Jérôme de Salis, II conte di Salis-Soglio

diplomatico inglese

Jérôme de Salis, II conte di Salis-Soglio (Coira, 8 luglio 1709Londra, 8 agosto 1794), è stato un diplomatico inglese.

Jérôme de Salis, II conte di Salis-Soglio
Conte di Salis-Soglio
In carica1749 –
1794
PredecessorePierre de Salis, I conte di Salis-Soglio
SuccessorePeter de Salis, III conte di Salis-Soglio
NascitaCoira, 8 luglio 1709
MorteLondra, 8 agosto 1794
PadrePierre de Salis, I conte di Salis-Soglio
MadreMargherita de Salis-Soglio
ConsorteMary Fane

Biografia

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Era l'unico figlio sopravvissuto del colonnello Pierre de Salis-Soglio, e di sua moglie, Margherita, figlia di Ercole di Salis-Soglio.

Suo padre[1], proveniente da una famiglia distinta[2], era stato un soldato al servizio della Francia, della Repubblica olandese e dell'Inghilterra, dove divenne inviato della Repubblica dei Grigioni alla corte di St. James durante il regno della regina Anna. Lì divenne un anglofilo e fece amicizia tra gli Hannover. Al suo ritorno a Coira decise di mandare suo figlio a Londra e Jérôme venne naturalizzato britannico con un atto privato del Parlamento il 24 marzo 1730/31[3].

Carriera

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Nel 1743, de Salis fu nominato cittadino britannico e fu un inviato straordinario del re Giorgio II o ministro plenipotenziario delle leghe dei Grigioni. Arrivò a Coira il 10 aprile 1743 e vi risiedette fino al 13 marzo 1750.

Nel 1748 l'imperatore Francesco I creò suo padre, insieme ai suoi discendenti, conte del Sacro Romano Impero.

Durante e dopo il suo periodo come residente britannico nei Grigioni, visse sia a Coira che a Chiavenna e, verso la metà del 1760, iniziò a costruire una villa estiva a Bondo[4], un villaggio nel Val Bregaglia. La casa fu completata da suo figlio Peter nel 1774.

Matrimonio

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Sposò, il 7 gennaio 1734/35, Mary Fane (1710-31 marzo 1785), figlia di Charles Fane, I visconte Fane. Ebbero quattro figli:

  • Charles de Salis (25 luglio 1736-1784);
  • Peter de Salis, III conte di Salis (28 giugno 1738-20 novembre 1807);
  • Reverendo Henry Jerome de Salis (20 agosto 1740-2 maggio 1810);
  • William de Salis (24 novembre 1741-26 giugno 1750).

De Salis fu eletto Fellow della Royal Society il 19 marzo 1741.

De Salis tornò a Londra nel 1768 e visse in Harley Street fino alla sua morte l'8 agosto 1794.

  1. ^ Extract of the 1748 (signed Vienna) diploma enobling his father read: ' ...his famous integrity & prudence whilst in the beginning of this century he gave repeated specimens of his diplomatic skill in his embassies to London and to the Hague, and afterwards being devoted to the most august House of Austria and the public welfare in the year 1741 he rendered vain and fruitless the pernicious project of the French to persuade the Grisons to take their part, & furthermore during this whole time with the most faithful attachment gave himself up to the good cause; & furthermore that his son Jerome for several years minister of England in the Grisons was always attentive to cement the bond, of friendship between the Holy Roman Empire the House of Austria, & the King in whose service he was...' '...Being then fully confident that as well he the said Peter de Salis as well as his son Jerome will not omit an opportunity of distinguishing themselves and of deserving well of us, the Holy Roman Empire, and the most Serene House of Austria; we consider him worthy of giving him some testimony of Our special seal and favour, and of transmitting it to the latest posterity...'
  2. ^ Il bisnonno di Salis, Antonio (1609–1682), con i fratelli Rudolph e Friedrich, aveva acquistato la signoria d'Ober Aich e Engishofen a Turgovia il 10 giugno 1646. Il padre era un cavaliere dell'Ordine di San Marco (22 agosto 1603) e, a sua volta, suo padre venne investito come Cavaliere ereditario dello Sperone d'oro l'11 aprile 1571 da Papa Pio V. In precedenza i veneziani lo avevano anche reso Cavaliere dell'Ordine di San Marco.
  3. ^ House of Lords Journal, vol. xxiii, March 1731,pp 632 and 649, su BHO: British History Online. URL consultato il 16 ottobre 2015.
  4. ^ 7 – Bondo, in Via Bregaglia, Consorzio per la Promozione Turistica della Valchiavenna. URL consultato l'8 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2020).

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