Chiesa cattolica in Ungheria

La Chiesa cattolica in Ungheria conta circa sei milioni di battezzati su una popolazione totale di circa 10 milioni di persone.

Chiesa cattolica in Ungheria
La basilica di Santo Stefano a Budapest
Anno2022[1]
Cristiani
65,00%[1]
Cattolici49,00%[1]
Popolazione9.606.259[1]
Parrocchie2.062
Presbiteri2.123
Seminaristi283
Diaconi permanenti165
Religiosi430
Religiose619
Primatecardinale Péter Erdő
Presidente della
Conferenza episcopale
András Veres
Nunzio apostolicoMichael Wallace Banach
Santi patroniSanto Stefano di Ungheria,
San Gerardo di Csanád,
Sant'Adalberto di Praga
CodiceHU

Suddivisioni ecclesiastiche

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Mappa delle diocesi cattoliche ungheresi di rito latino.

Nell'ambito dell'organizzazione ecclesiastica romano-cattolica, dal 1993 (con una ristrutturazione territoriale che tiene conto, tra l'altro, anche delle perdite territoriali subite dall'Ungheria con il Trattato del Trianon) l'Ungheria è divisa nelle seguenti diocesi o arcidiocesi:

Di rito latino

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Di rito bizantino

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Nell'XI secolo l'Ungheria fu divisa da Santo Stefano in undici diocesi[2]:

Nel XIV secolo, ai tempi di Luigi il Grande, vennero aggiunte le seguenti nuove diocesi:

  • Gran Varadino (ricavata dal territorio della diocesi di Eger)
  • Nitra (dal territorio settentrionale della diocesi di Esztergom)
  • Sibiu (dalla diocesi transilvana)

Nello stesso periodo il Regno d'Ungheria si estese fino a comprendere le seguenti diocesi:

  Lo stesso argomento in dettaglio: Rito strigoniense.

Fino all'edizione del Messale post-tridentino di San Pio V nel Regno d'Ungheria era in uso il rito proprio dell'arcidiocesi di Strigonio, il cui Messale, che trae origine da un Sacramentario della fine del XII secolo, redatto a Veszprém fra il 1192 e il 1195, fu stampato nel 1484. Le rubriche liturgiche erano raccolti nell'Ordinarius Strigoniensis che ebbe otto edizioni fra il 1493 e il 1520.[3]

Dopo il Concilio di Trento, il Messale strigoniense rimase in uso fino al sinodo del 1629, in cui fu votato all'unanimità l'accoglimento del Messale Romano di Pio V, con l'aggiunta però delle feste dei santi del Regno d'Ungheria, due dei quali furono inserite anche nel calendario romano generale: santo Stefano d'Ungheria e sant'Adalberto.[4]

Anche dopo l'introduzione del Messale Romano, fu in uso un Rituale proprio, che sebbene si richiamasse al Rituale Romanum del 1614, accoglieva le consuetudini proprie del Regno d'Ungheria. Il Rituale Strigoniense fu stampato per la prima volta nel 1625 come erede di libri liturgici precedenti stampati nell'arcidiocesi nel 1560 e nel 1583. Ebbe poi numerose riedizioni fino al 1909 e rimase in uso fino alla metà del XX secolo.[5] L'arcidiocesi di Eger adotterà il Rituale Agriense, stampato per la prima volta a Košice nel 1666 e sostanzialmente simile al Rituale Strigoniense. Alcune differenziazioni saranno introdotte con l'edizione del 1702. L'ultima edizione fu stampata nel 1898.[6]

Nel XVIII secolo vennero create le seguenti nuove diocesi:

Il 31 maggio 1993, in forza della bolla Hungarorum gens di papa Giovanni Paolo II, le diocesi latine ungheresi hanno assunto le fisionomie territoriali attuali.[7]

Nunziatura apostolica

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Santa Sede ed Ungheria hanno stabilito relazioni diplomatiche nel 1920. Queste sono state interrotte dopo la seconda guerra mondiale, quando i comunisti presero il potere nel Paese. Le relazioni diplomatiche sono riprese a partire dal 2 febbraio 1990.

Nunzi apostolici

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(Relazioni diplomatiche interrotte 1945-1989)

Conferenza episcopale

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Elenco dei presidenti della Conferenza dei vescovi cattolici dell'Ungheria:

  1. ^ a b c d (EN) Most Christian Countries 2022, su worldpopulationreview.com. URL consultato il 4 marzo 2022.
  2. ^ Szent István Társulat [Società Santo Stefano], Magyar Katolikus Lexikon, Budapest, 1993-2000, vol. II, pp. 516-517
  3. ^ Ján Dubina, I riti peculiari del Triduo Pasquale in Slovacchia, Romae, 2012, pp. 31-37
  4. ^ Ján Dubina, I riti peculiari del Triduo Pasquale in Slovacchia, Romae, 2012, pp. 39-41
  5. ^ Ján Dubina, I riti peculiari del Triduo Pasquale in Slovacchia, Romae, 2012, pp. 44-45
  6. ^ Ján Dubina, I riti peculiari del Triduo Pasquale in Slovacchia, Romae, 2012, pp. 45-46
  7. ^ (LA) Bolla Hungarorum gens, AAS 85 (1993), pp. 871-876.
  8. ^ Attentati Sri Lanka: comunicato di mons. Veres, su agensir.it.

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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