Alberto d'Austria

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Alberto d'Austria (disambigua).
Alberto d'Austria
Ritratto del principe Alberto di Peter Paul Rubens
Principe dei Paesi Bassi meridionali
Stemma
Stemma
In carica6 maggio 1598 –
13 luglio 1621
(con la moglie Isabella Clara Eugenia)
PredecessoreFilippo II di Spagna
SuccessoreFilippo IV di Spagna
Arciduca d'Austria
come Alberto VII
In carica20 maggio 1619 –
5 ottobre 1619
PredecessoreMattia
SuccessoreFerdinando III
Altri titoliArciduca d'Austria

Come Principe dei Paesi Bassi:

Incarichi politici:

NascitaWiener Neustadt, 15 novembre 1559
MorteBruxelles, 13 luglio 1621 (61 anni)
Luogo di sepolturaConcattedrale di San Michele e Santa Gudula
DinastiaAsburgo
PadreMassimiliano II d'Asburgo
MadreMaria d'Asburgo
ConsorteIsabella Clara Eugenia d'Asburgo
ReligioneCattolicesimo
Alberto d'Austria
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto di Alberto d'Austria, opera di Peter Paul Rubens del 1618, presso il Kunsthistorisches Museum a Vienna
 
Incarichi ricoperti
 
Nato15 novembre 1559 a Wiener Neustadt
Creato cardinale3 marzo 1577 da papa Gregorio XIII (dimessosi spontaneamente il 31 luglio 1598)
Nominato arcivescovo7 novembre 1594 da papa Clemente VIII
Deceduto13 luglio 1621 (61 anni) a Bruxelles
 

Alberto VII d'Asburgo, arciduca d'Austria (Wiener Neustadt, 15 novembre 1559Bruxelles, 13 luglio 1621), è stato un cardinale e arcivescovo cattolico austriaco, in seguito governatore dei Paesi Bassi spagnoli (1595-1598) e quindi principe sovrano dei Paesi Bassi meridionali (1598-1621).

Il giovane arciduca Alberto d'Austria in un ritratto di Alonso Sánchez Coello.

Sesto figlio dell'imperatore Massimiliano II e di Maria di Spagna, figlia a sua volta di Carlo V, Alberto d'Austria era fratello degli imperatori Rodolfo II e Mattia. Venne educato in Spagna, presso la corte di suo zio Filippo II, che volle avviarlo alla carriera ecclesiastica.

La carriera ecclesiastica

[modifica | modifica wikitesto]

All'età di diciassette anni il 3 marzo 1577, papa Gregorio XIII lo nominò cardinale del titolo di Santa Croce in Gerusalemme ex peculiari gratia. Il suo possesso di una carica presbiteriale pur non avendo ricevuto gli ordini sacerdotali fu possibile dal momento che Alberto venne ritenuto dalla Santa Sede presbyter destinatus ovvero nato nella sacralità della famiglia imperiale e quindi predestinato al sacerdozio. Malgrado questa sua nomina, ad ogni modo, Alberto d'Austria non prese parte ai conclavi svoltisi tra il 1585 ed il 1592.

Venne inviato come legato a latere con facoltà di Nunzio apostolico e Grande Inquisitore in Portogallo e nel 1585 Filippo II, di cui Alberto fu sempre un fedele sostenitore, lo nominò viceré di quella nazione (ricoprì la carica fino al 1595).

Ritratto di Alberto d'Austria e di Isabella Clara Eugenia eseguito da Otto van Veen.

Pur non avendo mai ricevuto gli ordini sacri, il 7 novembre 1594 papa Clemente VIII lo elesse vescovo titolare di Filippi e lo nominò coadiutore, con diritto di successione, dell'arcidiocesi di Toledo: il cardinale Gaspar de Quiroga y Vela morì il 12 febbraio successivo ed Alberto gli succedette nella carica di primate di Spagna. Non ricevette comunque l'ordinazione episcopale.

La rinuncia al cardinalato ed il governatorato dei Paesi Bassi

[modifica | modifica wikitesto]

Alla morte del fratello maggiore Ernesto, governatore dei Paesi Bassi spagnoli, Filippo II nominò Alberto al suo posto: l'arciduca partì da Barcellona il 28 agosto del 1595 e prese possesso delle dieci province cattoliche delle Diciassette Province l'11 febbraio 1596. Si trovò ben presto a dover fronteggiare le forze alleate francesi, inglesi e delle Province Unite, ma riuscì a strappare Calais e Ardres alla Francia e Hulst ai fiamminghi protestanti.

Seppur riluttante, il 31 luglio 1598 rinunciò al cardinalato e agli altri benefici ecclesiastici per sposare sua cugina, l'infanta Isabella Clara Eugenia, figlia di Filippo II: il matrimonio venne celebrato per procura a Ferrara da papa Clemente VIII il 17 dicembre 1598.

