Le bizzarre avventure di JoJo: differenze tra le versioni

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== Produzione ==
== Produzione ==
=== Dall'origine a ''Stardust Crusaders'' ===
=== Dall'origine a ''Stardust Crusaders'' ===
L'idea di base per ''Le bizzarre avventure di JoJo'' nasce dalla passione di [[Hirohiko Araki]] per il cinema. Negli anni ottanta erano molto popolari in Giappone i film di [[Sylvester Stallone]] e [[Arnold Schwarzenegger]], da cui l'autore prese ispirazione per i personaggi della sua serie, resi molto muscolosi<ref name="animeland1">{{cita web|url=http://www.animeland.com/articles/voir/196/ARAKI-Hirohiko-Exposed|titolo=Araki Hirohiko: Exposed|editore=AnimeLand|data=1º giugno 2003|accesso=10 maggio 2014|lingua=fr}}</ref>. Araki desiderava scrivere una storia che trattasse dell'immortalità, della vita e della giustizia, e questi temi, uniti alla ricerca di una risposta alla domanda su chi fosse l'uomo più forte del mondo, diedero inizio a ''Phantom Blood''. Per lo stile cercò di ispirarsi alla rappresentazione della figura umana nell'[[arte italiana]], da cui era rimasto affascinato durante un viaggio in [[Italia]] qualche anno prima<ref name="dailymotion">{{cita video|autore=|titolo=Araki Hirohiko Interview|url=https://www.dailymotion.com/video/xnzt4x_araki-hirohiko-interview-english-sub_creation|accesso=10 maggio 2014|data=25 gennaio 2012|editore=[[Dailymotion]]|lingua=ja}}</ref>. La cura per l'abbigliamento dei personaggi, invece, gli deriva dall'irruzione in Giappone della moda occidentale, soprattutto [[Christian Dior (azienda)|Christian Dior]] e [[Gianni Versace (azienda)|Gianni Versace]], verificatasi in quegli anni<ref name="animeland2">{{cita web|url=http://www.animeland.com/articles/voir/197/ARAKI-Hirohiko-Jojo-De-VINCI-et-moi|titolo=Araki Hirohiko: Jojo, De Vinci et moi|editore=AnimeLand|data=1º giugno 2003|accesso=10 maggio 2014|lingua=fr|dataarchivio=1 febbraio 2018|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6wuBMQNlc?url=http://www.animeland.fr/dossier/araki-hirohiko-jojo-de-vinci-et-moi/|urlmorto=sì}}</ref>.
L'idea di base per ''Le bizzarre avventure di JoJo'' nasce dalla passione di [[Hirohiko Araki]] per il cinema. Negli anni ottanta erano molto popolari in Giappone i film di [[Sylvester Stallone]] e [[Arnold Schwarzenegger]], da cui l'autore prese ispirazione per i personaggi della sua serie, resi molto muscolosi<ref name="animeland1">{{cita web|url=http://www.animeland.com/articles/voir/196/ARAKI-Hirohiko-Exposed|titolo=Araki Hirohiko: Exposed|editore=AnimeLand|data=1º giugno 2003|accesso=10 maggio 2014|lingua=fr}}</ref>. Araki desiderava scrivere una storia che trattasse dell'immortalità, della vita e della giustizia, e questi temi, uniti alla ricerca di una risposta alla domanda su chi fosse l'uomo più forte del mondo, diedero inizio a ''Phantom Blood''. Per lo stile cercò di ispirarsi alla rappresentazione della figura umana nell'[[arte italiana]], da cui era rimasto affascinato durante un viaggio in [[Italia]] qualche anno prima<ref name="dailymotion">{{cita video|autore=|titolo=Araki Hirohiko Interview|url=https://www.dailymotion.com/video/xnzt4x_araki-hirohiko-interview-english-sub_creation|accesso=10 maggio 2014|data=25 gennaio 2012|editore=[[Dailymotion]]|lingua=ja}}</ref>. La cura per l'abbigliamento dei personaggi, invece, gli deriva dall'irruzione in Giappone della moda occidentale, soprattutto [[Christian Dior (azienda)|Christian Dior]] e [[Gianni Versace (azienda)|Gianni Versace]], verificatasi in quegli anni<ref name="animeland2">{{cita web|url=http://www.animeland.com/articles/voir/197/ARAKI-Hirohiko-Jojo-De-VINCI-et-moi|titolo=Araki Hirohiko: Jojo, De Vinci et moi|editore=AnimeLand|data=1º giugno 2003|accesso=10 maggio 2014|lingua=fr|dataarchivio=1 febbraio 2018|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6wuBMQNlc?url=http://www.animeland.fr/dossier/araki-hirohiko-jojo-de-vinci-et-moi/|urlmorto=sì}}</ref>.


I due protagonisti, Jonathan e Dio, vennero rappresentati per idealizzare i valori assoluti del [[Bene (filosofia)|bene]] e del [[male]]. Araki fu uno dei primi a scegliere un'ambientazione occidentale, nonostante all'epoca fosse una sorta di [[tabù]] introdurre come protagonista di un manga uno straniero. A proposito dell'origine del nome "JoJo", l'autore ha affermato che voleva usare il nome "Jonathan" per il suo personaggio e al tempo stesso un cognome che creasse un'[[assonanza]], quindi "Joestar" venne quasi in automatico. La nemesi di JoJo, Dio, è un personaggio arrogante e desideroso di essere al di sopra di tutti, quasi una divinità; per questo Araki scelse di chiamarlo con il termine italiano per "[[Dio]]" e anche in riferimento a [[Ronnie James Dio]] dell'[[heavy metal]]<ref name="dailymotion"/>. Dal manga ''[[Babil Junior]]'' di [[Mitsuteru Yokoyama]] Araki prese l'idea di combattimenti che seguono delle regole precise, da cui sviluppò le onde concentriche che appaiono in ''JoJo''. Egli notò inoltre che si adattavano bene a un manga, in quanto sono poteri psichici, ma si prestano a essere rappresentati graficamente<ref name="dailymotion"/>, come "una goccia che perturba uno specchio d'acqua"<ref name="animeland1"/>.
I due protagonisti, Jonathan e Dio, vennero rappresentati per idealizzare i valori assoluti del [[Bene (filosofia)|bene]] e del [[male]]. Araki fu uno dei primi a scegliere un'ambientazione occidentale, nonostante all'epoca fosse una sorta di [[tabù]] introdurre come protagonista di un manga uno straniero. A proposito dell'origine del nome "JoJo", l'autore ha affermato che voleva usare il nome "Jonathan" per il suo personaggio e al tempo stesso un cognome che creasse un'[[assonanza]], quindi "Joestar" venne quasi in automatico. La nemesi di JoJo, Dio, è un personaggio arrogante e desideroso di essere al di sopra di tutti, quasi una divinità; per questo Araki scelse di chiamarlo con il termine italiano per "[[Dio]]" e anche in riferimento a [[Ronnie James Dio]] dell'[[heavy metal]]<ref name="dailymotion"/>. Dal manga ''[[Babil Junior]]'' di [[Mitsuteru Yokoyama]] Araki prese l'idea di combattimenti che seguono delle regole precise, da cui sviluppò le onde concentriche che appaiono in ''JoJo''. Egli notò inoltre che si adattavano bene a un manga, in quanto sono poteri psichici, ma si prestano a essere rappresentati graficamente<ref name="dailymotion"/>, come "una goccia che perturba uno specchio d'acqua"<ref name="animeland1"/>.

