Rupert Everett

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Rupert Everett al Sydney Gay and Lesbian Mardi Gras 2007

Rupert James Hector Everett (Norwich, 29 maggio 1959) è un attore britannico.

Rupert Everett al Festival di Cannes 2004

Nasce in Inghilterra dal Maggiore dell'Esercito Britannico e uomo d'affari Anthony Michael Everett (19212009) e da Sara MacLean (1934), figlia del Vice Ammiraglio Sir Hector Charles Donald MacLean (1908-2003) e pronipote del soldato scozzese Hector Lachlan Stewart MacLean (1870-1897), insignito della Victoria Cross. La nonna materna, Opre Vyvyan, era una discendente dei Baroni Vyvyan di Trelowarren e del Freiherr (Barone) von Schmiedern. I suoi genitori, di origine scozzese, inglese, irlandese e alla lontana tedesca e olandese e di fede cattolica,[1] prima lo iscrissero al Farleigh School nello Hampshire e poi lo inviarono all'austero college[2] benedettino Ampleforth, perché vi facesse i suoi studi.

All'età di quindici anni lascia la scuola e la sua regione natìa per andare a studiare alla Central School of Speech and Drama di Londra, dalla quale però verrà espulso dopo due anni per liti con il corpo docenti; per un certo periodo di tempo, pur provenendo da una famiglia altolocata,[3] vive in ristrettezze economiche e per potersi mantenere si prostituisce.[2][4] Dopo aver studiato due anni alla Royal Shakespeare Company, entra nella "Citizen company of Glasgow" dove inizia la sua carriera da attore.

Rupert Everett al Monte-Carlo Film Festival de la Comédie 2015

Nel 1984 raggiunge il successo, interpretando un agente doppiogiochista nel film Another Country - La scelta, suscitando un grande interesse nei produttori. Nel 1985 recita nel film Ballando con uno sconosciuto di Mike Newell, e nel 1987 accanto a Ornella Muti in un adattamento di un romanzo di Gabriel García Márquez, Cronaca di una morte annunciata di Francesco Rosi. Poi, nel 1989, lo si ritrova nel primo lungometraggio di Pierre-Henri Salfati, Tolérance, cui segue l'anno successivo un ruolo accanto a Christopher Walken in Cortesie per gli ospiti. In seguito, Prêt-à-Porter (1994) di Robert Altman gli permette di lavorare accanto a Sophia Loren, Marcello Mastroianni e Lauren Bacall. Nel 1994 Nicholas Hytner lo ingaggia per recitare nel suo film, La pazzia di Re Giorgio.

Diventa un'icona maschile nel 1995, scelto per la pubblicità del profumo Opium di Yves Saint Laurent. L'anno successivo è protagonista in Il matrimonio del mio migliore amico (1996), dove recita al fianco di Julia Roberts e Cameron Diaz, sotto la regia dell'australiano P.J. Hogan: è questo film a consacrarlo maggiormente nell'immaginario collettivo. Nel 1999 gira tre film, Un marito ideale di Oliver Parker (adattamento di un'opera di Oscar Wilde), Sogno di una notte di mezza estate di Michael Hoffman, con Michelle Pfeiffer (adattato dall'opera di Shakespeare) e Inspector Gadget di David Kellogg.

Nel 2000 è accanto alla sua grande amica Madonna nel film Sai che c'è di nuovo?, nel 2001 in South Kensington, insieme a Max Pisu e Enrico Brignano, nel 2002 è il protagonista insieme a Colin Firth in L'importanza di chiamarsi Ernest e nel 2003 è accanto a Catherine Deneuve nella miniserie televisiva Les liaisons dangereuses.

Nel 2007 pubblica l'autobiografia Red carpets and other banana skins edita in Italia da Sperling & Kupfer con il titolo Bucce di banana.[5] Nel 2012 torna sulle scene londinesi con il dramma The Judas Kiss, in cui interpreta Oscar Wilde; il revival ottiene grandi apprezzamenti della critica britannica ed Everett viene candidato al Laurence Olivier Award al miglior attore, per poi tornare a recitare nella pièce a New York nel 2016.[6] Nel 2018 interpreta nuovamente Oscar Wilde nel film The Happy Prince - L'ultimo ritratto di Oscar Wilde, che Everett ha anche scritto e diretto.

Nell'estate 2019 torna a teatro per dirigere e interpretare Zio Vania al Theatre Royal di Bath. Nella primavera successiva debutta a Broadway nel classico del teatro americano Chi ha paura di Virginia Woolf?, per la regia di Joe Mantello e con un cast che comprende Laurie Metcalf, Patsy Ferran e Russell Tovey.

