Coordinate: 41°30′00″N 15°20′00″E

Lucera

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Lucera
comune
Lucera – Veduta
Lucera – Veduta
Piazza Del Duomo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Puglia
Provincia Foggia
Amministrazione
SindacoPasquale Dotoli (PdL) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate41°30′00″N 15°20′00″E
Altitudine219 m s.l.m.
Superficie338,64 km²
Abitanti34 513[1] (Novembre 2011)
Densità101,92 ab./km²
Comuni confinantiAlberona, Biccari, Casalnuovo Monterotaro, Carlantino, Castelnuovo della Daunia, Foggia, Motta Montecorvino, Pietramontecorvino, San Severo, Torremaggiore, Troia, Volturino,
Altre informazioni
Cod. postale71036
Prefisso0881
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT071028
Cod. catastaleE716
TargaFG
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Nome abitantiLucerini
PatronoSanta Maria Patrona di Lucera, San Francesco Antonio Fasani
Giorno festivo16 agosto, 29 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Lucera
Lucera
Lucera – Mappa
Lucera – Mappa
Posizione del comune di Lucera nella provincia di Foggia
Sito istituzionale

Lucera ("Lucërë", in dialetto lucerino) è un comune italiano di 34.513 abitanti della provincia di Foggia in Puglia, sede della diocesi di Lucera-Troia.

Situata alla confluenza delle valli molisane e campane nel Tavoliere delle Puglie, Lucera fu capoluogo della Capitanata e del Contado del Molise dal 1579 fino al 1806.

La sua antica storia si snoda in tutte le sue vie e grazie ai suoi monumenti di svariate epoche può fregiarsi del titolo di "città d'arte": l'Anfiteatro Romano, la fortezza Svevo-Angioina, la Basilica cattedrale di Santa Maria Assunta del 1300, la chiesa di S. Francesco (oggi Santuario di san Francesco Antonio Fasani) coeva della Cattedrale, la barocca Chiesa del Carmine e i due musei, uno di Archeologia Urbana e l'altro Diocesano.

Geografia fisica

Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Puglia.

Territorio

Il nord del Tavoliere delle Puglie visto da viale Castello a Lucera


Lucera sorge in una posizione strategica al centro del Tavoliere delle Puglie, tra i torrenti Salsola e Vulgano, entrambi affluenti del Candelaro, e a ridosso del Subappennino Dauno e del promontorio del Gargano. La città svetta su un’altura formata da tre colli (Monte Albano, Monte Belvedere e Monte Sacro).

Con i suoi 338,64 km² è il trentesimo comune italiano per estensione territoriale e il settimo della Puglia.

L’agro, ricco di masserie, è prevalentemente caratterizzato da vigneti, oliveti, vaste distese di grano e campi di ortaggi (prevalentemente pomodori nella stagione calda), e rari frutteti.

Il territorio del comune di estende per Ha 33.871 e confina con il territorio dei Comuni di San Severo e Torremaggiore a nord, Castelnuovo della Daunia a nord ovest, Pietramontecorvino e Motta Montecorvino a ovest, Volturino e Alberona a sud ovest, Biccari e Troia a sud e Foggia a sud est.

Dista 18 Km da Foggia,23 Km da San Severo,24 Km da Torremaggiore,20 Km da Pietramontecorvino,21 Km da Motta Montecorvino,20 Km da Volturino,24 Km da Alberona,20 Km da Biccari,19 Km da Troia

Clima

Il clima di Lucera è fondamentalmente mediterraneo, con lunghe estati calde e caratterizzate da forti escursioni termiche diurne ed inverni miti, anche se per la sua vicinanza ai monti dauni la temperatura scende anche a valori inferiori a 0 °C, temperatura esterna minima di progetto della città. I venti sono abbastanza frequenti e, seppure talvolta piuttosto forti, sono mediamente moderati.

La temperatura media annua si aggira attorno ai 15 °C e le precipitazioni si attestano ad un valore medio di 497 mm/anno. Sono rare, ma non mancano, le precipitazioni nevose.

Mese[3] Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Temperatura massima media (°C) 12 13 15 19 24 28 32 31 28 22 17 13
Temperatura minima media (°C) 3 3 5 7 11 15 18 18 15 11 7 4
Umidità media (%) 80 77 74 71 69 65 61 64 68 74 79 81
Precipitazioni (mm) 42 41 43 36 37 36 26 47 46 53 53 57

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Lucera e Storia della Puglia.

Le origini e i primi secoli

Lucera, fin dalla sua origine, fu denomina “chiave” delle puglie, per la sua posizione strategica, quale porta del Tavoliere.[4]

Le prime testimonianze di vita nell’area della città sono state individuate sul Monte Albano, dove sono state rinvenute tracce di alcuni villaggi neolitici del III millennio a.C.

È considerata "antica città dei Dauni", come la definì il geografo greco Strabone (58 a.C.-24 d.C.) narrando la leggenda secondo la quale Diomede, re d'Etolia, dopo la distruzione di Troia, fuggì verso l'Apulia e si stabilì presso Lucera, dove depose le armi e il Palladio nel tempio di Athena Iliàs e costituì una colonia greca.

Periodo romano

File:Anfiteatro Lucera.jpg
Entrata Anfiteatro

L'esercito romano, nel tentativo di prestare soccorso a Luceria, assediata dai Sanniti, subì una grave sconfitta nella battaglia delle Forche Caudine.

In seguito Luceria diventa Colonia iuris latini nel 312 a.C. e per la sua grande lealtà fu sempre tenuta in grande considerazione dai Consoli e dal Senato (Lucerinis bonis et fidelibus sociis – Livio:IX, X), ricevendone ampia autonomia e indipendenza d’azione: diritto di conio, proprie leggi, proprio fisco, propri magistrati.

Nel 295 a.C. i Sanniti tentarono un ultimo attacco verso Luceria, ma il console Marco Atilio Regolo riuscì a sconfiggere le truppe nemiche, sancendo in modo definitivo la vittoria romana (294 a.C.).[5]

Nel 217 a.C.: «Presso Geronio, a cinque leghe a nord di Lucera... Annibale si teneva pronto a difendere il campo e i distaccamenti sparsi nelle campagne.»[6].

Nel 90 a.C., in rispetto della Lex Iulia de civitate, Roma concedeva alla sempre fedele Lucera la propria cittadinanza. La città adottò la sigla S.P.Q.L. (Senatus Populusque Lucerinus) simile a quella usata a Roma. Durante la guerra civile, prima che Cesare presidiasse la città con una propria guarnigione, Lucera fu quartier generale delle truppe di Pompeo.