Versione delle 10:01, 27 apr 2021

Le bizzarre avventure di JoJo
ジョジョの奇妙な冒険
(JoJo no kimyō na bōken)
Copertina del primo volume dell'edizione italiana
Genereavventura, fantastico, soprannaturale[1], azione
Manga
AutoreHirohiko Araki
EditoreShūeisha
RivistaWeekly Shōnen Jump (1987–2004), Ultra Jump (2005–in corso)
Targetshōnen, seinen
1ª edizione1º gennaio 1987 – in corso
Tankōbon126 (in corso)
Editore it.Star Comics
Collana 1ª ed. it.Action (serie da 1 a 5 n. 1-94, serie 6 n. 100-126)
1ª edizione it.novembre 1993 – in corso
Periodicità it.mensile, oramai circa semestrale
Volumi it.121 (in corso)
Testi it.Simona Stanzani
Light novel
Le bizzarre avventure di JoJo
TestiMayori Sekijima, Hiroshi Yamaguchi
DisegniHirohiko Araki
EditoreShueisha - Jump J-Books
1ª edizione4 novembre 1993
Volumiunico
Editore it.Kappa Edizioni
Collana 1ª ed. it.Mangazine
1ª edizione it.5 dicembre 2003[2]
OAV
RegiaHiroyuki Kitakubo
Composizione serieTakao Kawaguchi
Char. designJunichi Hayama
Dir. artisticaSatoru Kuwabara
StudioStudio APPP
1ª edizione19 novembre 1993 – 25 gennaio 2002
Episodi13 (completa)
Rapporto4:3
Durata ep.30 min
Editore it.Yamato Video (DVD)
1ª edizione it.2004
Episodi it.13 (completa)
Durata ep. it.30 min
Dialoghi it.Fiamma Molinari
Studio dopp. it.Raflesia
Dir. dopp. it.Aldo Stella
Light novel
Le bizzarre avventure di JoJo - Golden Heart Golden Ring
TestiGichi Ōtsuka
Miya Shōtarō
DisegniHirohiko Araki
EditoreShueisha - Jump J-Books
1ª edizione28 maggio 2001
Volumiunico
Editore it.Kappa Edizioni
Collana 1ª ed. it.Mangazine
1ª edizione it.novembre 2004[3]
Film anime
JoJo no Kimyō na Bōken Fantomu Buraddo
ジョジョの奇妙な冒険 ファントムブラッド
RegiaJūnichi Hayama
SceneggiaturaKōyō Yamada
MusicheMarco d'Ambrosio
StudioA.P.P.P.
1ª edizione17 febbraio 2007
Durata100 min
1ª edizione it.inedito
Light novel
The Book: JoJo's Bizarre Adventure 4th Another Day
TestiOtsuichi
DisegniHirohiko Araki
EditoreShueisha - Jump J-Books
1ª edizione26 novembre 2007
Volumiunico
1ª edizione it.inedito
Light novel
Purple Haze Feedback
TestiKouhei Kadono
DisegniHirohiko Araki
EditoreShueisha - Jump J-Books
1ª edizione16 settembre 2011
Volumiunico
1ª edizione it.inedito
Light novel
JoJo's Bizarre Adventure: Over Heaven
TestiNisio Isin
DisegniHirohiko Araki
EditoreShueisha - Jump J-Books
1ª edizione16 dicembre 2011
Volumiunico
1ª edizione it.inedito
Light novel
Jorge Joestar
TestiŌtarō Maijō
DisegniŌtarō Maijō
EditoreShueisha - Jump J-Books
1ª edizione19 settembre 2012
Volumiunico
1ª edizione it.inedito
Serie TV anime
RegiaNaokatsu Tsuda, Ken'ichi Suzuki, Yūta Takamura, Toshiyuki Kato
Composizione serieYasuko Kobayashi
Char. designTakako Shimizu
Dir. artisticaShunichiro Yoshihara
StudioDavid Production
ReteTokyo MX
1ª TV6 ottobre 2012 – 28 luglio 2019
Episodi152 (completa)
Rapporto16:9
Durata ep.24 min
Editore it.Dynit
1º streaming it.VVVVID (sottotitolata), Crunchyroll (sottotitolata)

Le bizzarre avventure di JoJo (ジョジョの奇妙な冒険?, Jojo no kimyō na bōken) è un manga scritto e disegnato da Hirohiko Araki, pubblicato in Giappone dal 1987 sulla rivista shōnen Weekly Shōnen Jump della casa editrice Shūeisha e dal 2005 sul mensile seinen Ultra Jump. In Italia è pubblicato dalla Star Comics dal 1993. L'autore è attualmente al lavoro sull'ottava serie, JoJolion. Il manga è stato anche adattato in due serie di OAV complementari, realizzate tra il 1993 e il 2002, per un totale di 13 episodi, tutti incentrati sulla terza serie. Nell'ottobre 2012 è cominciata una serie televisiva anime che sta adattando tutta la serie, arrivata al momento ad adattare fino alla quinta parte.

La storia è articolata intorno alle peripezie della famiglia Joestar; ciascuna delle otto serie si sofferma sulle avventure di uno dei suoi discendenti, e ognuna si svolge in un diverso momento storico. Tutti i protagonisti ottengono in una maniera o nell'altra il nomignolo "JoJo". In tutta l'opera è presente una quantità innumerevole di citazioni musicali e cinematografiche, inizialmente velate e nascoste, e successivamente sempre più palesi.

Trama

La storia narra l'epopea del casato Joestar in lotta contro il potente vampiro Dio Brando attraverso un arco temporale che oltrepassa i secoli. A tutt'oggi, l'opera, ancora in corso di pubblicazione, è suddivisa in otto parti, ciascuna delle quali caratterizzata da personaggi, ambientazioni e tematiche differenti.

Parte 1 Phantom Blood (ファントムブラッド?, Fantomu Buraddo)

Il protagonista Jonathan Joestar, vive a Liverpool nell'Inghilterra di fine XIX secolo, è il figlio del ricco lord George Joestar I. Questi adotta Dio Brando, coetaneo di Jonathan e figlio di Dario Brando, uno sbandato che lo stava derubando a seguito di un incidente e che lui crede gli abbia salvato la vita. Dio, la cui vera indole è ambiziosa e perversa, vuole impadronirsi del casato dei Joestar. Scoperto e messo alle corde, usa su di sé la "Maschera di Pietra", un portentoso artefatto di origine azteca in grado di trasformare l'uomo in un vampiro immortale, il cui unico punto debole è la luce solare. Per affrontarlo, Jonathan apprende la tecnica delle "onde concentriche" dal misterioso avventuriero Will Antonio Zeppeli, grazie alla quale può scontrarsi con zombie e cavalieri medievali evocati da Dio Brando, tra i quali Jack lo Squartatore, Bruford, Tarkus, e Doobie lo spettro, fino allo scontro finale con il nemico.

Parte 2 Battle Tendency (戦闘潮流?, Sentō chōryū)

La seconda serie racconta le avventure del nipote di Jonathan, Joseph Joestar, ed è ambientata in varie località tra cui New York, Messico, Italia e Svizzera. L'anno è il 1938 e in Messico e a Roma si scopre l'esistenza di misteriosi esseri, inglobati nella pietra, che secondo una profezia stanno per risvegliarsi. Sono i creatori delle maschere di pietra, il cui obiettivo è impadronirsi della Pietra Rossa dell'Aja, necessaria per il funzionamento di una speciale maschera in grado di renderli immuni alle uniche due cose che possono danneggiarli: i raggi solari e le onde concentriche. Con l'aiuto di Caesar Antonio Zeppeli (nipote di Will A. Zeppeli) e della misteriosa Lisa Lisa, Joseph si allena a Venezia per affinare il potere delle onde concentriche ereditato dal nonno. I tre protagonisti si muovono dall'Italia alla Svizzera per impedire che le creature si impadroniscano della pietra e per affrontarle.

