Via Lata
Con il termine Via Lata si indica quel tratto della via Flaminia che in Roma andava dalla porta Fontinalis delle Mura serviane, alla porta Flaminia delle Mura aureliane, nome attestato anche in due iscrizioni[1]. Il nome compare associato alla regio VII all'interno dei Cataloghi regionari.
La strada (come la parte meridionale dell'area) continuò a mantenere tale definizione durante il periodo medievale, e da essa presero nome una serie di chiese costruite lungo la strada (San Marcello, Santa Maria in Via Lata) o nelle immediate vicinanze (San Marco, Santi Filippo e Giacomo, xenodochium Vilisarii).
Sulla via Lata si ergevano quattro Archi Trionfali, ossia l'Arco di Domiziano, l'Arco di Diocleziano, l'Arco di Claudio e quello di Marco Aurelio, i cui resti furono demoliti entro il XV secolo per rettificarne il percorso[2].
Dal 1466 è nota come via del Corso, perché Paolo II ne fece la sede della "corsa dei Barberi", il principale evento del carnevale romano. Il nome via Lata è così rimasto limitato alla breve strada che, tra Santa Maria in Via Lata e palazzo de Carolis, va dal Corso a piazza del Collegio Romano.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
stemma di Innocenzo VIII Cybo, che rifece la chiesa di s. Maria in via Lata nel 1492, sul fianco destro della chiesa, prospiciente la via Lata
-
Fontana del Facchino a via Lata
-
Partenza della corsa dei Barberi nel 1818 (la via era già del Corso), in un dipinto di Théodore Géricault
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Samuel Ball Platner, A Topographical Dictionary of Ancient Rome, su Penelope, University of Chicago. URL consultato il 26 gennaio 2021.
- John R. Patterson, Via Lata, in Eva Margareta Steinby (a cura di), Lexicon Topographicum Urbis Romae, V volume, Roma, 1999, pp. 139-141, ISBN 88-7140-162-X.
Controllo di autorità | GND (DE) 1129458547 |
---|