Ugo da Gambolò

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Ugo da Gambolò, o da Gambolate (fl. XI-XII secolo) è stato un giudice e giurista italiano, attivo a Pavia nel XI-XII secolo.

La presenza di Ugo da Gambolò a Pavia è documentata dal 1099 al 1122[1], anno in cui è annoverato tra i primi consoli cittadini chiamati a giudicare ad una vertenza tra i principi vassalli del vescovo e il monastero di San Pietro in Ciel d'Oro, riguardo il possesso di un porto e di un transito sul fiume Olona presso Lardirago[2][3]. Fu inoltre maestro alle Scuole della città[4].

Egli è noto principalmente quale autore dei capitula Hugonis, una summula riguardante regole e princìpi del diritto feudale (in particolare sui feudi collativi di dignità, sull'investitura e sulla successione)[1][5]. Il suo testo è considerato di grande importanza per l'argomento, poiché evidenzia la connessione tra l'antica scuola del diritto longobardo di Pavia, e l'allora nuova scuola del diritto feudale[6]; esso venne incluso nei Libri feudorum, compilati verso il 1150[4][5], di cui costituisce i capitoli più importanti[2].

  1. ^ a b Castagnetti, pp. 18, 504.
  2. ^ a b Ansani, pp. 139-141.
  3. ^ Dragoni, p. 74.
  4. ^ a b Mille nomi nella storia di Pavia (PDF), su liutprand.it. URL consultato il 17 maggio 2021.
  5. ^ a b I giuristi e il diritto feudale, su Treccani. URL consultato il 17 maggio 2021.
  6. ^ Leicht, Mor, pp. 162-163.