Parte 3 Stardust Crusaders (スターダストクルセイダース?, Sutādasuto Kuruseidāsu)

La storia prende parte nel 1988 con la notizia che Dio Brando, dato per morto dopo lo scontro finale con Jonathan Joestar al termine della prima serie, è in realtà ancora vivo: la sua testa, staccatasi dal corpo, riuscì negli ultimi attimi prima dell'esplosione ad appropriarsi del corpo di Jonathan Joestar, per poi rinchiudersi in una bara e sprofondare nelle profondità marine. Quasi cento anni dopo, la bara viene recuperata e portata in superficie da un gruppo di incauti marinai. Il nuovo JoJo, Jotaro Kujo, nipote giapponese di Joseph Joestar, scopre di essere un portatore di "stand": un'estensione del corpo e della mente del suo portatore, generata dalla sua stessa energia vitale. Questo potere è risvegliato nella famiglia Joestar dai "segnali di pericolo" inviati dal corpo di Jonathan Joestar, di cui Dio Brando si è impadronito. Lo stand, i cui poteri differiscono da persona a persona, viene controllato con successo da Jotaro (Star Platinum) e Joseph (Hermit Purple), ma rischia di uccidere Holly Joestar, la madre di Jotaro e figlia di Joseph: l'unico rimedio per evitare la morte è uccidere la fonte del male, Dio Brando, che dimora in un antico palazzo de Il Cairo, in Egitto. Inizia così un avventuroso viaggio dal Giappone fino all'Egitto attraverso l'Asia, nel quale Jotaro e il suo gruppo di alleati portatori di stand (tra cui l'ultrasessantenne Joseph Joestar, Noriaki Kakyoin, Mohammed Avdol, Jean Pierre Polnareff e Iggy, un cane) affrontano numerosi nemici anch'essi dotati di stand, al servizio di Dio Brando, come Enya, J. Geil, Hol Horse, Mariah ed altri.

Parte 4 Diamond is Unbreakable (ダイヤモンドは砕けない?, Daiyamondo wa kudakenai)

Siamo nel 1999 e il nuovo protagonista è Josuke Higashikata, figlio illegittimo dell'attempato Joseph Joestar. Recatosi nella cittadina giapponese di Morio-cho (fittizia) per metterlo in guardia da un'oscura minaccia che incombe sulla città, Jotaro incontra questo suo zio che ha soli sedici anni e gli insegna ad avvalersi del suo potere stand. Nella piccola cittadina Jotaro e Josuke vanno alla ricerca dell'Arco e della Freccia, un misterioso artefatto con il potere di risvegliare il potere stand di chi ne viene trafitto (pare che fosse in possesso della vecchia Enya nella terza serie, il che spiega come Dio abbia potuto mettere assieme in breve tempo un così vasto numero di portatori di stand), per evitare che rimanga nelle mani sbagliate: infatti molti cittadini di Morio-cho cominciano a sviluppare poteri che si fanno sempre più bizzarri. L'intera serie si svolge nella cittadina di Morio, e il più delle volte gli eroi e i nemici si incontrano e si scontrano mentre sono alle prese con la vita di tutti i giorni. Il principale antagonista della serie è Yoshikage Kira, un serial killer dotato di stand (battezzato "Killer Queen") che non vuole assolutamente rinunciare alla sua esistenza tranquilla e ha inscenato per tutta la vita una falsa mediocrità per essere "lasciato in pace".

Parte 5 Vento Aureo (黄金の風?, Ōgon no kaze)

Questa serie è completamente ambientata in Italia. Giorno Giovanna, figlio che Dio Brando ha concepito usando il corpo di Jonathan Joestar, ha ereditato i valori e lo spirito dei Joestar. La sua aspirazione è quella di diventare il più importante boss mafioso (una "gangStar", come dice lui) per controllare la criminalità e porre fine a molte ingiustizie che coinvolgono innocenti, come il traffico di droga. Diventa membro di "Passione", un'organizzazione mafiosa molti dei cui esponenti possiedono uno stand tra cui il pistolero Guido Mista, il giovane Narancia, l'ex poliziotto Leone Abbacchio, Fugo Pannacotta e il capo Bruno Bucciarati. In un primo momento Giorno e il suo gruppo obbediscono agli ordini del Boss con il compito di proteggere sua figlia, Trish Una, dai membri della Squadra Esecuzioni quando poi tradiscono l'intera organizzazione quando si oppongono all'intenzione del boss di uccidere la figlia, in quanto la ragazza può ricondurre al passato del boss e permettere di rintracciarlo. Giorno, Trish e i loro compagni devono così scappare dal boss e dai suoi sicari. La storia vede i protagonisti in viaggio attraverso alcune delle principali città italiane (Napoli, Venezia, Firenze, Roma) alla ricerca del boss, le cui tracce sembrano sparire nel nulla. Aiutati da un personaggio proveniente dal passato (ossia il francese Jean-Pierre Polnareff), lo trovano infine a Roma. Protagonisti della serie sono ancora l'Arco e la Freccia: viene svelato che di questo artefatto esistono diversi esemplari di cui uno dona uno stand mentre l'altro lo potenzia (Requiem), e si scopre più approfonditamente il potere che esso dona quando uno stand viene colpito.

Parte 6 Stone Ocean (ストーンオーシャン?, Sutōn Ōshan)

La vicenda è ambientata in Florida e racconta di come Jolyne Kujo, figlia di Jotaro Kujo, rimanga invischiata in un complotto ordito da un vecchio alleato di Dio Brando e venga imprigionata nel carcere di massima sicurezza di Green Dolphin Street, conosciuto anche come "L'Acquario" dove conosce lo spagnolo Anino Emporio. Si scopre l'esistenza di un diario scritto da Dio Brando che spiega come raggiungere il Paradiso. Il cappellano del carcere, Padre Enrico Pucci, finisce con l'impossessarsi del potere che Dio tanto agognava. Dopo numerosi combattimenti tra stand, nella prigione e al di fuori di essa, si arriva allo scontro finale nel quale il prete riesce con il suo nuovo potere a creare un universo alternativo dove ogni essere umano avrà una completa consapevolezza del proprio destino e dove tutto sarà perfetto. Ma proprio quando pensava di aver vinto, Pucci viene ucciso dagli stand di Emporio che, nonostante lo abbiano sconfitto, finisce nella nuova dimensione creata da Pucci.

Parte 7 Steel Ball Run (スティール・ボール・ラン?, Sutīru Bōru Ran)

La storia si svolge negli Stati Uniti d'America di fine XIX secolo durante una folle corsa a cavallo chiamata "Steel Ball Run". La gara parte da San Diego e arriva a New York per una lunghezza totale di circa seimila chilometri, si svolge a tappe e propone un ricchissimo premio di 50 milioni di dollari per il vincitore. Fra coloro che vi prendono parte figurano anche un certo Johnny Joestar, ex fantino ora paraplegico, e J.Lo Zeppeli, rampollo di una stirpe nobiliare del Regno di Napoli, in Italia, che insegna a Johnny come utilizzare lo spin, la controparte dell'hamon, che avrebbe permesso a Johnny di riutilizzare le sue gambe. Nel corso dell'opera vengono scoperti gli interessi reali per i quali è stata finanziata la gara: attraverso di essa, infatti, il Presidente degli USA, Funny Valentine, intende recuperare tutte le parti di una reliquia sacra dai grandi poteri. Nella storia ci sarà lo zampino della controparte di Dio Brando, Diego.

Parte 8 JoJolion (ジョジョリオン?, Jojorion)

Ambientata nel 2011 nella città di Morioh Cho, nell'universo alternativo di Steel Ball Run. In seguito al terremoto di Sendai sono spuntate dal sottosuolo a un centinaio di metri dalle coste della città, dei muri di terra denominati dagli abitanti "Wall Eyes". Una ragazza di nome Yasuho Hirose soccorre un misterioso ragazzo mezzo sepolto dalla terra. Il ragazzo, nudo e confuso, per qualche bizzarro motivo si scopre avere quattro testicoli e una voglia a forma di stella sulla spalla sinistra, circondato da quello che sembra essere un morso umano ancora sanguinante. In seguito Yasuho aiuta il ragazzo a ricordare la sua identità, trovando il luogo dove apparentemente abita e scoprendo il suo nome: Yoshikage Kira. Ma nell'appartamento i due trovano solo una ragazza in ostaggio, in quella che è una trappola. Il protagonista scopre di non essere Yoshikage Kira, il cui presunto corpo viene ritrovato senza vita nel luogo in cui Yasuho ha incontrato il protagonista. Privo di casa e ricordi, quest'ultimo viene adottato nella famiglia Higashikata, con il nome Josuke.

