Defibrotide

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Defibrotide
Caratteristiche generali
Numero CAS83712-60-1
Codice ATCB01AX01
DrugBankDBDB04932
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
Orale, intramuscolo ed endovenosa
Dati farmacocinetici
Biodisponibilità58 - 70% orale
Emivitaalpha minuti; beta = poche ore
Indicazioni di sicurezza
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Il defibrotide è costituito da polidesossiribonucleotidi estratti dal tessuto polmonare dei bovini. Il defibrotide presenta un'azione antitrombotica e fibrinolitica.[1]

Meccanismo d'azione

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Il defibrotide agirebbe promuovendo la liberazione di attivatore del plasminogeno (t-PA)[2] e prostacicline dal tessuto vascolare[3][4] e riducendo la concentrazione ematica degli inibitori della plasmina (a2-antiplasmina e a1-antitripsina).
Secondo alcuni autori il defibrotide, essendo in grado di legarsi a una serie di proteine, enzimi e fattori di crescita, potrebbe avere un'attività per certi aspetti simile a quella della eparina.[5] Secondo altri il meccanismo d'azione comprenderebbe anche l'induzione alla produzione di prostacicline.[6]

Farmacocinetica

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Quando viene somministrato per via endovenosa al dosaggio di 0,5-4-16 mg/kg i picchi plasmatici conseguenti sono pari rispettivamente a 12,8-71,4-131,5 µg/ml.
L'emivita di eliminazione è dose-dipendente: circa 10 minuti dopo somministrazione di piccole dosi che aumentano a circa 30 minuti dopo somministrazione di dosi più elevate. La perfusione lenta di 600 mg di defibrotide alla velocità di 100 mg/ora, preceduta dalla somministrazione di 200 mg di farmaco endovena in bolo, raggiunge lo steady-state (25-30 µg/ml) a partire dalla seconda ora.[7]

Indicazioni terapeutiche

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Il farmaco è impiegato nella pratica medica per la profilassi delle trombosi venose profonde e nella terapia delle tromboflebiti.[8]

I valori della DL50, nel topo e nel ratto, sono: per os > 4000 mg/kg; per via endovenosa > 569 mg/kg; per via intraperitoneale > 2278 mg/kg.

Controindicazioni

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Il defibrotide è controindicato in caso di ipersensibilità nota. La somministrazione endovenosa deve essere effettuata lentamente, meglio se per infusione, eventualmente con pompa. Qualora l'infusione fosse troppo rapida, si potrebbero verificare flushing o sensazione di calore diffuso.

Effetti collaterali

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Tra gli effetti più frequenti si segnalano vertigini, nausea, vomito, diarrea. Come già accennato in precedenza durante l'infusione possono verificarsi reazioni vasomotorie (rash, flushing, cefalea, ipotensione)[9] e sono state segnalate anche reazioni allergiche.

Dosi terapeutiche

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Il farmaco è commercializzato in fiale da 200 mg ed in capsule da 400 mg. Nella profilassi delle trombosi venose profonde, il defibrotide si somministra per via endovenosa in dosi quotidiane di 800 mg per 7-8 giorni consecutivi a partire dal giorno precedente l'intervento chirurgico.[10]
Nel trattamento delle tromboflebiti si somministrano, nella fase d'attacco, 600–800 mg al giorno per via endovenosa o intramuscolare.[11]
Successivamente il dosaggio consigliato è di 200 mg al giorno per via endovenosa o 400 mg al giorno per via intramuscolare.

L'associazione con anticoagulanti o antiaggreganti va effettuata con cautela.

  1. ^ Bonomini V, Vangelista A, Frascà G, A new antithrombotic agent in the treatment of acute renal failure due to hemolytic-uremic syndrome and thrombotic thrombocytopenic purpura, in Nephron, vol. 37, n. 2, 1984, p. 144, PMID 6547211.
  2. ^ Ulutin ON, Cizmeci G, Balkuv-Ulutin S, Clinical pharmacology and mode of action of a new antithrombotic compound: Defibrotide, in Folia Haematol. Int. Mag. Klin. Morphol. Blutforsch., vol. 115, n. 1-2, 1988, pp. 177–80, PMID 2459016.
  3. ^ Niada R, Pescador R, Porta R, Mantovani M, Prino G, Defibrotide is antithrombotic and thrombolytic against rabbit venous thrombosis, in Haemostasis, 16 Suppl 1, 1986, pp. 3–8, PMID 3519381.
  4. ^ Bonomini V, Frascà GM, Raimondi C, Liviano D'arcangelo G, Vangelista A, Effect of a new antithrombotic agent (defibrotide) in acute renal failure due to thrombotic microangiopathy, in Nephron, vol. 40, n. 2, 1985, pp. 195–200, PMID 3839050.
  5. ^ Pescador R, Porta R, Ferro L, An integrated view of the activities of defibrotide, in Semin. Thromb. Hemost., 22 Suppl 1, 1996, pp. 71–5, PMID 8807733.
  6. ^ R Niada, M Mantovani, G Prino, R Pescador, F Berti, C Omini, Antithrombotic activity of a polydeoxyribonucleotidic substance extracted from mammalian organs: A possible link with prostacyclin, in Thrombosis Research, vol. 23, n. 3, 1981, pp. 233–246, DOI:10.1016/0049-3848(81)90013-X. URL consultato il 28 agosto 2012.
  7. ^ Pescador R, Mantovani M, Prino G, Madonna M, Pharmacokinetics of Defibrotide and of its profibrinolytic activity in the rabbit, in Thromb. Res., vol. 30, n. 1, aprile 1983, pp. 1–11, PMID 6687960.
  8. ^ Guglielmelli T, Bringhen S, Palumbo A, Update on the use of defibrotide, in Expert Opin Biol Ther, vol. 12, n. 3, marzo 2012, pp. 353–61, DOI:10.1517/14712598.2012.657623, PMID 22283742.
  9. ^ Lippi G, Viliani T, Alessandrello-Liotta A, et al., [Defibrotide versus heparin in antithrombotic prophylaxis in gynecological surgery], in Minerva Med., vol. 80, n. 5, maggio 1989, pp. 455–9, PMID 2664571.
  10. ^ Ciavarella N, Ettorre C, Schiavoni M, Schonauer S, Cicinelli E, Cagnazzo G, Effectiveness of defibrotide for prophylaxis of deep venous thrombosis in gynecological surgery: a double-blind, placebo-controlled clinical trial, in Haemostasis, 16 Suppl 1, 1986, pp. 39–41, PMID 3754834.
  11. ^ Di Perri T, Vittoria A, Messa GL, Cappelli R, Defibrotide therapy for thrombophlebitis--controlled clinical trial, in Haemostasis, 16 Suppl 1, 1986, pp. 42–7, PMID 3754835.