Mario Ferrari Aggradi

politico italiano (1916-1997)

Mario Ferrari Aggradi (La Maddalena, 13 marzo 1916Roma, 24 dicembre 1997) è stato un politico italiano, esponente della Democrazia Cristiana e più volte ministro della Repubblica.

Mario Ferrari Aggradi

Ministro dell'agricoltura e delle foreste
Durata mandato2 luglio 1958 –
16 febbraio 1959
PresidenteAmintore Fanfani
PredecessoreEmilio Colombo
SuccessoreMariano Rumor

Durata mandato5 dicembre 1963 –
24 febbraio 1966
PresidenteAldo Moro
PredecessoreBernardo Mattarella
SuccessoreFranco Restivo

Durata mandato8 luglio 1973 –
15 marzo 1974
PresidenteMariano Rumor
PredecessoreLorenzo Natali
SuccessoreAntonio Bisaglia

Ministro delle partecipazioni statali
Durata mandato16 febbraio 1959 –
27 luglio 1960
PresidenteAntonio Segni
Fernando Tambroni
PredecessoreEdgardo Lami Starnuti
SuccessoreGiorgio Bo

Durata mandato26 giugno 1972 –
8 luglio 1973
PresidenteGiulio Andreotti
PredecessoreGiulio Andreotti
SuccessoreAntonino Pietro Gullotti

Ministro dei trasporti
(Ad interim)
Durata mandato11 aprile 1960 –
27 luglio 1960
PresidenteFernando Tambroni
PredecessoreFiorentino Sullo
SuccessoreGiuseppe Spataro

Ministro delle finanze
Durata mandato25 giugno 1968 –
13 dicembre 1968
PresidenteGiovanni Leone
PredecessoreLuigi Preti
SuccessoreOronzo Reale

Ministro della pubblica istruzione
Durata mandato24 marzo 1969 –
28 marzo 1970
PresidenteMariano Rumor
PredecessoreFiorentino Sullo
SuccessoreRiccardo Misasi

Ministro delle poste e delle telecomunicazioni
Durata mandato13 dicembre 1968 –
24 marzo 1969
PresidenteMariano Rumor
PredecessoreAngelo De Luca
SuccessoreCrescenzo Mazza

Ministro per i rapporti con il Parlamento
Durata mandato28 marzo 1970 –
6 agosto 1970
PresidenteMariano Rumor
PredecessoreCarlo Russo
SuccessoreCarlo Russo

Ministro del tesoro
Durata mandato6 agosto 1970 –
18 febbraio 1972
PresidenteEmilio Colombo
PredecessoreEmilio Colombo
SuccessoreEmilio Colombo

Ministro dei lavori pubblici
Durata mandato18 febbraio 1972 –
26 giugno 1972
PresidenteGiulio Andreotti
PredecessoreSalvatore Lauricella
SuccessoreAntonino Pietro Gullotti

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato20 giugno 1979 –
22 aprile 1992
LegislaturaVIII, IX, X
Gruppo
parlamentare
DC
CircoscrizioneVeneto
CollegioConegliano Veneto-Oderzo
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato25 giugno 1953 –
2 marzo 1976
LegislaturaII, III, IV, V, VI
Gruppo
parlamentare
DC
CollegioVenezia
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDemocrazia Cristiana
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessioneDocente universitario

Biografia

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I suoi genitori e antenati erano originari di Castelnuovo Bocca d'Adda (LO), dove sono sepolti. Formatosi al Liceo classico Lorenzo Costa di La Spezia[1], si laureò a Pisa dopo aver condiviso gli studi, all'allora collegio Mussolini, con Paolo Emilio Taviani, Achille Corona, Giovanni Pieraccini, Fernando Di Giulio, Lionello Levi Sandri, Emilio Rosini, Gian Paolo Meucci, Enzo Capaccioli, Vittorio Frosini e Carlo Smuraglia[2].

