Cardinale e Catherine Spaak in uno scatto sul set di Certo, certissimo, anzi... probabile (1969)

Televisione

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  • Aspettando Jo, di A. Coppel e C. Magnier (1968)
  • Promesse, promesse, di N. Simon (1970)
  • Cyrano, di Riccardo Pazzaglia e Domenico Modugno (1978)
  • L'uomo del destino, di Y. Reza (2008)
  • La capra, di E. Albee (2005)
  • Storie Parallele, di C. Spaak (2006-2007)
  • Vivien Leigh - L'ultima conferenza stampa, di M. Lafferty (2008)
  • Racconti dal faro, di C. Spaak (2013)

Programmi televisivi

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Riconoscimenti

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Doppiatrici italiane

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, è stata doppiata da:

  • Maria Pia Di Meo in Diciottenni al sole, La voglia matta, La calda vita, La matriarca, La noia, La parmigiana, Le monachine, Il marito è mio e l'ammazzo quando mi pare, Cari genitori, Il gatto a nove code, Con quale amore con quanto amore, Un uomo dalla pelle dura
  • Adriana Asti in Dolci inganni, Made in Italy, Madamigella di Maupin
  • Melina Martello in Il sorpasso, La schiava io ce l'ho e tu no
  • Lucia Mannucci in La vedova allegra
  • Luisella Visconti in L'amore difficile
  • Fiorella Betti in Il buco
  • Lia Tanzi in Bruciati da cocente passione
  • Paila Pavese in Febbre da cavallo
  • Giorgia Moll in Intrighi al Grand Hotel
  • 26 Donne, Mondadori, 1984.
  • Da me, Bompiani, 1994.
  • Un cuore perso, Mondadori, 1996.
  • Oltre il cielo, Mondadori, 1996.
  • Lui, Mondadori, 2007.
  1. ^ a b c I 70 anni di Catherine Spaak, su il Post, 3 aprile 2015. URL consultato il 15 febbraio 2020 (archiviato il 23 dicembre 2015).
  2. ^ Agnès Spaak - Biography Archiviato il 14 luglio 2015 in Internet Archive. nell'IMDB
  3. ^ a b c d e f g Tanti auguri, Catherine Spaak! La diva compie 73 anni, su TG24.SKY, 3 aprile 2018. URL consultato il 15 febbraio 2020 (archiviato il 15 febbraio 2020).
  4. ^ Catherine Spaak con gli angeli dopo l'Harem, su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 15 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2020).
  5. ^ Catherine Spaak | Isola dei Famosi 2015 | DavideMaggio.it, su davidemaggio.it. URL consultato il 16 febbraio 2015 (archiviato il 16 febbraio 2015).
  6. ^ Clima: Catherine Spaak al fianco della Bardot, bene giornata vegetariana Ue, su Adnkronos, 10 novembre. URL consultato il 15 febbraio 2020 (archiviato il 16 gennaio 2010).
  7. ^ Catherine Spaak fu colpita da emorragia cerebrale: «Ho avuto crisi epilettiche per la cicatrice», su ilmessaggero.it, 17 aprile 2022.
  8. ^ Morta Catherine Spaak: l’attrice aveva 77 anni, su corriere.it, 17 aprile 2022.
  9. ^ Bruno Vespa, Questo amore ("Catherine Spaak" Fabrizio Capucci, 1963 Sabrina) – anteprima limitata su books.google.it, su books.google.it, Mondadori, 28 ottobre 2011. URL consultato il 15 febbraio 2020.
  10. ^ Silvana Palazzo, Catherine Spaak e la figlia 'persa' Sabrina Capucci/, su ilsussidiario.net, 18 aprile 2022.
  11. ^ Marco Giusti, Il grande libro di Carosello, II edizione, Sperling e Kupfer, ISBN 88-200-2080-7, p. 269
  12. ^ Marco Giusti, op. cit., p. 176

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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