Nel I secolo a.C., il magistrato Marco Vecilio Campo, fece costruire in onore di Ottaviano Augusto, il grande anfiteatro. Lo stesso imperatore spesso si recava a Lucera per assistere a combattimenti fra gladiatori o addirittura tra feroci bestie. In epoca imperiale Lucera registra la fondazione di una delle prime comunità cristiane: prima dell’anno 60 l'apostolo Pietro, di passaggio per la città romana, battezzando nelle acque del fiume Vulgano, pose a capo della nascente diocesi il vescovo Basso, martire cristiano sotto l'imperatore Traiano (118). A lui succedette Pardo, anch'egli venerato come santo e che venne sepolto nella vecchia Chiesa Madre della città di Lucera, accanto a Basso. Seguirono il Giovanni I, beato, e Marco I, santo.

L'Alto Medioevo

Nel 663 d.C., Lucera longobarda fu distrutta dal bizantino Costante II e i lucerini furono costretti alla fuga, formando vari centri del subappenino e della costa adriatica. La vecchia chiesa fu saccheggiata e i corpi dei santi vescovi furono trafugati o portati nelle nuove frazioni costituite. San Basso giunse a Termoli mentre San Pardo trovò sacra dimora in Larino.

Nel 743 d.C., sulle rovine della città, nuovamente longobarda, arrivo il vescovo Marco II, che portò con sé una statua della Vergine Maria, collocandola in una nicchia nella cattedrale ricostruita.

Periodo federiciano

Lo stesso argomento in dettaglio: Insediamento musulmano di Lucera.
Fortezza svevo-angioina, Torre della Regina

All'interno della cittadella che sovrasta imponente Lucera, e precisamente nell'angolo nord-est, Federico II fece costruire il suo palatium anche se oggi, tra la ricchezza dei reperti di origine angioina e aragonese, si nota ben poco del federiciano castrum seu palatium.

È tuttavia ancora osservabile lo zoccolo perimetrale e, per quel poco che ne resta, anche le mura a scarpate la presenza di feritoie ad uso degli arcieri. La parte inferiore dell'edificio (quella più propriamente difensiva) doveva avere funzioni di rifugio estremo in caso di pericolo. Anche la residua pavimentazione del cortile interno, con la particolare cura delle rifiniture, è attribuita all'epoca di Federico II.

Federico II deportò inoltre a Lucera numerosi musulmani di Sicilia: nel 1239, sembra non si contassero più di dodici abitanti di religione cristiana[7]. Il borgo si era sviluppato verso il castello, in conseguenza degli arrivi e vennero fatte costruire numerose moschee al posto delle chiese. Lugêrah conobbe in quel periodo una notevole fioritura, tanto che ben presto venne paragonata, dai viaggiatori e dagli storici musulmani di allora, alla Cordova degli emiri e dei califfi omayyadi.

La Lucera musulmana restò fedele alla casa sveva e dopo la morte di Federico II nel 1250 parteggiò per Manfredi nel 1254 e per Corradino nel 1267, rifiutando l'obbedienza a Carlo I d'Angiò.

Periodo angioino

Costretta alla resa la città, gli Angioini stanziarono numerose famiglie di origine provenzale nella ricostruita fortezza sul monte Albano.

In seguito ad un ulteriore ribellione nell'anno 1300 Carlo II d'Angiò organizzò la "crociata angioina": la città, dopo un lungo assedio condotto da Giovanni Pipino da Barletta, venne distrutta e gli abitanti musulmani massacrati o venduti come schiavi[8].

La città fu rinominata "Civita Sancte Marie" (città di Santa Maria) e al posto della Moschea principale, demolita, venne costruita la Cattedrale dell'Assunta e posta in essa una statua della vergine, che da quel giorno è la patrona principale della città. Per riportare la cristianità nella città, Roberto d'Angiò fece giungere da Avignone (il papato in quegli anni non era a Roma) a Lucera il vescovo croato Agostino Kažotić che in un solo anno riuscì a convertire il popolo lucerino. Nel 1323 fu ferito a morte da un saraceno.

Dal Quattrocento al Settecento

Nel quattrocento, Santa Maria ebbe importanza soprattutto per la transumanza, con l'istituzione della Regia Dogana della Mena delle Pecore di Puglia.

Nel 1418, il beato Giovanni Vici da Stroncone fece realizzare sul Monte Belvedere il convento francescano del SS. Salvatore. Il frate, sui resti di Castel Fiorentino, trovò due lastre di pietra, che formavano la mensa di Federico II e le portò in città, utilizzandole come altari maggiori nella Cattedrale e nella chiesa del SS. Salvatore. Dopo il periodo aragonese, con l'inizio del cinquecento il titolo Civitas Sanctae Mariae fu sempre meno usato, sostituito dall’attuale nome di Lucera.

Tra il cinquecento e il seicento, Lucera continuò ad essere residenza di famiglie nobili del regno. La città, ben presto si riempì di nobili palazzi e di bellissime piazze.

Un forte terremoto colpì Lucera nel luglio del 1627, con alcuni danni alle abitazioni; la città vicina di San Severo fu rasa al suolo e anche Foggia ebbe numerosi danni. I lucerini videro l'evento come un accadimento miracoloso, attribuito alla protezione di Santa Maria Patrona.

A cavallo fra il seicento e il settecento, Lucera fu al centro della vita di san Francesco Antonio Fasani. Amante dei poveri e dei sofferenti, familiarmente dai lucerini veniva chiamato e ancora tutt'ora lo chiamano Padre Maestro.

Dall'Ottocento a oggi

Lucera, in quegli anni, godeva dello status di capitale culturale della regione, ma con l'avvento di Napoleone perse il titolo di capoluogo della Capitanata e del Contado del Molise. Nel 1806 difatti il capoluogo passò a Foggia.

Nell'estate del 1837 su Lucera si abbatté il colera indiano e numerose furono le vittime. Un evento miracoloso accadde il 12 e il 13 luglio di quello stesso anno; l'Icona trecentesca di Santa Maria Patrona di Lucera, mosse gli occhi e cambiò il colore della pelle. A seguito di un Processo Canonico, fu proclamato il 13 luglio quale festa della Madonna del Colera.[9]

La povertà invase la città agli inizi del novecento, con l'arrivo della Grande Guerra, che portò via a Lucera 157 uomini. Con l'avvento della seconda guerra mondiale, Lucera temeva i bombardamenti, ma non fu mai attaccata e quindi mai distrutta.

Nella seconda metà del novecento la città iniziò a espandersi. Allargandosi intorno al vecchio perimetro angioino, si formarono i nuovi quartieri di Pezza del Lago, 167 e Lucera due.

Nel 1987 papa Giovanni Paolo II fece visita a Lucera per venerare il corpo di san Francesco Antonio Fasani, da lui canonizzato l'anno precedente, e per rendere omaggio all'icona angioina di Santa Maria Patrona.

Il terremoto del 31 ottobre 2002 ha lesionato diversi edifici, causando la chiusura di alcune chiese del centro storico. Nel 2012 restano ancora chiuse la chiesa di San Leonardo e la chiesa di Sant'Anna, mentre le altre, rimesse in sicurezza, sono state riaperte al culto.