Personaggi

I protagonisti di ogni arco narrativo sono accomunati dal soprannome JoJo (ジョジョ?), che deriva direttamente da contrazioni del loro nome di battesimo: Jonathan Joestar, Joseph Joestar, Jotaro Kujo, Giorno Giovanna (Joruno Jobāna), Jolyne Kujo e Johnny Joestar. Nel caso di Josuke Higashikata, il suo nomignolo "JoJo" è giustificato dal secondo kanji del suo nome, normalmente pronunciato suke ma che in alcuni casi può essere pronunciato jo. Araki ha coniato il soprannome ispirandosi al testo della canzone dei Beatles Get Back. Allo stesso modo, data la passione dell'autore per la musica occidentale, molti nomi dei personaggi della serie sono ripresi da nomi di famosi gruppi rock e pop[4].

I personaggi sono stati descritti dalla critica come ingombranti e muscolosi, ma allo stesso tempo in grado di rendersi agili e flessibili. In effetti Araki, come altri mangaka attivi negli anni ottanta, è stato influenzato dai film di Rambo e Terminator[5]. Con il passare del tempo lo stile di Araki si è modificato, rendendo i personaggi più magri, sinuosi e sgargianti[6].

Albero genealogico

I protagonisti dei diversi archi narrativi sono evidenziati in verde.

Mary Joestar
George Joestar I
Erina Pendleton
Jonathan Joestar
Dio Brando
Ms. Shiobana
George Joestar II
Lisa Lisa
Suzi Q
Joseph Joestar
Tomoko Higashikata
Sadao Kujo
Holly Joestar
?
Jotaro Kujo
Shizuka Joestar
Josuke Higashikata
Giorno Giovanna
Jolyne Kujo

Produzione

Dall'origine a Stardust Crusaders

L'idea di base per Le bizzarre avventure di JoJo nasce dalla passione di Hirohiko Araki per il cinema. Negli anni ottanta erano molto popolari in Giappone i film di Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger, da cui l'autore prese ispirazione per i personaggi della sua serie, resi molto muscolosi[7]. Araki desiderava scrivere una storia che trattasse dell'immortalità, della vita e della giustizia, e questi temi, uniti alla ricerca di una risposta alla domanda su chi fosse l'uomo più forte del mondo, diedero inizio a Phantom Blood. Per lo stile cercò di ispirarsi alla rappresentazione della figura umana nell'arte italiana, da cui era rimasto affascinato durante un viaggio in Italia qualche anno prima[8]. La cura per l'abbigliamento dei personaggi, invece, gli deriva dall'irruzione in Giappone della moda occidentale, soprattutto Christian Dior e Gianni Versace, verificatasi in quegli anni[9].

I due protagonisti, Jonathan e Dio, vennero rappresentati per idealizzare i valori assoluti del bene e del male. Araki fu uno dei primi a scegliere un'ambientazione occidentale, nonostante all'epoca fosse una sorta di tabù introdurre come protagonista di un manga uno straniero. A proposito dell'origine del nome "JoJo", l'autore ha affermato che voleva usare il nome "Jonathan" per il suo personaggio e al tempo stesso un cognome che creasse un'assonanza, quindi "Joestar" venne quasi in automatico. La nemesi di JoJo, Dio, è un personaggio arrogante e desideroso di essere al di sopra di tutti, quasi una divinità; per questo Araki scelse di chiamarlo con il termine italiano per "Dio" e anche in riferimento a Ronnie James Dio dell'heavy metal[8]. Dal manga Babil Junior di Mitsuteru Yokoyama Araki prese l'idea di combattimenti che seguono delle regole precise, da cui sviluppò le onde concentriche che appaiono in JoJo. Egli notò inoltre che si adattavano bene a un manga, in quanto sono poteri psichici, ma si prestano a essere rappresentati graficamente[8], come "una goccia che perturba uno specchio d'acqua"[7].

Araki era interessato a quelle storie che proseguono per generazioni, come La valle dell'Eden, la serie TV Radici e Il padrino, dove i personaggi principali cambiano ma la storia avanza[7]. Si rendeva conto che questa narrazione usciva dagli schemi tipici di un prodotto Jump, ma desiderava percorrere una strada dove nessun altro si era ancora spinto[8]. Decise quindi, in accordo con i suoi editori, di far morire Jonathan e di passare il testimone a uno dei suoi discendenti[7]. Desiderando far ritornare Dio a un certo punto della serie, Araki cominciò a pianificare una storia divisa in tre parti, ognuna in qualche modo differente dalle altre. La terza parte, in particolare, ha il sapore di un gioco di ruolo, ed è stata ispirata dal film Il giro del mondo in 80 giorni[8].

Deciso ad abbandonare l'idea delle onde concentriche già vista nelle prime due parti, Araki si sforzò di creare un nuovo potere che non funzionasse solo a distanza, ma che fosse in grado di colpire direttamente. La sua prima rappresentazione di quello che poi sarebbe diventato lo stand, uno "spirito guardiano che appare e sferra un pugno"[8], è stata influenzata dallo shintoismo[7]. Sebbene gli stand si riferiscano inizialmente agli arcani maggiori dei tarocchi, durante lo sviluppo della terza serie stessa e nelle serie successive l'autore progressivamente elimina tale vincolo. Infatti, il mangaka si rendeva conto che con l'introduzione degli stand poteva creare una serie virtualmente infinita di personaggi, variazioni e poteri, perciò ha descritto la scoperta degli stand come la sua "miniera d'oro". La difficoltà nell'introduzione di queste nuove abilità fu legata soprattutto nel farla accettare agli editori e spiegarla ai lettori[8].

Proseguimento della serie

Conclusa la "trilogia" iniziale, le storie di JoJo continuano in modo più slegato, dando ad Araki la possibilità di concentrarsi su idee non utilizzate nelle prime parti o di sperimentare nuove forme narrative all'interno dell'universo fantastico da lui creato[8][10]. Nella terza parte si era assistito a dei portatori di stand che aspettano fermi in un posto l'arrivo dei protagonisti, nel loro viaggio verso l'Egitto. Giocando con quest'idea di persone come "ragni appostati nella loro tana", Araki sviluppò il concetto per la quarta parte, in cui decise di inserire un gran numero di portatori di stand tutti in un'unica città, in modo che in ogni casa potesse esserci un potenziale avversario[8]. Il modello per la città di Morio-cho venne da Sendai, la città natale dell'artista. Secondo Araki la forte urbanizzazione avvenuta a partire dagli anni 80 portò inizialmente un senso di sfiducia dei residenti più anziani nei confronti dei nuovi venuti[11]. Quest'idea, unita alla notizia di un serial killer attivo in Giappone in quel periodo, gettò le basi per un racconto più cupo e carico di mistero, in cui gli antagonisti dei protagonisti sono i loro stessi concittadini e vicini di casa. Con la parte quattro si passò inoltre a descrivere eventi contemporanei e della vita di tutti i giorni, in contrapposizione alle prime storie dall'ambientazione mitica e fantastica[8].

In un colloquio con il suo editore era emersa l'assenza di tristezza negli archi narrativi precedenti, nonostante la varietà di altre emozioni rappresentate. Araki decise quindi, nella quinta parte, di mostrare "la tristezza di essere contrastati dalla società ma avere comunque un senso di giustizia personale", che attribuisce a dei mafiosi italiani. Anche in questa parte continua la tendenza a disegnare personaggi più magri e sinuosi, come si era già visto nella precedente[8].

La sesta parte nasce dal pensiero di una donna "tosta", che sia in grado di battersi alla pari con un uomo. Per questo Araki ambientò la serie in una prigione. Lo stand di Enrico Pucci, l'antagonista principale, venne sviluppato per cercare di avvicinarsi e superare quello di Dio. Araki temeva infatti di aver raggiunto il limite di forza di un potere, dando a Dio la possibilità di fermare il tempo, ma desiderava immaginare qualcosa di più forte che potesse stupire i fan. Pensò quindi a uno stand in grado di accelerare il tempo così tanto da far ripartire tutto l'universo dall'inizio[8]. Mentre tutti i precedenti archi narrativi erano raccolti sotto il titolo comune de Le bizzarre avventure di JoJo, questo racconto venne intitolato Part 6 Kūjō Jolyne: Stone Ocean, generando confusione se fosse parte integrante della saga o costituisse un capitolo spin-off. Dopo l'ufficializzazione come sesta parte della serie, sulla falsariga di Stone Ocean, ognuna delle parti precedenti venne rinominata con un sottotitolo, poi usato per ogni successiva ristampa del manga[10].