Alberto assunse così la carica di principe sovrano dei Paesi Bassi meridionali con i titoli di duca di Brabante, Limburgo, Lussemburgo e Gheldria, Conte delle Fiandre, di Artois, Borgogna, Hainaut e Namur. Lo stato gli venne concesso in sovranità personale (pur sotto l'egida della Spagna e quindi dell'Impero asburgico) come dote di nozze concessa da Filippo II a patto che se la coppia non avesse avuto figli (cosa che poi avvenne), i Paesi Bassi meridionali sarebbero tornati alla corona reale spagnola.

Fu lui che nel 1609 concluse la tregua dei dodici anni con le Province Unite dopo aver tentato ripetute volte con la diplomazia e persino con la forza di riannettere le province dei Paesi Bassi ai domini asburgici.

Prendendo residenza stabile nei Paesi Bassi meridionali ed installandovi una propria corte, Alberto d'Austria divenne protettore di letterati e artisti, tra i quali Peter Paul Rubens che dipinse per lui un famoso trittico con la moglie e la Vergine Maria. Egli si servì dell'arte in particolar modo e del suo passato di chierico per rafforzare la presenza del cattolicesimo nell'area che ancora oggi sono in gran parte cattoliche.

Alberto morì il 16 luglio 1621 a Bruxelles e venne sepolto di fronte all'altare maggiore della chiesa dei Santi Michele e Gudula della città. La sua tomba venne distrutta durante la rivoluzione francese. Essendo privo di eredi diretti, i suoi territori tornarono agli Asburgo di Spagna.

Immagine Blasonatura
Alberto d'Austria
Cardinale
Arcivescovo eletto di Toledo

Lo scudo, accollato a una croce astile patriarcale d'oro, posta in palo, è timbrato da un cappello con cordoni e nappe di rosso. Le nappe, in numero di trenta, sono disposte quindici per parte, in cinque ordini di 1, 2, 3, 4, 5.

Alberto d'Austria
Principe sovrano dei Paesi Bassi spagnoli
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Filippo I di Castiglia Massimiliano I d'Asburgo  
 
Maria di Borgogna  
Ferdinando I d'Asburgo  
Giovanna di Castiglia Ferdinando II d'Aragona  
 
Isabella di Castiglia  
Massimiliano II d'Asburgo  
Ladislao II di Boemia Casimiro IV di Polonia  
 
Elisabetta d'Asburgo  
Anna Jagellone  
Anna di Foix-Candale Gastone II di Foix-Candale  
 
Caterina di Navarra  
Alberto d'Asburgo  
Filippo I di Castiglia Massimiliano I d'Asburgo  
 
Maria di Borgogna  
Carlo V d'Asburgo  
Giovanna di Castiglia Ferdinando II d'Aragona  
 
Isabella di Castiglia  
Maria d'Asburgo  
Manuele I del Portogallo Ferdinando del Portogallo  
 
Beatrice del Portogallo  
Isabella d'Aviz  
Maria d'Aragona Ferdinando II d'Aragona  
 
Isabella di Castiglia  
 
Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro - nastrino per uniforme ordinaria

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Cardinale diacono di Santa Croce in Gerusalemme
(diaconia pro hac vice)
Successore
Francisco Pacheco de Villena 12 febbraio 1580 - 31 luglio 1598 Francisco de Ávila y Guzmán

Predecessore Viceré del Portogallo Successore
Fernando Álvarez de Toledo y Pimentel 11 febbraio 1583 - 5 luglio 1593 Consiglio di reggenza

Predecessore Inquisitore generale del Portogallo Successore
Jorge de Almeida 1º gennaio 1586 - 5 luglio 1593 António de Matos de Noronha

Predecessore Arcivescovo titolare di Filippi Successore
Giacomo di Santa Lucia, O.F.M. 7 novembre - 12 novembre 1594 Jan Zamoyski, O.S.B.

Predecessore Arcivescovo eletto di Toledo Successore
Gaspar de Quiroga y Vela
(arcivescovo metropolita)
12 novembre 1594 - 31 luglio 1598 García de Loayza Girón
(arcivescovo metropolita)

Predecessore Primate eletto di Spagna Successore
Gaspar de Quiroga y Vela
(primate)
12 novembre 1594 - 31 luglio 1598 García de Loayza Girón
(primate)

Predecessore Governatore dei Paesi Bassi spagnoli
(insieme ad Isabella Clara Eugenia d'Asburgo)
Successore
Pedro Enríquez de Acevedo 1º gennaio 1596 - 31 luglio 1598 Isabella Clara Eugenia di Spagna

Predecessore Principe sovrano dei Paesi Bassi spagnoli Successore
Corona reale spagnola 31 luglio 1598 - 13 luglio 1621 Corona reale spagnola
Controllo di autoritàVIAF (EN268175280 · ISNI (EN0000 0000 6127 8656 · SBN BVEV274003 · BAV 495/87369 · CERL cnp00296924 · LCCN (ENnr93008839 · GND (DE11864436X · BNE (ESXX1386647 (data) · BNF (FRcb13511700t (data) · J9U (ENHE987007427889605171