Monumenti e luoghi d'interesse

Numerose sono le testimonianze storiche e architettoniche del passato di Lucera. I punti in cui è rimasta visibile l'antica cinta muraria sono ormai pochi, prettamente collegati agli unici due archi arrivati fino ai nostri giorni, Porta Foggia e in modo specifico Porta Troia, rimasto pressoché intatto dal periodo angioino. L’arco sorge in Piazza del Popolo al termine del lungo viale che collega la stazione ferroviaria al centro della città. Nei pressi della piazza sorge la chiesa della Pietà, antico convento francescano, del XIV secolo.

Attraversando l'arco ci si ritrova in Corso Manfredi e nell'assetto urbanistico saraceno di Rione alle Mura e Rione Cassitto, suggestivi per le piccole viuzze e le scalinate. Proseguendo verso via Gramsci s’inizia ad intravedere il cuore della città, fatto di palazzi, corti e piazze. Incamminandosi in vico Caropresa, si giunge in una delle vie più familiari ai lucerini, via Carpentieri, dove l’assetto urbanistico saraceno si fa spazio fra le suggestive piazzette, in una delle quali sorge la casa natale del servo di Dio Don Alessandro De Troia.

Imboccando vico Granata, si giunge in Corso Garibaldi, una delle arterie centrali del vecchio borgo. Ricca di maestosi palazzi (Palazzo Lombardo, Palazzo Gifuni), fra i quali spicca Palazzo Mozzagrugno, spettacolare esempio di stile neoclassico, restaurato nel 1831, sede del Municipio, della Biblioteca Comunale "Ruggero Bonghi" e del Teatro Garibaldi. Salendo via Mozzagrugno, in una piccola piazzetta, sorge la casa della serva di Dio Rosa Lamparelli. In fondo a corso Garibaldi si erge l'arco di Porta Foggia e di fianco la chiesa di San Giovanni Battista, nei cui pressi si trova la casa natale della venerabile Genoveffa De Troia.

Svoltando in via Gifuni, ci troviamo nel borgo di Santa Caterina, impreziosito dall'antico pozzo e dall'antico convento angioino di clausura delle suore celestine di Santa Caterina. Lungo via Amendola ci troviamo nella zona dove è più visibile l'assetto romano della città; da una parte via Quaranta e il suo palazzo, dall’altra via De Nicastri dove, nell'omonimo palazzo, ha sede il Museo di Archeologia Urbana "Giuseppe Fiorelli".

Si giunge poi in Piazza San Leonardo, dove sorge la medesima chiesa e nei pressi alcuni palazzi di varie epoche, fra cui Palazzo Scassa, dell’omonima famiglia di nobili lucerini. Proseguendo verso destra si giunge in Piazza San Giacomo, impreziosita dall'imponente palazzo Curato e dal più antico Palazzo Ramamondi e dalla sua particolare torretta saracena. Al centro della Piazza sorgeva la vecchia chiesa Madre, ora sostituita dalla chiesa di San Giacomo maggiore. Attraversando vico Pergola e la casetta Merlata, si risale verso vico Zunica, che conserva intatto l'assetto saraceno, nei suoi palazzi e nelle sue piazzette.

Chiesa del Carmine di Lucera

Ci ritroviamo in Piazza del Carmine, contornata di settecenteschi palazzi (D'Auria-Secondo, Valletta, Scoppa, Prignano), con al centro l'imponente complesso barocco del Carmine. Nei pressi della piazza sorge il borgo di san Matteo, che conserva le antiche Terme Romane, ormai abbandonate da anni.

Alle spalle del vecchio convento carmelitano, si snoda l'antico quartiere della Torretta, dove sorge l'umile Casa Natale di san Francesco Antonio Fasani. Proseguendo per la via a lui dedicata si giunge in Piazza Tribunali, più conosciuta come Piazza San Francesco dove, oltre al Palazzo di Giustizia (costruito, come il complesso del Carmine, con i ruderi del Palazzo di Federico II), sorge la trecentesca chiesa di san Francesco, oggi santuario di san Francesco Antonio Fasani, all'interno del quale sono conservati i resti mortali del santo di Lucera, conosciuto come Padre Maestro. Adiacente alla chiesa vi è la cappella dell'Addolorata.

Chiesa di San Domenico di Lucera

Proseguendo verso sinistra si raggiunge il complesso di San Domenico, originariamente medioevale, ora visibile in forma barocca. Alla chiesa è annessa la cappella di san Giuseppe e la cappella del Santo Rosario (Pantheum). Lì vicino, in via Cairoli, sorge l'antico convento dei sacramentini e la chiesa dedicata alla Vergine di Lourdes. Percorrendo via San Domenico, si giunge quindi in via IV Novembre, dove c'è il Convitto Nazionale; nato come convento dei Celestini, ha ospitato fino al 2009 il corso universitario di Beni Culturali. All'interno è visibile il settecentesco chiostro e la chiesa di San Bartolomeo Apostolo.

Da Piazza Bonghi si giunge in Piazza della Repubblica, che con i suoi palazzi e il suo tessuto urbanistico, ricorda la Lucera dell'Ottocento. Ancora oggi in tale rione si svolge il mercato giornaliero. Fra le sue viuzze è suggestivo vico Ciacianella che, stretto solo 45 cm, detiene il secondo posto nella graduatoria dei vicoli più stretti d'Italia e d'Europa.[10]

Campanile del Duomo di Lucera

Si giunge finalmente alla Piazza Duomo, centro e fulcro dell'intera città. La Basilica cattedrale di Santa Maria Assunta trecentesca, ristrutturata e arricchita con elementi barocchi dal vescovo Domenico Maria Liguori della diocesi di Lucera-Troia, svetta al centro della piazza e al suo interno conversa l'icona trecentesca di Santa Maria Patrona di Lucera, donata da Carlo II d'Angiò. La piazza è ricca di palazzi; i più imponenti sono Palazzo Cavalli e il settecentesco Palazzo Vescovile, nella cui maestosa corte, vi è l'accesso al Museo Diocesano, e agli uffici di Curia, dove ha sede anche il Seminario Vescovile.

Risalendo via Bovio, si percorre una delle vie più care ai lucerini, via Federico II. Notevole è la cupola dell'antica moschea, oggi chiesa di sant'Antonio Abate. Si arriva infine alla villa comunale, impreziosita dal vecchio convento del santissimo Salvatore, con annessa chiesa di San Pasquale. Il belvedere offre la vista della Fortezza Svevo-Angioina, che è raggiungibile percorrendo il panoramico viale Castello.

I più importanti monumenti fuori dalla cinta muraria angioina sono:

  • la Fortezza Svevo-Angioina, situata sul Monte Albano, nella zona nord ovest della città, è cinta di mura e di torri;
  • l'Anfiteatro Romano, situato al confine est della città, ancora oggi visibile in tutto il suo antico splendore;

Nell’agro di Lucera sorgono numerosi reperti storici e naturalisti:

  • Quercia di Santa Justa, nella contrada Fontanelle, al nord della città, verso il distrutto borgo di Castel Fiorentino, che fu l'ultima dimora di Federico II;
  • Ponte Gallucci, antico ponte romano, ormai del tutto abbandonato.