Media

Manga

Lo stesso argomento in dettaglio: Capitoli de Le bizzarre avventure di JoJo.
Parte Sottotitolo Sottotitolo al momento della serializzazione Periodo di tempo Anno di pubblicazione Volumi
1 Phantom Blood (ファントムブラッド?, Fantomu Buraddo) Dai ichi bu Jonasan Jōsutā: sono seishun (第一部 ジョナサン・ジョースター ―その青春―?) 1880–1881 (capitoli 1–5)
1888–1889 (capitoli 6–44)
Bandiera del Giappone 1987
Bandiera dell'Italia 1993–1994
1–5
2 Battle Tendency (戦闘潮流?, Sentō chōryū) Dai ni bu Josefu Jōsutā: sono hokori takaki kettō (第二部 ジョセフ・ジョースター ―その誇り高き血統?) 1938–1939 Bandiera del Giappone 1987–1989
Bandiera dell'Italia 1994–1995
5–12
3 Stardust Crusaders (スターダストクルセイダース?, Sutādasuto Kuruseidāsu) Dai san bu Kūjō Jōtarō: mirai e no isan (第三部 空条承太郎 ―未来への遺産―?) 1988–1989 Bandiera del Giappone 1989–1992
Bandiera dell'Italia 1995–1997
12–28
4 Diamond is Unbreakable (ダイヤモンドは砕けない?, Daiyamondo wa kudakenai) Dai yon bu Higashikata Jōsuke (第4部 東方仗助?) 1999 Bandiera del Giappone 1992–1995
Bandiera dell'Italia 1997–1999
29–47
5 Vento Aureo (黄金の風?, Ōgon no kaze) Dai go bu Joruno Jobāana 【 ōgonnaru isan 】 (第5部 ジョルノ・ジョバァーナ 【黄金なる遺産】?) 2001 Bandiera del Giappone 1995–1999
Bandiera dell'Italia 1999–2001
47–63
6 Stone Ocean (ストーンオーシャン?, Sutōn Ōshan) Dai roku bu Kūjō Jorīn: Sutōn Ōshan (第6部 空条徐倫 ― 『石作りの海』(ストーンオーシャン)?) 2011–2012 Bandiera del Giappone 2000–2003
Bandiera dell'Italia 2002–2004
1–17 (64–80)
Mondo di Steel Ball Run
7 Steel Ball Run (スティール・ボール・ラン?, Sutīru Bōru Ran) Assente 1890–1891 Bandiera del Giappone 2004–2011
Bandiera dell'Italia 2006–2012
1–24 (81–104)
8 JoJolion (ジョジョリオン?, Jojorion) Assente 2011 Bandiera del Giappone 2011–in corso
Bandiera dell'Italia 2013–in corso
1–25 (105–129)

Il manga ha iniziato la serializzazione a cadenza settimanale sulla rivista Weekly Shōnen Jump nel 1987. I singoli capitoli sono raccolti in volumi tankōbon editi da Shūeisha, con il primo che è stato pubblicato il 10 agosto 1987. L'opera è divisa in archi narrativi o parti, che trattano le avventure di altrettanti membri della casata dei Joestar dalla fine del XIX secolo fino ai giorni nostri. La prima parte del manga si intitola Phantom Blood (ファントムブラッド?, Fantomu buraddo) e copre i primi cinque volumi (tre nella nuova edizione) dell'opera, pubblicati dal 1987 al 1988[12][13]. La seconda parte, Battle Tendency (戦闘潮流?, Sentō chōryū), comprende sette tankōbon (quattro nella nuova edizione) pubblicati dal 1988 al 1989[14][15]. Stardust Crusaders (スターダストクルセイダース?, Sutādasuto kuruseidāsu) costituisce la terza parte della storia e si compone di 16 volumi (10 nella nuova edizione) pubblicati dal 1989 al 1993[16][17]. È inoltre considerato l'arco narrativo più popolare del manga e quello ad aver ricevuto il maggior numero di adattamenti[6].

La quarta parte si intitola Diamond is Unbreakable (ダイヤモンドは砕けない?, Daiyamondo wa kudakenai) e comprende 18 albi (12 nella nuova edizione), pubblicati dal 1992 al 1996[18][19]. Il quinto arco narrativo è Vento Aureo (黄金の風?, Ōgon no kaze), che comprende 17 volumi (10 nella nuova edizione) usciti tra il 1996 e il 1999[20][21]. La parte numero sei, Stone Ocean (ストーンオーシャン?, Sutōn ōshan), è stata pubblicata dal 2000 al 2003 per un totale di 17 volumi (11 nella nuova edizione)[22][23]. Stone Ocean è la prima parte a introdurre come protagonista un personaggio femminile[24] e a proporre una numerazione indipendente per i suoi volumi. La settima parte, Steel Ball Run (スティール・ボール・ラン?, Sutīru bōru ran), è stata pubblicata in 24 volumi (16 nella nuova edizione) dal 2004 al 2011[25][26]. Essa è ambientata in un universo alternativo rispetto alle parti precedenti. Durante la realizzazione di questo arco narrativo, la serie si è spostata sulle pagine di Ultra Jump ed è passata da settimanale a mensile. L'ottava parte, JoJolion (ジョジョリオン?, Jojorion), è iniziata nel 2011 ed è ancora in corso di pubblicazione[27].

Una versione deluxe delle prime tre parti intitolata JoJonium (ジョジョニウム?) è stata pubblicata da Shueisha dal 4 dicembre 2013 al 4 marzo 2015[28][29]. I 17 volumi formato A5 che compongono la serie presentano tutte le pagine a colori create da Araki per JoJo e apparse sulle pagine di Weekly Shōnen Jump, oltre a extra sui retroscena alla creazione della serie[30].

L'editore Viz Media aveva in progetto di esportare il manga in Nord America nei primi anni novanta con il titolo The Strange Adventures of Jojo. Il piano sfumò, tuttavia, dopo che Baoh, altra opera di Araki, si rivelò un flop nel mercato nordamericano. Nel 2002 si riprese a parlare di una possibile pubblicazione seriale di JoJo, ma anche questo progetto non andò in porto[6]. Solo l'8 novembre 2005 venne pubblicato il primo volume in inglese dell'opera, il primo della terza parte originale, per cercare di sfruttare la notorietà derivante dalla serie OAV uscita qualche anno prima[31]. Il 7 dicembre 2010 è stato pubblicato l'ultimo dei 16 volumi della terza parte[32] senza che la serie ottenesse il successo sperato[6].

Un'edizione in francese è stata curata inizialmente dall'editore J'ai lu, che ha pubblicato le prime quattro parti per poi interrompere la serie. Tonkam ha rilevato i diritti dell'opera e ripreso la pubblicazione a partire dalla quinta parte nell'aprile 2007[33][34]. Da febbraio 2013 è in corso la ripubblicazione della terza parte[35]. A Taiwan il manga è pubblicato da Daran Culture Enterprise e Tong Li Publishing, in Malaysia da Comics House.

L'opera è edita in italiano da Star Comics, che ha pubblicato le prime sei serie sul mensile Action ininterrottamente dal novembre 1993 all'aprile 2004 con un'unica pausa tra agosto 2001 e marzo 2002. La serie di pubblicata in formato "occidentale" con lettura da sinistra a destra fino alla quinta parte, che mantiene il senso di lettura originale con poche modifiche per coerenza con le serie precedenti (fu ribaltata ad esempio una vignetta che mostrava Enya Geil, fino a quel momento conosciuta in Italia con due mani sinistre), e il formato ridotto dell'edizione italiana ha fatto sì che gli 80 volumi originali diventassero 121. Da marzo 2006 a febbraio 2012, sempre su Action, è stata pubblicata la settima serie Steel Ball Run, mentre l'ottava, JoJolion, viene pubblicata da aprile 2013. Nell'ottobre 2009 è partita la riedizione di tutte le serie, sempre a opera di Star Comics. Questa nuova versione è basata sull'edizione bunko giapponese del 2002; i volumi perciò sono più corposi, con più di 300 pagine ad albo[30][36].

