Gruppi di Combattimento

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I Gruppi di Combattimento nascono su autorizzazione delle forze armate alleate il 23 luglio 1944, con uomini provenienti dalle Divisioni "Cremona" e "Friuli" e vengono equipaggiati, armati e addestrati da parte dell'esercito britannico. Ognuna delle unità è composta da circa 10.000 uomini, ordinati su due reggimenti di fanteria, uno di artiglieria e unità minori a queste si aggiungono poche settimane dopo i gruppi: "Folgore", "Piceno", "Legnano" e "Mantova".[1][2]

Impiego dei gruppi

"Cremona"

Costituito ad Altavilla Irpina, al comando del Generale Clemente Primieri, con i reggimenti 21° 22° fanteria e 7° artiglieria. Entra in linea agli inizi del 1945, tra la ferrovia Ravenna-Alfonsine e il mare, fin dai primi giorni il gruppo è sottoposto a violenti attacchi da parte delle forse tedesche. Il 2 marzo 1945 ha luogo la prima operazione nei pressi di Torre Primaro, la battaglia ha esito positivo e l'obiettivo viene conquistato. Passato il fiume Senio, il gruppo conquista Alfonsine, supera il Santernoe prosegue liberando Cavarzere, Chioggia, Mestre e Venezia. Il 2 aprile 1945 il Tricolore viene issato sui pennoni di Piazza San Marco.
Alla fine della campagna si contano 178 caduti, 605 feriti e 80 dispersi.[3]

"Friuli""

Nasce dalla Divisione di fanteria "Friuli"", trasferita dalla Sardegna nel Sannio agli ordine del generale Arturo Scattini, con i reggimenti 87° e 88° fanteria e 35° artiglieria. Si schiera a sud della via Emilia, svolge attività di pattugliamento e conquista importanti posizioni, il 10 aprile 1945, passa il Senio e costituisce sulla sponda settentrionale una testa di ponte. Nell'avanzata libera Castelbolognese, Casalecchio dei Conti e il 21 aprile entra a Bologna.
Alla fine della campagna si contano 242 caduti, 657 feriti e 61 dispersi.[4]

"Folgore""

Costituita con il concorso della Divisione "Nembo" con l'apporto del Reggimento Marina "San Marco" già della 2a Brigata C.I.L. Schierato nel settore Senio-Santerno, in sostitusione della 6a divisione corrazzata britannica, la zona costituiva la cerniera tra la zona appenninica e la Val Padana. Inizia il 10 aprile 1945, partecipando all'offensiva di primavera e avanza nelle valli di Santerno e Sallustra.[5]

"Legnano"

Si costituisce ad Airola, agli ordini del generale Umberto Utili, con il 68° reggimento fanteria , reggimento "Speciale" (battaglioni alpini "Piemonte" e "Abbruzzi" e i bersaglieri del "Goito") e 11° artiglieria. E' l'unico gruppo operante alle dirette dipendenze della 5a Armata statunitense, con il compito di presidio del settore a cavallo del fiume Idice a sud di Bologna Il 10 aprile scatta l'offensiva ed il 21 aprile entra a Bologna assieme al "Friuli", da qui avanza fino al lago di Como e lago di Garda, fino ad arrivare ai confini italiani. Alla fine della campagna si contano 55 caduti e 279 feriti [6]

"Mantova"

Costituito in Calabria, agli ordini del generale Guido Bologna, con i reggimenti 76° e 114° fanteria e 155° artiglieria. Deriva dalla trasformazione dell'omonima divisione, non viene impiegato in combattimento a causa della capitolazione dell'esercito tedesco e viene trasferito nella zona del Chianti nella primavera del 1945.[7]

"Piceno"

Nato dalla trasformazione dell'omonima divisione, dislocata in Puglia, con compiti di difesa delle infrastrutture militare, non prende parte alle operazioni e viene trasferito nella zona di Cesano (Roma) di Roma.[8]

Note

  1. ^ [1] Resistenzialismo versus Resistenza pag 85 - visto 5 dicembre 2008
  2. ^ [2] Esercito italiano - Gruppi di Combattimento visto 5 dicembre 2008
  3. ^ [3] Sito Esercito Italiano - Gruppo Cremona - Visto 5 dicembre 2008
  4. ^ [4] Sito Esercito Italiano - Gruppo Friuli - Visto 5 dicembre 2008
  5. ^ [5] Sito Esercito Italiano - Gruppo Folgore - Visto 5 dicembre 2008
  6. ^ [6] Sito Esercito Italiano - Gruppo Legnano - Visto 5 dicembre 2008
  7. ^ [7] Sito Esercito Italiano - Gruppo Mantova - Visto 5 dicembre 2008
  8. ^ [8] Sito Esercito Italiano - Gruppo Piceno - Visto 5 dicembre 2008

Bibliografia

  • Roberta Zoli, Il gruppo di combattimento "Cremona", 1943-1945, Corso Bacchilega, 2008, ISBN 88887756786, 176pag
  • Giovanni Di Capua, Resistenzialismo versus Resistenza, Rubettino editore, 2005, ISBN 8849811977, 178pag

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • [9] Ampi Roma, Il contributo dei militari alla guerra di liberazione - Visto 5 dicembre 2008