Architetture religiose

  • Basilica Cattedrale
  • Santuario S.Francesco Antonio Fasani

Architetture civili

  • Palazzo Cavalli
  • Palazzo De Troia
  • Palazzo Vescovile
  • Palazzo Petrilli
  • Palazzo Scassa
  • Palazzo Lombardi
  • Villa Uva

Architetture militari

  • Castello Svevo Angioino

Altro

  • Magna Capitana
  • Sala Paisiello
  • Teatro "Piccolo"
  • Monumento ai Caduti in Piazza Duomo
  • Monumento a Ruggero Bonghi

Teatro Garibaldi

In pieno centro cittadino sorge il Teatro “Garibaldi”. In principio intitolato a Maria Teresa Isabella di Borbone (“Real Teatro Maria Teresa Isabella”), è sorto nel 1837 su progetto dell’architetto Oberty ed è stato inaugurazione la sera del 7 giugno 1838. Situato all’interno del Palazzo Mozzagrugno, sede centrale del Comune, in Corso Garibaldi, nel 1903, a seguito di lavori di ampliamento con un progetto dell’ing. Angelo Messeni, venne ribattezzato quale gemello in miniatura del “Petruzzelli” di Bari.[11] Dopo anni di splendore, durante le guerre venne abbandonato e solo nel 1977 venne approvato il progetto di recupero dell'edificio, ma i lavori furono completati solo nel 2005. Il Teatro è stato nuovamente inaugurato nel marzo 2005 e nel 2006 è stata organizzata la prima stagione di prosa. La sala di forma semicircolare è caratterizzata da una platea di un centinaio di posti, da due ordini di palchi divise in stanzine ed una galleria. L’interno, decorato da vari artisti, è ritenuto un vero gioiello dell’architettura e della decorazione.

Cinema Teatro dell'Opera

Il Teatro dell’Opera nasce all’interno dell' “Opera San Giuseppe”, nel quartiere di Porta Croce, nelle vicinanze della fortezza Svevo-Angioina. Affidata ai Padri Giuseppini del Murialdo nel 1922 e in particolare al servo di Dio Padre Angelo Ferracina, l’Opera venne inaugurata il 19 marzo 1959 e al nascente teatro, con una capienza di oltre 600 posti, fu dato il nome di “Sala Ricreativa Cinematografica San Giuseppe”.[12] A causa dell'identificazione di sala della parrocchia di "Cristo Re" e data la presenza delle altre sale cinematografiche della città (il Politeama, il cinema Lepore e il cinema Roma), numerose furono le difficoltà alla sua gestione. Alla fine degli anni ottanta, però, con la chiusura di tutte le sale cittadine, la “Sala Ricreativa Cinematografica San Giuseppe” si ritrova ad essere l'unico teatro/sala cinematografica di Lucera. Nel 1991 la sala viene ristrutturata completamente e viene ribattezzata come Cinema Teatro dell’Opera, con capienza di 428 posti, divisi fra platea e galleria. Varie le compagnie che si alternano sul palcoscenico, non ultimo il Gruppo Teatrale "Amici dell'Arte" di Lucera. Nel 2007 la gestione della struttura viene affidata all'associazione culturale "Strumenti e Figure" mentre nel 2008 vi è un'innovativa ristrutturazione alle strutture del palcoscenico, che riesce a rendere il Teatro dell'Opera una realtà accessibile anche a compagnie professioniste a livello nazionale. Da allora periodicamente vengono organizzare delle "Stagioni Teatrali".

Siti archeologici

  • Anfiteatro Romano


Piazze

  • Piazza Duomo
  • Piazza Della Repubblica
  • Piazza San Giacomo
  • Piazza Del Popolo
  • Piazza Giacomo Matteotti
  • Piazza Di Vagno
  • Piazza Del Carmine
  • Piazza Tribunali

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[13]

Etnie e minoranze straniere

Al 1º gennaio 2011 gli stranieri residenti a Lucera sono 1118, pari all'1,26% della popolazione comunale.[14] Le comunità più numerose sono:

Religione

Lo stesso argomento in dettaglio: Diocesi di Lucera-Troia.

Lucera, con la città di Troia, fa parte della omonima diocesi (Dioecesis Lucerina-Troiana in latino), sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Foggia-Bovino e appartenente alla regione ecclesiastica Puglia.[15] La diocesi nasce dall’unificazione di antiche diocesi, avvenuta nel 1986, con principale sede vescovile a Lucera. La Diocesi di Lucera ha origini antichissime. Fu l’apostolo Pietro, nel suo pellegrinare verso Roma, a giungere a Lucera, evangelizzando e mettendo a capo della nascente comunità di cristiani, il lucerino Basso. La diocesi fu intitolata a “Santa Maria” nel 744 d.C. dal vescovo Marco II[16], titolo confermato nel 1300 da Carlo II d'Angiò. Attualmente è retta dal vescovo Domenico Cornacchia. La diocesi, oltre alle due città titolari, annovera anche 17 comuni del Subappennino Dauno, fra cui i centri di Biccari, Pietramontecorvino e Volturara Appula.

La città di Lucera venera come suoi santi patroni Santa Maria Patrona e san Francesco Antonio Fasani. La figura della Vergine è legata alla città fin dall’origine della Diocesi, il cui culto venne confermato e osannato da Carlo II d'Angiò nel 1304, con l’umile e significativo gesto di consegna delle chiavi della città all’Icona della Vergine, affidandole definitivamente le sorti della città di Lucera, che da allora sentì la sua protezione durante ogni tipo di calamita. La città venne dichiarata "Civitas Sancta Mariae". La devozione per [san Francesco Antonio Fasani, invece, è più recente. Il Santo, comunemente chiamato Padre Maestro, vissuto tra il 1681 e il 1742, è stato canonizzato nel 1986 da Giovanni Paolo II.

Nel quartiere dell'Anfiteatro Romano è anche presente una chiesa cristiana evangelica, appartenente all'Assemblee di Dio in Italia.[17]

La città di Lucera, fin dai tempi dei saraceni di Federico II, è inoltre legata alla cultura religiosa orientale, anche se oggi mancano edifici di culto musulmano, nonostante nel 1200 la città fosse piena di moschee, distrutte con l’arrivo dei d’Angiò e mai più ricostruite.

Un ulteriore movimento religioso a Lucera è quello dei Testimoni di Geova. La comunità è presente in città con una propria sala riunioni e raccoglie un buon numero di aderenti. Tutte le altre etnie presenti sul territorio di Lucera praticano in forma privata il culto della propria religione, non essendovi strutture adibite al culto delle loro divinità.