Anime

Serie OAV

Dio nella serie OAV del 1993

Nel 1993 lo Studio APPP realizzò Le bizzarre avventure di JoJo (ジョジョの奇妙な冒険?, Jojo no kimyō na bōken), una serie OAV di sei episodi tratti dalla terza parte del manga. Le sei puntate rispecchiano solo la parte finale della storia, ambientata già in Egitto, e trattano gli ultimi combattimenti degli eroi contro Vanilla Ice e Dio Brando. Così nel 2000 fu realizzata una nuova serie Le bizzarre avventure di JoJo: Adventure (ジョジョの奇妙な冒険 ADVENTURE?, JoJo no kimyō na bōken adobenchā) di sette episodi, che fungono da prequel alla prima serie OAV.

La regia dell'opera è di Hidei Futamura, Norobu Furuse, Yasuhito Kikichi e Yasunori Urata, il character design di Junichi Hayama, la fotografia di Hideo Okazaki; le musiche sono dell'italiano Marco D'Ambrosio e gli effetti sonori della Skywalker Sound di George Lucas. In Italia tutti e 13 gli episodi sono stati riordinati cronologicamente e raccolti in 6 DVD editi da Yamato Video dal 2004[37].

Titolo italiano
GiapponeseKanji」 - Rōmaji
In onda
Giapponese
1Lo spirito maligno
「悪霊」 - Akuryō
5 maggio 2000
2Hierophant Green
法皇の緑(ハイエロファントグリーン) - Haierofanto Gurīn
25 agosto 2000
3Silver Chariot e Strength
銀の戦車&力(シルバーチャリオッツ&ストレングス) - Shiruba Chariottsu to Sutorengusu
27 ottobre 2000
4The Emperor e The Hanged-Man
皇帝と吊られた男(エンペラーとハングドマン) - Enperā to Hangudoman
27 aprile 2001
5Il giudizio
「裁き」 - Sabaki
27 luglio 2001
6Le nebbie della vendetta
「報復の霧」 - Hōfuku no kiri
28 settembre 2001
7Justice
正義(ジャスティス) - Jasuteisu
25 gennaio 2002
8Iggy the Fool e N'Dour di Geb (parte 1)
「「愚者」のイギーと「ゲブ神」のンドゥール 前編」 - "Za Fūru" no Igī to "Gebu-shin" no Ndūru zenpen
19 novembre 1993
9Iggy the Fool e N'Ddour di Geb (parte 2)
「「愚者」のイギーと「ゲブ神」のンドゥール 後編」 - "Za Fūru" no Igī to "Gebu-shin" no Ndūru kōhen
17 dicembre 1993
10D'Arby the Gambler
「ダービー・ザ・ギャンブラー」 - Dabi Za Gyanbura
21 luglio 1994
11Dio e The World - Vanilla Ice, il delirio del vuoto
「DIOの世界 亜空の瘴気ヴァニラ・アイス」 - Dio no sekai a sora no shōki Vanira Aisu
9 agosto 1994
12Dio e The World - Kakyoin: scontro mortale dentro la barriera mistica
「DIOの世界 花京院 結界の死闘」 - Dio no sekai Kakyōin kekkai no shitō
21 ottobre 1994
13Dio e The World - Addio, amici miei!
「DIOの世界 さらば友よ」 - Dio no sekai saraba tomo yo
18 novembre 1994

Film d'animazione

Il 17 febbraio 2007, solo nei cinema giapponesi, è uscito il film di animazione JoJo's Bizarre Adventure: Phantom Blood (ジョジョの奇妙な冒険 ファントムブラッド?, JoJo no Kimyō na Bōken Fantomu Buraddo), trasposizione della prima serie de Le bizzarre avventure di JoJo, che narra la lotta tra Jonathan Joestar e Dio Brando, ripercorrendo il mistero della Maschera di Pietra[38]. L'animazione venne affidata dallo studio A.P.P.P., che si era già occupato della prima serie OVA, mentre la canzone Voodoo Kingdom dei Soul'd Out servì da colonna sonora per il film.

Il film, creato per celebrare il ventennale del manga di Hirohiko Araki in patria, è stato proiettato in poche sale cinematografiche giapponesi ed è ancora inedito sia nel mercato home video che in Occidente. A oggi non è dunque possibile reperirlo in nessuna maniera.

Serie televisiva

Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi de Le bizzarre avventure di JoJo.
Logo della serie anime

Nel 2012 è stata prodotta una serie televisiva anime che si propone come obiettivo ambizioso di coprire tutte e otto le serie; essa è realizzata da David Production e diretta da Kenichi Suzuki[39]. La prima stagione comprende 26 episodi che coprono i primi due archi narrativi del manga, Phantom Blood e Battle Tendency, ed è stata trasmessa su Tokyo MX dal 5 ottobre 2012 al 5 aprile 2013[40][41]. La sigla introduttiva della prima parte è JoJo (Sono chi no sadame) (ジョジョ~その血の運命~?) di Hiroaki "Tommy" Tominaga, mentre quella della seconda è Bloody Stream del gruppo Coda[42]. La sigla di chiusura adottata è il singolo del 1972 degli Yes Roundabout[43].

Il 18 ottobre 2013 la Shueisha e Warner Bros. Japan hanno annunciato sul volume 5 di JoJolion e con un inserto speciale in Weekly Shōnen Jump che nel 2014 sarebbe iniziata la trasmissione di una nuova stagione che avrebbe coperto la terza parte: Stardust Crusaders[44]. Come per le prime due stagioni, i produttori hanno voluto effettuare dei cambi nello stile grafico dell'animazione[45]. L'inizio della trasmissione della seconda stagione è avvenuto dunque il 4 aprile 2014, con il titolo di Stardust Crusaders[46]. Il 20 giugno 2014 è stato annunciato che la serie sarebbe durata per un anno[47], concludendosi il 19 giugno 2015 con la puntata numero 48. Le sigle introduttive s'intitolano Stand Proud di Jin Hashimoto e JoJo sono chi no kioku ~end of THE WORLD~ di Tominaga, Coda e Hashimoto, accreditati come il gruppo JO☆STARS ~TOMMY,Coda,JIN~, mentre le sigla di chiusura adottate sono il singolo del 1986 Walk Like an Egyptian delle The Bangles e il brano del 1987 dei Pat Metheny Group Last Train Home.

L'adattamento del quarto arco narrativo, Diamond is Unbreakable, è stato annunciato il 24 ottobre 2015[48] e ha debuttato in Giappone il 1º aprile 2016[49], concludendosi in 39 puntate il 23 dicembre 2016. Questa stagione è la prima a essere resa disponibile in simulcast da Dynit sulla web TV VVVVID[50]. Le sigle di apertura sono Crazy Noisy Bizarre Town dei The DU, Chase dei batta e Great Days di Karen Aoki e Daisuke Hasegawa, mentre la sigla di chiusura è il singolo del 1996 dei Savage Garden I Want You.

Il 22 giugno 2018 è stata annunciata la trasposizione anime della quinta parte, Vento Aureo, terminata il 28 luglio 2019[51].

Durante l'evento live JoJo's Bizarre Adventure the Animation Special Event: Joestar Inherited Soul, tenutosi il 4 aprile 2021, Araki ha annunciato l'adattamento anime della sesta serie Stone Ocean[52].

