Per l'Inter, iscritta in Prima Divisione, fu sicuramente il peggiore campionato della storia: la squadra chiuse ultima nel girone B della Lega Nord totalizzando solo 3 vittorie in 22 partite. A quel punto il regolamento del campionato CCI, il quale non prevedeva retrocessioni dirette nei due gironi settentrionali, obbligava i nerazzurri a disputare uno spareggio salvezza con una delle due promuovende della Seconda Divisione per evitare una possibile retrocessione. In estate, però, la riunificazione dei campionati e delle federazioni sancita dal Compromesso Colombo costrinse l'Inter a partecipare non più a uno, ma a due play-out per restare nella massima serie del calcio italiano, stabilendo la disputa di un match in gara doppia contro una compagine FIGC.[2][3][4][5]
La prima sfida, decisa dal suddetto regolamento CCI, fu vinta dai nerazzurri contro lo Sport Club Italia di Milano (per rinuncia dell'avversaria), mentre nel successivo spareggio CCI-FIGC, ratificato dal Compromesso, la squadra superò la Libertas di Firenze, battendola per 3-0 a Milano e pareggiando 1-1 a Firenze. L'Inter rimase, pertanto, nel campionato di Prima Divisione (divenuto FIGC) e non retrocedette nella serie inferiore.
^ Stefano Olivari, Lo stile di Rosetta, su blog.guerinsportivo.it, 15 febbraio 2011. URL consultato il 13 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2012).
^Acquisito da squadra Federale a campionato già iniziato. È uno dei tanti giocatori fuggiti dai campionati FIGC. Il campionato era già iniziato per il Piacenza e lui, già in possesso del cartellino federale e, senza chiedere quel nulla osta necessario per i trasferimenti tra società federate, è passato all'Inter senza né compenso né autorizzazione perché tra le due federazioni non c'era alcun patto od accordo preventivo di reciprocità. Dopo il Compromesso Colombo la FIGC dovette ricomporre tutte le posizioni irregolari di questi giocatori secessionisti arrivando anche alle squalifiche ed alle sanzioni con perdita della gara a tavolino. Boselli ritornò al Piacenza come se fosse stato ceduto in prestito (ma non era un prestito).
Federico Pistone, Inter 1908-2008: un secolo di passione nerazzurra, Milano, Prodotto Ufficiale F.C. Internazionale 1908, 2008, p. 484, ISBN978-88-89370-13-1.