Placenticeras
Il placenticerato (gen. Placenticeras) è un mollusco cefalopode estinto appartenente alle ammoniti. Visse nel Cretaceo superiore (80-65 milioni di anni fa). I suoi resti si rinvengono in gran parte del mondo, in particolare negli Stati Uniti.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questo animale raggiunse uno dei massimi gradi di specializzazione fra le ammoniti: la conchiglia, infatti, era estremamente compressa lateralmente ed era dotata di un ultimo giro molto sviluppato in altezza, che andava a ricoprire parzialmente gli altri. Le sue dimensioni, come quelle di altre ammoniti del cretaceo, erano notevoli e potevano raggiungere i 50 centimetri di diametro. La conchiglia, vista frontalmente, presentava un ventre strettissimo ed era talmente appiattita da assumere la forma di un fuso; probabilmente era rivestita da uno strato esterno madreperlaceo. I fianchi erano estremamente lisci e le coste erano talmente deboli da risultare quasi invisibili. Una delle specie più note è Placenticeras meekei.
Fossili
[modifica | modifica wikitesto]Alcuni esemplari di placenticerato trovati nel Canale interno occidentale degli Stati Uniti portano i segni di larghi fori sulla conchiglia. Questi buchi hanno disposizione, forma e dimensioni caratteristiche tali da poter essere ricondotte alla dentatura di grandi lucertole marine, note come mosasauri, molto abbondanti nel Cretaceo superiore e probabili predatori di grandi ammoniti. Un esemplare risulta essere stato morso ripetutamente (addirittura 14 volte) da uno di questi animali; evidentemente il rettile aveva tentato più volte di cibarsi dell'ammonite prima di desistere; forse il mollusco era troppo grosso. Studi recenti, tuttavia, sembrerebbero smentire l'ipotesi che i buchi sulla conchiglia siano stati fatti da un mosasauro.
Stile di vita
[modifica | modifica wikitesto]Alcuni esperimenti effettuati su modelli ricostruiti di placenticerato hanno mostrato che questo animale era probabilmente il più veloce nuotatore tra le ammoniti. Le grandi dimensioni e la forma eccezionalmente idrodinamica lo rendevano particolarmente agile: quando espelleva acqua dal sifone, il placenticerato doveva rendersi una preda particolarmente difficile da catturare, ma anche un temibile cacciatore per gli animali più piccoli.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- http://geology.geoscienceworld.org/cgi/content/abstract/26/10/947 Abstract di un articolo sul placenticerato e i mosasauri
- http://palaios.geoscienceworld.org/cgi/content/full/19/1/96 Articolo sui morsi di mosasauri su ammoniti e nautiloidi
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Placenticeras
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]https://web.archive.org/web/20081107164944/http://www.tonmo.com/forums/showthread.php?t=3684 Ricostruzioni di vari ammonoidi e nautiloidi, tra cui il placenticerato