Light novel

Sono state pubblicate diverse light novel basate su Le bizzarre avventure di JoJo, ognuna scritta da un autore diverso ma tutte contenenti illustrazioni di Hirohiko Araki. La prima, basata sulla terza parte e intitolata semplicemente Le bizzarre avventure di JoJo (ジョジョの奇妙な冒険?, Jojo no kimyō na bōken), è stata scritta da Mayori Sekijima e Hiroshi Yamaguchi e pubblicata in Giappone il 4 novembre 1993[53]. Il libro è una storia originale ambientata durante il viaggio di Jotaro e dei Crusaders nel Cairo, dove combattono contro tre nuovi Stand mai presentati nell'opera originale. Un'edizione italiana del romanzo è stata pubblicata in Italia da Kappa Edizioni il 5 dicembre 2003[2]. La seconda light novel, Le bizzarre avventure di JoJo - Golden Heart, golden Ring (ジョジョの奇妙な冒険 II ゴールデンハート/ゴールデンリング?, JoJo no Kimyō na Bōken Tsū Gōruden Hāto/Gōruden Ringu), scritta da Gichi Ōtsuka e Miya Shōtarō e basata sulla quinta parte è stata pubblicata il 28 maggio 2001[54]. La storia stavolta parla di Coniglio, una ragazza italiana portatrice inconsapevole di uno Stand potentissimo ma difficile da controllare, The Cure. L'adattamento italiano è uscito per conto di Kappa Edizioni a novembre 2004[3].

Nel 2000 è stata data la notizia che l'autore Otsuichi avrebbe scritto un romanzo basato sulla quarta parte dell'opera. Il racconto si dimostrò difficile da completare; nell'edizione 2004 di Kono mystery ga sugoi!, Otsuichi dichiarò di aver scritto oltre 2000 pagine, ma di averle buttate tutte via[55]. Deciso a scrivere una light novel che potesse essere all'altezza del manga, riuscì a completare la stesura del testo solo nel 2007. L'opera è stata intitolata The Book: JoJo's bizarre adventure 4th another day ed è stata messa in commercio il 26 novembre 2007[56]. Il libro parla di eventi successivi a quelli della quarta parte, in cui i vari protagonisti rimarranno coinvolti.

Nell'aprile 2011 è stato annunciato che Nisio Isin, Kōhei Kadono e Ōtarō Maijō erano impegnati ognuno nella stesura di un adattamento de Le bizzarre avventure di JoJo in occasione dell'anniversario dei 25 anni dall'inizio dell'opera[57]. Il romanzo di Kadono, intitolato Purple Haze Feedback (恥知らずのパープルヘイズ?, Hajishirazu no pāpuru heizu) è stato pubblicato il 16 settembre 2011 ed è basato sulla quinta parte[58], narrando una storia successiva alla serie con il personaggio di Pannacotta Fugo come protagonista. Quello di Isin è uscito il 16 dicembre 2011, contenente il diario dell'antagonista della serie Dio Brando e intitolato JoJo's Bizarre Adventure Over Heaven[59]. L'adattamento di Maijō, JORGE JOESTAR, è stato pubblicato il 19 settembre 2012[60]. Racconta due storie parallele: quella di George Joestar II, figlio di Jonathan e padre di Joseph, durante la sua infanzia a La Palma dove è conosciuto come "Jorge Joestar" e quella di Joji Joestar, sua versione alternativa che vive in una Terra modificata da 36 reset temporali (da parte di Made in Heaven, che si scopre aver causato un susseguirsi ciclico di reset che influenza solo la Terra) impegnato nel risolvere il mistero di un'isola mobile, che lo porterà in seguito a scontrarsi contro un redivivo Dio Brando accompagnato da versioni alternative di personaggi già noti, il Kars originale e tanti altri. Interessante notare come gli Stand qui prendano il nome da film e serie TV e non da canzoni.

Videogiochi

Sono stati prodotti numerosi videogiochi su Le bizzarre avventure di JoJo, segue un elenco dei titoli più significanti:

Anno Nome Genere Sviluppo / Pubblicato
1993 JoJo's Bizarre Adventure JRPG WinkySoft; Cobra Team
1998 JoJo's Bizarre Adventure: Heritage for the Future Picchiaduro Capcom; Virgin Interactive
1999 JoJo's Venture
2002 Jojo's Bizarre Adventure: Golden Wind
2006 JoJo's Bizarre Adventure: Phantom Blood Anchor Inc.; Namco Bandai
2014 JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle CyberConnect2; Namco Bandai
2014 J-Stars Victory Vs Spike Chunsoft; Namco Bandai
2016 JoJo's Bizarre Adventure: Eyes of Heaven CyberConnect2; Namco Bandai
2019 JoJo’s Bizarre Adventure Last Survival[61] Namco Bandai
Jump Force

Il primo è stato un gioco di ruolo basato sulla terza serie e pubblicato per Super Nintendo Entertainment System nel 1993. Sempre dalla terza serie, la Capcom ha sviluppato nel 1993 un picchiaduro arcade intitolato JoJo's Bizarre Adventure e distribuito come JoJo's Venture al di fuori del Giappone. JoJo's Bizarre Adventure: Heritage for the Future, una versione aggiornata del gioco, è stata pubblicata l'anno seguente. Il videogioco arcade originale è stato poi trasposto per console PlayStation[62] e Sega Dreamcast nel 1999 e un'edizione in alta definizione è stata pubblicata per PlayStation Network e Xbox Live Arcade nell'agosto del 2012[63]. Un terzo videogioco Capcom, basato sulla quinta serie ed intitolato Jojo no kimyō no bōken ōgon no kaze (ジョジョの奇妙な冒険 黄金の旋風? lett. "Le bizzarre avventure di GioGio: Vento Aureo"), è stato messo in commercio per PlayStation 2 il 25 luglio 2002[64][65]. Questo gioco non è stato esportato in Europa per via degli espliciti riferimenti a nomi di gruppi musicali e il rifiuto di Araki di modificare i nomi in questione per evitare provvedimenti legali. Anche l'annuncio della pubblicazione del gioco negli Stati Uniti non è stato seguito da azioni concrete.

In previsione dell'uscita nelle sale cinematografiche giapponesi del film JoJo's Bizarre Adventure: Phantom Blood (ジョジョの奇妙な冒険 ファントムブラッド?) è stato distribuito dal 26 ottobre 2006 un videogioco tie-in per PlayStation 2. Esso consiste in un gioco che mescola elementi d'azione e di avventura, con una storia basata sul primo arco narrativo[66]. Araki ha verificato di persona la qualità del gioco e la sua fedeltà alla storia originale. L'uscita del videogioco è coincisa con il 25º anniversario dall'inizio della carriera di Hirohiko Araki e il gioco include un disco extra per le celebrazioni del 20º anno di pubblicazione di JoJo. Per il venticinquesimo anniversario della serie è stato sviluppato un picchiaduro per PlayStation 3 intitolato JoJo's Bizarre Adventure: All-Star Battle[62], prodotto da CyberConnect2 e pubblicato da Bandai Namco Holdings[67]. Per promuovere l'uscita del videogioco in Giappone è stato allestito un treno speciale lungo la linea Yamanote, con interni ed esterni decorati in stile Le bizzarre avventure di JoJo e video promozionali del gioco trasmessi sugli schermi interni[68]. Il videogioco è stato pubblicato in patria il 29 agosto 2013, mentre la sua uscita europea è avvenuta il 25 aprile 2014[69]. Un ulteriore picchiaduro, intitolato JoJo's Bizarre Adventure: Eyes of Heaven (ジョジョの奇妙な冒険 アイズオブヘブン?, JoJo no kimyō na bōken Aizu Obu Hebun), prodotto sempre da CyberConnect2 e distribuito da Bandai Namco per PlayStation 3 e PlayStation 4, è stato pubblicato il 17 dicembre 2015 in Giappone, il 28 giugno 2016 in Nord America e il 1º luglio 2016 in Europa. Il gioco si articola in scontri uno contro uno o due contro due in vaste arene tridimensionali e permette di controllare personaggi di tutte e otto le serie del manga[70][71].

Alcuni personaggi di JoJo — Joseph Joestar, come personaggio giocabile; Santana e Speedwagon, in ruoli cameo — sono comparsi nel gioco del 1989 Famicom Jump: Hero Retsuden (ファミコンジャンプ 英雄列伝?, Famikon Janpu Hīrō Retsuden), un crossover di Bandai sulle serie di Weekly Shōnen Jump. Il suo seguito Famicom Jump II: Saikyō no Shichinin (ファミコンジャンプII 最強の7人?, Famikon Janpu Tsū Saikyō no Shichinin), pubblicato nel 1991, presenta Jotaro Kujo tra i personaggi giocabili, mentre Joseph, Avdol, Kakyoin e Polnareff fanno delle apparizioni. Altre apparizioni dei personaggi della serie si sono ripetute nel videogioco crossover Jump Super Stars del 2005 e nel suo sequel Jump Ultimate Stars. Tra i personaggi giocabili compaiono infatti Jotaro Kujo e Dio Brando. Ultimo in ordine di tempo, il videogioco del 2014 J-Stars Victory Vs permette al giocatore di vestire i panni di Jonathan o Joseph Joestar[72]. Jotaro Kujo e Dio Brando compaiono come personaggi giocabili anche in Jump Force[73][74] insieme a Giorno Giovanna.