Nel luglio del 1943 prese parte ai lavori che portarono alla redazione del Codice di Camaldoli. Studioso di problemi economici, nel 1944 fu membro della Commissione economica del CLNAI. Dal 1945 fu vicepresidente della Rai, oltre ad avere la vicepresidenza del Consiglio delle industrie dell'Alta Italia; fu poi segretario generale del Comitato Interministeriale per la Ricostruzione, nel 1946.

Fu il fondatore dell’Istituto nazionale per lo studio della congiuntura. All’interno della DC fu consigliere nazionale e responsabile del dipartimento economico del partito per diversi anni. Nel successivo decennio, rappresentò l'Italia in vari organismi internazionali, come l'OECE, la NATO e la CEE. Fu in seguito ministro dei lavori pubblici, ministro dell'agricoltura e delle foreste, ministro delle partecipazioni statali, ministro dei trasporti, ministro della pubblica istruzione e ministro del tesoro.

Da ministro del tesoro, dopo l'autunno caldo, spettò a lui tranquillizzare i mercati internazionali[3] sulla sostenibilità economica delle riforme del mercato del lavoro in corso in Italia all'inizio degli anni settanta[4], anche con articoli sulla stampa specialistica[5]. Le proposte da lui affacciate si facevano carico anche di una prima regolamentazione del mercato borsistico[6] e della soluzione della crisi valutaria[7] di quegli anni.

  • Ferrari Aggradi, La finanza pubblica italiana, Zanichelli, Bologna 1940.
  • Ferrari Aggradi, Il ceto medio produttivo: problemi e prospettive, ATEL, Roma 1954.
  • Ferrari Aggradi, Il piano Vanoni: Premessa ai discorsi di Ezio Vanoni sul programma di sviluppo economico, Istituto poligrafico dello Stato, Roma 1956.
  • Ferrari Aggradi, Ezio Vanoni: vita pensiero azione, Cinquelune, Roma 1956.
  • Ferrari Aggradi, Europa: tappe e prospettive di unificazione, Studium, Roma 1958.
  • Ferrari Aggradi, Le partecipazioni statali nella politica di sviluppo, CIDA, Roma 1960.
  • Ferrari Aggradi, One hundred years of Italian economy, «Review of the economic conditions in Italy», 1961.
  • Ferrari Aggradi, Perché una politica di programmazione?, Cinque lune, Roma 1963.
  • Ferrari Aggradi, Italia formato Europa, Mondadori, Milano, 1972.
  • Ferrari Aggradi, La svolta economica della Resistenza: primi atti della politica di programmazione, Forni, Bologna 1975.
  • Ferrari Aggradi, Anni ‘80: responsabilità parallele, Mursia, Milano 1981.
  • Ferrari Aggradi, Origini e sviluppo dell’impresa pubblica in Italia, «Civitas», sett-ott. 1982, pp. 9–19.
  1. ^ Liceo classico, l’accorpamento tra proteste e polemiche, su ilsecoloxix.it, 9 luglio 2016.
  2. ^ Dizionario biografico dei politici veneziani (a cura di Omar Favaro e Giuseppe Saccà), Fondazione Gianni Pallicani editore, 2007, p. 63.
  3. ^ Italian Minister for U. K. Talks. By Our Foreign Staff. The Financial Times (London, England), Tuesday, January 19, 1971; pg. 7; Edition 25,358.
  4. ^ Peter Tumiati. Italy's Anti-recession Measures Expected Soon. The Financial Times (London, England), Thursday, June 10, 1971; pg. 7; Edition 25,475.
  5. ^ Mario Ferrari-Aggradi, Minister of the Treasury. Adjusting to the New Equilibrium. The Financial Times (London, England), Monday, March 22, 1971; pg. 14; Edition 25,409.
  6. ^ Marzollo Affair Shows Need to Reform. By Our Milan Correspondent. The Financial Times (London, England), Wednesday, August 25, 1971; pg. 5; Edition 25,540.
  7. ^ Political negotiation with US vital to solve currency crisis, Italian minister says. The Times (London, England), Tuesday, Sep 07, 1971; pg. 13; Issue 58270.

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