Con la costruzione della direttissima Roma-Napoli, fu creato un percorso che collegasse direttamente la linea per Salerno con quella per Roma, senza bisogno di invertire la marcia dei treni nella stazione di Napoli Centrale. Si decise inoltre di realizzare un passante ferroviario di penetrazione urbana sotterraneo (il primo in Italia[2][3]) con numerose stazioni urbane sia in superficie che sotterranee, in modo da offrire alla città di Napoli un autentico servizio metropolitano.
Nonostante i lavori fossero cominciati nel 1906, l'inizio del servizio metropolitano tra Pozzuoli e la stazione di Piazza Garibaldi avvenne solo il 20 settembre 1925,[4] a causa della prima guerra mondiale, che bloccò i lavori per diversi anni, ma anche e soprattutto delle caratteristiche morfologiche dei luoghi.
Nel 1935 il passante, originariamente attrezzato con alimentazione a terza rotaia a 650 V in corrente continua, venne convertito ad alimentazione a 3 kV, sempre in corrente continua, tramite linea aerea di contatto.
La linea è utilizzata dai treni metropolitani della linea 2 della metropolitana di Napoli, oltre che da metropolitani da Caserta, Castellammare di Stabia e Salerno e regionali da Villa Literno che limitano le corse alla stazione di Campi Flegrei. Fino all'inizio del 2009 presso le stazioni di Napoli Piazza Garibaldi, Napoli Mergellina e Napoli Campi Flegrei erano anche effettuate fermate di treni InterCity ed Eurostar.
Dal 14 dicembre 2014 il capolinea per i treni metropolitani è stato spostato da Napoli Gianturco a Napoli San Giovanni-Barra, ancora oggi capolinea della linea 2 (Pozzuoli Solfatara-Napoli San Giovanni-Barra).
Antonella Marciano, FS: le modifiche e il potenziamento, in Tutto treno, anno 11º, n. 105, speciale dedicato alla stazione di Napoli Centrale, gennaio 1998, pp. 34-39, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).