Film live action

il 4 agosto 2017 è uscito nelle sale giapponesi JoJo's Bizarre Adventure: Diamond Is Unbreakable Chapter I, adattamento in live action della quarta serie Diamond is Unbreakable, con la regia di Takashi Miike.

Altre opere derivate

Lo stesso argomento in dettaglio: Deadman's Questions e Under Execution, Under Jailbreak.

Esistono almeno due racconti brevi di Araki dedicati a JoJo: Deadman's Questions (ambientata in un "bizzarro" aldilà, il protagonista è il defunto Yoshikage Kira della quarta serie) e Così parlò Rohan Kishibe (ambientata in Italia; il protagonista è Rohan Kishibe, personaggio sempre della quarta serie), contenuti in Under Execution, Under Jailbreak.

Accoglienza

Araki trae ispirazione dall'arte occidentale, come le opere di Paul Gauguin, che gli hanno dato l'idea di usare colori inusuali nella sua opera[75].

Le bizzarre avventure di JoJo ha venduto oltre 80 milioni di copie nel solo Giappone[76] e costituisce una delle serie di maggior successo commerciale mai pubblicata su Weekly Shōnen Jump[77]. Il sito IGN ha dichiarato la serie un must read e lo stile di uno «standard virtualmente scomparso nella maggior parte dei manga prodotti al giorno d'oggi»[78]. Alla decima edizione del Japan Media Arts Festival, nel 2006, il pubblico giapponese ha eletto Le bizzarre avventure di JoJo al secondo posto nella lista dei migliori 10 manga di tutti i tempi[79]. JoJo si è classificato al decimo posto nel sondaggio condotto da Oricon sulle serie manga di cui i fan desiderano maggiormente un adattamento live action[80].

Jason Thompson gli assegna quattro stelle su quattro e lo definisce "il capolavoro di un artista altamente originale". Egli sottolinea inoltre che lo stile del manga, pur non potendo essere definito "bello", evita la rigidità tipica di altre opere degli anni ottanta. Altri aspetti che hanno ricevuto elogi da parte del critico sono il clima di suspense e di vero e proprio "terrore" che pervade la storia, i dialoghi e la trama sostenuta[4].

L'edizione di ottobre 2012 di Ultra Jump aveva in allegato un opuscolo speciale intitolato 25 Years With JoJo, per il 25º anniversario della serie, che contiene messaggi e disegni dedicati a JoJo, realizzati da altri mangaka di successo, come Akira Toriyama, Yoshihiro Togashi, Eiichirō Oda, CLAMP e molti altri[81].

Nel sondaggio Manga Sōsenkyo 2021 indetto da TV Asahi, 150 000 persone hanno votato la loro top 100 delle serie manga e Le bizzarre avventure di JoJo si è classificata al 10º posto[82].

Controversie

Nel maggio del 2008 Shueisha e Studio APPP interruppero la distribuzione del manga e degli OAV de Le bizzarre avventure di JoJo a livello mondiale per via di una serie di proteste da parte del pubblico musulmano. In particolare veniva accusata una scena del sesto episodio dell'anime, "Le nebbie della vendetta", in cui Dio Brando tiene in mano e legge dei passi da una copia del Corano mentre dà ordine di uccidere Jotaro Kujo. Tale scena è presente solo negli OAV, mentre nel manga originale il testo in questione presenta dei caratteri illeggibili[83]. In un comunicato pubblicato il 22 maggio Shueisha e Studio APPP si scusarono per l'accaduto e si impegnarono a rimuovere le parti incriminate da tutte le pubblicazioni successive[84]. Nonostante il manga non contenesse questa scena, ad Araki venne chiesto comunque di ridisegnare alcune scene in cui i personaggi combattono in prossimità di moschee, danneggiandole[84]. Stardust Crusader venne dunque ristampato e pubblicato in Giappone a partire da febbraio 2009[85]. L'interruzione delle pubblicazioni del manga a livello internazionale ha influenzato anche l'edizione italiana, facendo slittare l'uscita della ristampa Star Comics delle prime tre parti di diversi mesi[86][87].

Influenza culturale

Cosplayer di Jolyne Kujo in posa JoJo

Le caratteristiche e l'originalità dell'opera di Araki — soprattutto il concetto di poteri come gli stand — hanno profondamente influenzato molte opere successive[4].

Le "pose JoJo"

I personaggi de Le bizzarre avventure di JoJo assumono spesso posizioni insolite e innaturali, diventate oggetto di numerose imitazioni da parte dei fan, che hanno iniziato a riferirsi a esse come "pose JoJo" (ジョジョ立ち?, JoJo dachi). Le pose JoJo hanno guadagnato rapidamente una grande popolarità in Giappone, dove gli appassionati organizzano periodicamente raduni e flash mob imitando le pose più disparate. Il termine stesso è stato incluso nell'Enciclopedia delle parole contemporanee (現代用語の基礎知識?, Gendai yōgo no kiso chishiki) e anche Araki ha partecipato al fenomeno, scattando una foto che lo ritrae in una posa JoJo[88]. Tra le celebrità che hanno omaggiato la serie interpretando pose JoJo vi sono: Kyary Pamyu Pamyu, grande appassionata del manga che ha addirittura chiamato il proprio cane "Jojo"[89]; Shōko Nakagawa, che ha partecipato a un'intervista ad Hirohiko Araki, vestita da Jotaro Kujo[90]; Yuka Kashino delle Perfume, che ha dichiarato di essere una fan di JoJo e che ha coinvolto le sue compagne nel creare coreografie ispirate a pose JoJo durante i loro video e spettacoli[88].

Nei meme

L'opera ha profondamente influenzato anche i meme attraverso i social: una popolare frase di internet è infatti Is This a JoJo Reference? (lett. "È un riferimento a JoJo?"), che diventò virale dal 2009 dopo che un utente di 4chan la utilizzò per commentare un post; da allora il termine "JoJo Reference" viene attribuito a ogni citazione o battuta famosa riguardante il manga o l'anime estrapolata dal contesto originario[91].

Note

  1. ^ (EN) JoJo's Bizarre Adventure, su viz.com, Viz Media. URL consultato l'8 marzo 2018.
  2. ^ a b Le bizzarre avventure di Jojo, su amazon.it. URL consultato il 12 gennaio 2014.
  3. ^ a b Golden heart, golden ring. Le bizzarre avventure di Jojo, su amazon.co.uk, Amazon.it. URL consultato il 12 gennaio 2014.
  4. ^ a b c (EN) Jason Thompson, Manga: The Complete Guide, Random House, 2012, ISBN 978-0-345-53944-1.
  5. ^ (EN) Hirohiko Araki Lecture Part 3: Questions and Answers with Araki-Sensei, su comipress.com, 29 aprile 2007. URL consultato il 9 maggio 2014.
  6. ^ a b c d (EN) Jason Thompson, Jason Thompson's House of 1000 Manga - Jojo's Bizarre Adventure, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 23 dicembre 2010. URL consultato il 9 maggio 2014.
  7. ^ a b c d e (FR) Araki Hirohiko: Exposed, su animeland.com, AnimeLand, 1º giugno 2003. URL consultato il 10 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2018).
  8. ^ a b c d e f g h i j k l Filmato audio (JA) Araki Hirohiko Interview, Dailymotion, 25 gennaio 2012. URL consultato il 10 maggio 2014.
  9. ^ (FR) Araki Hirohiko: Jojo, De Vinci et moi, su animeland.com, AnimeLand, 1º giugno 2003. URL consultato il 10 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2018).
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