Festa patronale

File:Festa Patronale.jpg
Festa Patronale 16 agosto
Lo stesso argomento in dettaglio: Santa Maria Patrona di Lucera § La festa Patronale.

La festa patronale di Lucera si svolge nella tre giorni del ferragosto (14-15-16 agosto) ed è in onore di Santa Maria Patrona. I festeggiamenti hanno origini antichissime, che si collegano soprattutto al periodo angioino. Con l'istituzione del Corteo storico del 1983, iniziò a Lucera la tradizione di rievocare ogni 14 agosto il memorabile momento della consegna delle chiavi della città da parte di Carlo II d'Angiò all’icona della Vergine Maria, con trionfante processione in piazza Duomo della stessa. La festa poi proseguiva presso l'Anfiteatro Romano, dove all'arrivo del corteo, si svolgeva il Torneo delle Chiavi o Palio della città. La tradizione è stata purtroppo modificata negli ultimi anni con grande rammarico della popolazione di Lucera. Ora difatti è il vescovo della città che, in Basilica Cattedrale, dona le chiavi alla Vergine, che in seguito viene portata in processione in piazza Duomo. Il Corteo Storico è stato spostato nei giorni precedenti le feste patronali mentre i giochi medioevali sono stati del tutto eliminati. Il 15 agosto, giorno dell'Assunta, si svolgono le vari celebrazioni religiose, mentre la serata di riempie di musica grazie ai concerti del centro storico. Il 16 agosto è il giorno della grande festa. Nel pomeriggio dalla basilica cattedrale ha inizio la grande processione cittadine, che percorre il centro storico della città. Imponente era fino ai primi anni del ‘900 con la presenza delle statue dei santi più venerati in città, mentre oggi la Vergine percorre “sola” le vie della città, preceduta dalle parrocchie, dalle confraternite e da clero. Al passaggio dell'Icona per Porta Foggia ha luogo una lunga e chiassosa batteria, che blocca la Vergine per quasi un'ora nell'attesa di riprendere il breve percorso verso piazza Duomo. Nel 2001 la statua di san Francesco Antonio Fasani ha accompagnato la Vergine. Tale evento fu accolto in modo festoso dalla popolazione lucerina, che da allora spera di poter vedere ogni anno il Santo di Lucera in processione con Santa Maria Patrona. Nel 2011, in occasione del 25º anniversario della sua canonizzazione, la statua di san Francesco Antonio Fasani è tornata a precedere quella della Vergine Patrona della città.

In serata, in Piazza Matteotti, vi è l'esibizione di uno o più cantanti, mentre in Piazzale Ferrovia fa sosta un Luna Park. Le feste si chiudono con tre fuochi pirotecnici nei pressi dell'Anfiteatro Romano.

Festa di san Francesco Antonio Fasani

Lo stesso argomento in dettaglio: San Francesco Antonio Fasani.
Processione del Padre Maestro del 29 novembre 2003

I festeggiamenti per il Santo di Lucera avvengono tre volte l'anno:

  • il 6 agosto, anniversario della nascita, presso la sua casa natale, con triduo dal 2 al 5 del mese; in principio veniva portata la statua del santo in processione, ma dal 2000, con la realizzazione di una nuova statua posta nella piazza antistanza la casetta, tale usanza è stata abbandonata;
  • il 21 settembre, anniversario dell'ordinazione sacerdotale, presso la parrocchia a lui dedicata nel quartiere di Lucera 2; è una festa recente, che si spera assuma sempre più vigore col passare degli anni;
  • il 29 novembre, anniversario della morte, presso il suo santuario. Dal 20 al 28 del mese le varie parrocchie della Diocesi si alternano all’animazione della solenne novena; la sera del 28 novembre ha luogo la lettura del Transito del Padre Maestro.

Il 29 novembre è la memoria liturgica del santo e conseguente festa patronale. In mattina varie sono le celebrazioni liturgiche all’interno del Santuario, animate anche dai giovani delle scuole di Lucera. Nel pomeriggio, invece, ha luogo la processione per le vie della città. Fino a qualche anno fa veniva portata la salma del santo su un carro trainato da cavalli ma, oggi, a causa delle avversità atmosferiche, si preferisce portare la statua realizzata nel 1951. Suggestivo il passaggio della stessa in Via Torretta, dinnanzi la casa natale del santo. Chiude la festa un fuoco pirotecnico in Piazza Tribunali.

Riti pasquali

Con l’inizio della Quaresima, la città di Lucera viene riempita di numeroso bambole di pezza, le Quarantane. Le cosiddette “Vedove del Carnevale” sono vestite di stracci neri con la faccia bianca funerea e l’arancia con le sette penne, di cui sei nere, che simboleggiano le domeniche di penitenza, e una sola bianca, che simboleggia la Santa Pasqua.

Nella settimana santa, numerose sono le funzioni religiose, come la Via Crucis cittadina e la Messa Crismale del Mercoledì Santo.

  • Giovedì Santo

La sera del Giovedì Santo si svolgono i “Sepolcri”, ovvero la visita agli altari della deposizione, nelle varie chiese della città. L’adorazione del Santissimo Sacramento segue la Messa in Coena Domini e viene praticata da tanti fedeli che affollano le vie di collegamento delle tre chiese centrali del borgo antico: la Chiesa del Carmine, il Santuario di san Francesco Antonio Fasani e la Basilica Cattedrale dell'Assunta.

  • Venerdì Santo

La sera del Venerdì Santo, dal Santuario di san Francesco Antonio Fasani ha inizio il rito penitenziale dal titolo emblematico “Il Calvario, la Pietà e la Desolata”. Le parrocchie, le confraternite e il clero prendono parte alla suggestiva processione che si snoda nel centro storico della città. Chiudono il corteo le tre venerate statue del Crocifisso, del Cristo morto e dell’Addolorata. Al rientro della stessa, nella piazza antistante il Santuario, la lettura della Passione di Cristo fa da cornice al tradizionale movimento delle statue. Conclude la serata i canti della Desolata, all’interno della chiesa.

  • Domenica di Pasqua

La tradizionale Messa della notte apre le funzioni religiose delle varie chiese della città. In tarda mattinata, dalla chiesa di Sant’Antonio Abate ha luogo la silenziosa processione di Gesù Risorto, nel centro storico della città, che si chiude con una scoppiettante batteria in Piazza Matteotti.