È noto in Italia per essere la figura di riferimento usata da Tiziano Sclavi e Claudio Villa per le fattezze del personaggio di Dylan Dog. Everett è anche protagonista del film Dellamorte Dellamore (1994) di Michele Soavi, tratto dall'omonimo romanzo dello stesso Sclavi.

Everett è apertamente omosessuale, pur avendo avuto relazioni con Susan Sarandon, Uma Thurman,[7] Béatrice Dalle[8] [9] e Paula Yates.[10][5] Tra il 2006 e il 2010 ha vissuto a New York, per poi tornare nel Regno Unito, a causa delle cattive condizioni di salute di suo padre. Nel 2008 ha comprato una casa nel distretto di Belgravia a West London. Ha una discreta padronanza della lingua italiana.

Rupert Everett al Filmfest München 2015

Cortometraggi

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Regista e sceneggiatore

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Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Rupert Everett è stato doppiato da:

  • Roberto Pedicini in Dellamorte Dellamore, La pazzia di Re Giorgio, Un marito ideale, L'importanza di chiamarsi Ernest, Stage Beauty, Codice Homer - A Different Loyalty, Sherlock Holmes ed il caso della calza di seta, Un giorno per sbaglio, St. Trinian's, The Musketeers
  • Francesco Prando in Cortesie per gli ospiti, Prêt-à-Porter, Stardust, Parade's End, The Happy Prince - L'ultimo ritratto di Oscar Wilde, The Serpent Queen
  • Angelo Maggi in Shakespeare in Love, Sogno di una notte di mezza estate, Sai che c'è di nuovo?, Hysteria
  • Massimo Rossi in Ballando con uno sconosciuto, Boston Legal, Una notte con la regina, Funny Woman - Una reginetta in TV
  • Luca Ward in Insieme per caso, Uccidere il re, Le relazioni pericolose, Black Mirror
  • Tonino Accolla in Gli occhiali d'oro, Dunston - Licenza di ridere
  • Stefano De Sando in Cronaca di una morte annunciata, Everybody loves diamonds
  • Mattia Sbragia in Another Country - La scelta
  • Antonio Sanna in Il matrimonio del mio migliore amico
  • Stefano Benassi in B. Monkey - Una donna da salvare
  • Danilo De Girolamo in Inspector Gadget
  • Alberto Bognanni in Chi ti credi di essere?
  • Giuliano Bonetto in Wild Target
  • Franco Mannella in Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali
  • Massimo Lodolo ne Il nome della rosa
  • Dario Oppido in My Policeman
  • Gianni Giuliano in Napoleon
  • Pietro Ubaldi in Emily in Paris

Nel film South Kensington recita in italiano.

Da doppiatore è sostituito da:

Pubblicazioni

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  • Everett Rupert, Bucce di Banana, Milano, Sperling & Kupfer, 2007.
  • Everett Rupert, Anni Svaniti, Sperling & Kupfer, 2013
  • 'To the end of the world - Travels with Oscar Wilde' - Abacus, 2020
  1. ^ Parma Festival premia e celebra Rupert Everett, in La Repubblica, 13 maggio 2005, p. 10. URL consultato il 28 settembre 2009.
  2. ^ a b Maurizio Porro, Rupert Everett: "Sì, mi sono venduto", in Il Corriere della Sera, 20 giugno 1996, p. 35 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2009).
  3. ^ Everett: "Mi sono prostituito", in La Repubblica, 03 luglio 1997, p. 43. URL consultato il 28 settembre 2009.
  4. ^ (EN) Nigel Farndale, The ascent of Everett, 22 maggio 2002. URL consultato il 28 settembre 2009.
  5. ^ a b Silvana Mazzocchi, Gli amori di un divo ribelle, in La Repubblica, 19 agosto 2007. URL consultato il 28 settembre 2009.
  6. ^ (EN) Alexis Soloski, The Judas Kiss review – Rupert Everett compels as a doomed Oscar Wilde, in The Guardian, 18 maggio 2016. URL consultato il 30 luglio 2019.
  7. ^ (EN) The Importance of Being Rupert, su therake.com. URL consultato il 30 maggio 2018.
  8. ^ (FR) Béatrice Dalle et l'amour : Son histoire avec Rupert Everett, son ex Guénaël.... URL consultato il 30 maggio 2018.
  9. ^ (FR) Rupert Everett raconte son histoire d'amour avec Béatrice Dalle dans son autobiographie. URL consultato il 30 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2018).
  10. ^ Annie Brown, Looking back ten years after Paula Yates death from drugs overdose, in dailyrecord, 10 settembre 2010. URL consultato il 30 maggio 2018.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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