Il lunedì di Pasquetta vengono accese le Quarantane, rimaste per tutta la quaresima a vegliare sulla città.[18]

Altre feste religiose

Varie sono le feste religiose di Lucera legate alle nove parrocchie della città e alle chiese confraternali. Molto sentite dalla popolazione locale sono le feste di:

  • San Ciro Eremita, 31 gennaio, presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria della Spiga. Nel pomeriggio ha luogo la processione con l'incendio di batterie, e in serata fuochi pirotecnici;
  • Beata Vergine di Lourdes, 11 febbraio, presso la chiesa dei Sacramentini. Suggestiva la processione oux flambus con la partecipazione numerosa del popolo e la presenza delle confraternite della città. Suggestivo il passaggio dinnanzi l’ospedale e la sosta per la santa Messa nella Basilica Cattedrale. Non mancano l'incendio di batterie e fuochi pirotecnici;
  • Santa Maria della Misericordia, ultima domenica di maggio, presso la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista. Nei 6 giorni precedenti la festa, l’icona trecentesca della Vergine Maria viene portata in pellegrinaggio nei 6 quartieri della parrocchia di porta Foggia per la celebrazione della Santa Messa. Il giorno della festa ha luogo la processione e i fuochi pirotecnici;
  • Corpus Domini, in giugno, presso la Cattedrale dell'Assunta. Nel pomeriggio processione per le vie del borgo antico con la partecipazione delle parrocchie e delle confraternite della città;
  • Santa Maria delle Grazie, 2 luglio, presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie. Nel pomeriggio processione per le vie della parrocchia e in serata fuochi pirotecnici. In tempi passati la festa si svolgeva presso la chiesa delle Grazie nel centro storico della città;
  • Santa Maria del Carmine, 16 luglio, presso la chiesa di Santa Maria del Carmine e parrocchia di San Matteo Apostolo. Nel pomeriggio processione per le vie della parrocchia con passaggio dinnanzi l'ospedale cittadino, dove ha luogo l'incendo di batterie. La serata si svolge in Piazza del Carmine, fra musica, bancarelle e fuochi pirotecnici;
  • Santa Maria della Vittoria, seconda domenica di settembre, presso la chiesa parrocchiale di san Giacomo Apostolo. Nel pomeriggio il trecentesco simulacro della Vergine viene portato in processione per le vie della parrocchia; la serata è in musica e termina con i fuochi pirotecnici nei pressi dell'[Anfiteatro Augusteo;

Numerose sono le feste minori, fra le quali ricordiamo Sant'Antonio Abate (17 gennaio con la tradizionale benedizione degli animali) presso l'omonima chiesa, San Giuseppe (21 marzo) e Santa Rita da Cascia (22 maggio con Benedizione delle Rose) presso la chiesa di San Leonardo, Sant'Antonio di Padova (13 giugno) presso le tre chiese francescane (Santuario di san Francesco Antonio Fasani, Pietà e San Pasquale), Beata Vergine Addolorata (15 settembre con antica processione in Piazza Tribunali) presso il Santuario di san Francesco Antonio Fasani, e Santa Lucia (13 dicembre) presso l'omonima chiesa. Significativa è anche la festa di Santa Maria della Purità (seconda domenica di ottobre), presso la chiesa di San Gaetano da Thiene; nel pomeriggio ha luogo la piccola processione oux flambus nel quartiere di Santa Caterina, durante la quale la statua della Vergine viene sorretta unicamente da giovani ragazze.

Cultura

File:Palazzo Vescovile.JPG
Palazzo Vescovile (XVIII secolo), sede del Museo Diocesano

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale “Ruggero Bonghi” con sede presso Palazzo Mozzagrugno in Corso Garibaldi.
  • Biblioteca Diocesana con sede presso il Seminario Vescovile in via Blanch.
  • Archivio di Stato di Lucera con sede in Via dei Saraceni.
  • Archivio Notarile Distrettuale con sede in Via San Domenico.
  • Biblioteca del Centro regionale servizi educativi e culturali (CRSEC) con sede in Viale Raffaello.

Università

Già sede universitaria di chirurgia, diritto e procedure penali, Lucera col passare del secoli perse tutte le cattedre. Dal 2001 al 2008 è stata sede distaccata dell'Università degli Studi di Foggia, grazie l'attivazione della Facoltà di Beni Culturali, presso il Convitto Nazionale. Perdendo anche questa cattedra, ora a Lucera resta solo la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali, presso gli Orfanotrofi Riuniti.

Musei

  • Museo Civico "Giuseppe Fiorelli" la cui sede è il Palazzo De Nicastri, in via De Nicastri, si costituì nel 1905 ed è considerato il primo museo civico a nord di Bari.[19] Al suo interno, oltre all'arredo permanente della famiglia De Nicastri, comprende preziosi manufatti che vanno dall'età preistorica all'età romana (di particolare rilievo è il Mosaico di Piazza Nocelli), fino al Medioevo. Ricca anche la pinacoteca con i quadri del pittore lucerino Giuseppe Ar.
  • Il Museo diocesano la cui sede è il Palazzo Vescovile, in piazza Duomo, è stato inaugurato nel 1999. All'interno delle sale, oltre alla Pinacoteca dei Vescovi, sono conservati manufatti di diverse epoche. Di rilevante importanza sono: una pisside in diaspro sanguigno rosso del secolo XIII, un dittico di scuola sulmonese in lamine d'argento dorato del secolo XIV, il camice di lino con ricami, la stola e il cappello del Beato Agostino Casotti (secolo XIV), il mantello di lana del francescano san Francesco Antonio Fasani (secolo XVII-XVIII), l'artistico armadio-cappella contenente l'altare in legno dorato appartenuto alla famiglia di mons. Freda (secolo XVIII-XIX).

Gallerie d'arte

  • Galleria Gagliardi
  • Galleria Valeno

Media

Radio

  • SundayRadio
  • RadioEuropa

Stampa

  • Il Centro
  • Il Meridiano
  • La Gazzetta Del Mezzogiorno
  • Piazza Affari (settimanale)
  • Finalmente Casa (mensile)
  • Il Sentiero (Mensile)

Televisione

  • Telecattolica

Internet

  • Newsetv
  • Luceraweb
  • Lucerabynight
  • AdessoIlSud
  • Il Frizzo

Cinema

Cucina

File:Cicatelli Lucera.jpg
Cicatelli

Il piatto tipico è la pasta fresca chiamata cicatelli (mizz apirt e mizz ch'use - orecchiette piccole non capovolte) accompagnate da verdure spontanee, in particolare la rucola che cresce spontanea all'interno delle mura della fortezza svevo-angioina, particolarmente elogiata dalla popolazione lucerina.

I dolci tipici sono:

  • i cicce cutte (chicchi di melograno con mosto cotto, cioccolato fondente e noci), periodo inizio novembre, in concomitanza della commemorazione dei defunti;
  • i crustele, dolce tipico di origine romana proveniente dalla "crustula", biscotto che il maestro donava ai fanciulli meritevoli (pastafrolla fritta con miele bianco o mosto cotto a forma di corona), periodo feste natalizie;
  • i menele atterrate (mandorle tostate e poi passate nel cioccolato fondente), periodo feste natalizie.

Personalità legate a Lucera

Eventi

Mercati e Fiere

  • Mercato Giornaliero, tutti i giorni, Piazza della Reppublica-Via Blanch-Via Lombardi e Borgo san Matteo.
  • Mercato Settimanale, ogni mercoledì, zona 167.
  • Mercatino dell'Antiquariato, ogni prima domenica del mese, Piazza Duomo.
  • Fiera del Bestiame, dell'Allevatore e dell'Agricoltura, in ottobre, Piazzale Polifunzionale di Viale Ferrovia.

Corteo Storico

Il Corteo Storico di Lucera è stato istituito nel 1983 per rievocare il periodo storico mediovale. Tema centrale è la cacciata dei saraceni e l’avvento dei d’Angiò, in modo particolare la figura di Carlo II d’Angiò. Fino a pochi anni fa, nel pomeriggio del 14 agosto, con partenza dalla Fortezza svevo-angioina, iniziava la suggestiva rievocazione storica che trovava il suo culmine in Piazza Duomo, dove aveva inizio una rappresentazione che univa fede e tradizione. All’arrivo del “Re” l’icona trecentesca di Santa Maria Patrona veniva collocata sul sagrato della basilica, dove il Re inginocchiatosi le affidava la città e le cingeva al braccio le chiavi di Lucera, rievocando così il memoriale momento avvenuto nel 1304, mentre la folla festante applaudiva. Un momento particolarmente suggestivo che univa la città fra un miscugli di sacro e profano. Il Re quindi salutava la Vergine e proseguiva in corteo verso l'Anfiteatro Romano, mentre l’icona della Vergine, veniva portata in processione in Piazza Duomo, rievocando così l’accadimento del 1300, a seguito della liberazione della città dai saraceni. Arrivo del corteo all'Anfiteatro, aveva luogo il Torneo delle Chiavi o Palio della città, con la sfida delle cinque Porte (Porta Albana, Porta Troia, Porta Foggia, Porta San Severo e Porta San Giacomo). Vari i giochi medioevali dal tiro alla fune al tiro con la balestra. La squadra vincitrice vinceva il Palio della Città, partecipando così alla grande processione del 16 agosto, dinnanzi l’icona di Santa Maria.

Col passare degli anni l'evento è stato ridimensionato. Il Palio è stato eliminato e sostituito da un torneo di calcetto, chiamato sempre "Torneo delle Chiavi". Il suggestivo momento della consegna delle chiavi della città all'icona della Vergine da parte del figurante Re Angioino è stata eliminato; oggi infatti, le Chiavi di affidamento alla città vengono consegnate all’interno della basilica cattedrale dal vescovo della diocesi. Per tal motivo il corteo del 14 agosto è stato spostato nei giorni precedenti le feste patronali, perdendo così la sua importanza e il suo tradizionale valore simbolico.

Altre manifestazioni

  • Carnevale per le strade, in febbraio. Maschere, luci e colori riempiono le vie del centro storico in una sfilata che si conclude in Piazza Matteotti con premiazioni e batterie pirotecniche.
  • Calici di Stelle, prima o seconda settimana di agosto. Percorso di degustazione vini doc della Capitanata nel borgo antico.
  • Festival della Letteratura Mediterranea, fine settembre. Incontri con scrittori con concerti, musiche e buffet nelle corti dei palazzi nobiliari della città.
  • Festival della letteratura mediterranea, organizzato dall’Associazione Culturale “Mediterraneo è Cultura” sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, si svolge nel mese di settembre. La manifestazione è ambientata nelle piazze del centro storico e nei cortili dei palazzi nobiliari della città. L’evento consiste in incontri con scrittori molto noti del panorama letterario del bacino mediterraneo. Agli incontri si aggiungono concerti, matiné musicali, buffet ed altri spettacoli.
  • Sagra del mosto cotto, prima settimana di novembre. Degustazione di vari dolci tipici lucerini, tra cui cui "i ciccekutte", “i krustule” e “i Kavezungille” in Piazza Duomo e Piazza Nocelli.
  • Corteo di Santo Stefano, il 26 dicembre. Sfilata medioevale per le vie del centro storico in ricordo della nascita di Federico II.

Geografia antropica

Suddivisioni amministrative

Lucera è suddivisa nei seguenti quartieri:

  • Centro
  • Porta Croce
  • Cappuccini
  • 167
  • Pezza Del Lago
  • Lucera 2
  • Lucera 3
  • San Giacomo

Frazioni

  • Borgo San Giusto
  • Centragallo
  • Fattoria Cavalli
  • La Marchesa
  • La Motticella
  • Masseria Casanova
  • Masseria De Palma
  • Masseria Di Giovine
  • Masseria Ferula
  • Masseria Mezzana Grande
  • Masseria Mezzanelle
  • Masseria Monaco
  • Masseria Montaratro
  • Masseria Parisa
  • Masseria Petraiolo
  • Masseria Schiavone
  • Masseria Scorciabove
  • Masseria Villano
  • Melandro
  • Palmori
  • Ponte di Troia
  • Posta Santa Lucia
  • Reggente
  • Vigna Nocelli
  • Villa Napolitano

Infrastrutture e trasporti

Strade

La strada statale 692 Tangenziale Ovest di Lucera (SS 692), già nuova strada ANAS 2 Tangenziale Ovest di Lucera (NSA 2), è una strada statale italiana il cui percorso si snoda interamente in Puglia, per la precisione nel comune di Lucera. Si tratta di una strada a carreggiata unica, con una corsia per senso di marcia e priva di incroci a raso.

Ferrovie

La città di Lucera è servita dalla stazione Fs situata in Viale Della Stazione alla periferia della città ed è capolinea della linea ferroviaria Lucera-Foggia. Oltre alla stazione principale sono presenti nella città le stazioni di Lucera/Palasport e Lucera/Don Bosco.

Aeroporti

Mobilità urbana

I trasporti nella città di Lucera sono garantiti dalla Lucera Service s.c.a.r.l la quale serve oltre la città, le frazioni e le borgate vicine alla città.Tutti gli altri collegamenti (con i comuni della provincia, regionali, interregionali e internazionali) sono gestiti da tre imprese di trasporto (SITA, Ferrovie del Gargano e Marino Autolinee)

Amministrazione

Gemellaggi

  • Bandiera dell'Italia Jesi[20] Gemellaggio avvenuto a Lucera il 21 giugno 1970 nel nome di Federico II, fra le delegazioni delle due città. Jesi, la città che il 25 dicembre 1194 gli ha dato i natali, e Lucera, la città che il 13 dicembre 1250 pianse la sua morte, avvenuta nella vicina Castel Fiorentino.
  • Bandiera dell'Italia San Cipirello[20] Gemellaggio avvenuto a Lucera il 24 giugno 1989 nel nome di Federico II, fra le delegazioni delle due città. San Cipirello Jato è la città che nel 1223 fece da cornice alla lotta armata fra i musulmani e le truppe sveve. La popolazione saracena della città fu fu deportata a Lucera, dove costituì una colonia saracena.
  • Bandiera dell'Italia Altamura
  • Bandiera della Croazia Trogir

Sport

Basket

  • VirtusLucera Squadra di basket della città che milita nel campionato di serie C regionale.
  • Colori sociali: BIANCO CELESTE
  • Anno di fondazione: 2008

Calcio

Lo stesso argomento in dettaglio: Unione Sportiva Dilettantistica Lucera Calcio.

La squadra più importante di calcio cittadina è stata, per lungo periodo, la U.S.D. Lucera Calcio.

Fondata nel 1932, ha preso parte ad alcuni campionati di Serie C del primo dopoguerra per poi disputare diversi campionati di Serie D e Interregionale.

Il primo campionato dell'Unione Sportiva Lucera di cui si hanno notizie è quello della stagione 1946-1947, quando la squadra partecipa al girone B della Serie C (Lega Sud); la squadra chiuderà poi la stagione al penultimo posto, retrocedendo nei campionati regionali. Per rivedere nuovamente la società biancoceleste in un campionato nazionale bisogna attendere ben 32 anni, quando il Lucera vince il girone A del campionato Pugliese di Promozione 1978-1979 e approda in Serie D, dove resterà fino alla stagione 1986-1987, sotto la guida del presidente Franco Apollo. Al termine del campionato di Eccellenza 1992-1993, chiuso al decimo posto, la società del presidente Di Ianni si adopera per il ripescaggio nel Campionato Nazionale Dilettanti, poi ufficializzato dalla Lega: l'apparizione dell'allora Lucera sarà fugace, e terminerà mestamente con un ultimo posto frutto di soli dieci punti conquistati (si tratta, questo, dell'ultimo campionato nazionale disputato dalla società). Due anni dopo la squadra retrocede in Promozione, salvo poi ritornare in Eccellenza mediante il ripescaggio frutto del secondo posto nel campionato 1998-1999. Il Lucera resiste nel massimo campionato regionale per tre anni, prima della dolorosa retrocessione del campionato 2001-2002; dopo il cambio di proprietà, che porta la società nelle mani del presidente Giovanni Pitta, il Lucera torna in Eccellenza nella stagione 2004-2005, ancora una volta grazie ad un ripescaggio frutto del terzo posto del campionato precedente. Da allora il Lucera ha sempre partecipato all'Eccellenza, partecipando per due volte ai play-off (2007-2008 e 2008-2009) e vincendo la Coppa Italia regionale e la Supercoppa Puglia (2005-2006).

Ciclismo

Lucera ha ospitato negli anni numerose gare ciclistiche tra cui il Giro di Puglia e per due volte il Giro d'Italia.

Il 21 maggio 2001 la seconda tappa del Giro d'Italia 2001 si è conclusa a Lucera con la vittoria del tedesco Danilo Hondo. Il giorno dopo da Lucera è partita la terza tappa Lucera-Potenza.

Il 19 maggio 2010 l'undicesima tappa del Giro d'Italia 2010 è partita da Lucera e si è conclusa a L'Aquila; la tappa, lunga 263 km, è stata intitolata "Tappa del Cuore" ed è stata la tappa più lunga del Giro.

Il corridore amatoriale dell'ASD Cicloamatori-Lucera, Massimo Di Bitonto, nel 2007 si è laureato campione regionale di Puglia per la categoria Senior-UDACE. L'anno successivo, 2008, lo stesso Massimo Di Bitonto ha bissato il successo, ma per la categoria Veterani-UDACE.

Pallavolo

A Lucera è attiva la squadra A.V. Lucera. Nata con il nome di Polisportiva Opera San Giuseppe Toro Assicurazioni Lucera, in sigla POSG TORO Lucera, poi cambiato in Volley Toro Lucera e infine A.V.Lucera, ha esordito nel campionato di 1° divisione nella stagione 82/83, per poi fare il primo salto di categoria, disputando la serie D nella stagione agonistica 89/90. Ancora due consecutive promozioni,90/91 C2 e 91/94 in C1, dopo tre anni di permanenza in questa categoria arriva ai campionati nazionali che vengono disputati dal 1994 al 2000 conquistando la promozione in B1. Dal 2001 al 2008 ha partecipato ai campionati di B2 accedendo per tre volte ai play-off.

Impianti sportivi

  • Stadio Comunale
  • Palasport Comunale
  • Tensostruttura “Mauro Abate”
  • Opera "San Giuseppe"
  • Parco "Verde Vivo"
  • Centro Sportivo "San Pio X"
  • Centro Sportivo "Casanova" (Contrada Casanova)
  • Tiro a segno nazionale Lucera
  • Tiro a volo "Marte" (Contrada Posta del Colle)
  • Piscina Centro Sportivo " Sport 2000"(Lucera2)

Personalità sportive legate a Lucera

Note

  1. ^ http://demo.istat.it/pop2011/index.html - Popolazione residente al novembre 2011.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Medie Climatiche Lucera
  4. ^ La Porta del Tavoliere delle Puglie
  5. ^ LUCERA CAPITALE DELLA PROVINCIA QUESTORIA
  6. ^ Mommsen E.T.: Storia di Roma Antica,I,741-742; Sansoni Editore, 1967, Firenze.
  7. ^ * Gifuni Giambattista, Origini del ferragosto lucerino, Lucera 1932; * Gifuni Giambattista, Varietà di cultura storica, letterale e civile, a cura di Trincucci Giuseppe, Lucera 2008 pag. 55;
  8. ^ I saraceni in Italia meridionale
  9. ^ Archivio Storico Diocesano di Lucera. Processo canonico al Miracolo del 1837
  10. ^ Il secondo vicolo più stretto dell'Europa
  11. ^ Il Teatro Garibaldi
  12. ^ Storia del Cinema Teatro dell'opera
  13. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 30-6-2023.
  14. ^ Dati Istat 2011, su demo.istat.it. URL consultato il 12 dicembre 2011.
  15. ^ http://www.diocesiluceratroia.it
  16. ^ Dionisio Morlacco, Il culto di Santa Maria Patrona in Benignitas et Humanitas a cura di Giuseppe Trincucci, Litostampa, Foggia 2007, pag. 201
  17. ^ ADI - Chiese Cristiane Evangeliche - Assemblee di Dio in Italia
  18. ^ Il falò delle Quarantane
  19. ^ Sito Ufficiale del Museo Civico di Lucera
  20. ^ a b Uniti nel nome di Federico II

Bibliografia

  • Giambattista d’Amelj, Storia della Città di Lucera, Lucera 1861, II ed. Bologna 1983;
  • Giambattista Gifuni, Lucera, Lucera 1934, II ed. Urbino 1937, III ed. Lucera 2008;
  • Raffaele Licinio, Voce Lucera, Enciclopedia Federiciana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani
  • Massimiliano Monaco, Lucera nella Storia e nell’Arte, Lucera 2009;
  • Dionisio Morlacco, Dimore gentilizie a Lucera, Foggia 2005;
  • Giuseppe Trincucci, Lucera. Storia e volti nel tempo, Lucera 1981;

Voci correlate

Altri progetti

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