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Battista Mondin

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Battista Mondin (1926 – 2015), filosofo, teologo, storico e religioso italiano.

Citazioni di Battista Mondin

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  • Adrienne aveva una spiritualità elevatissima con molte manifestazioni mistiche (comprese le stigmate). Conversando assiduamente con lei e annotando le sue confidenze, B. matura lentamente anche la sua visione teologica. (da Dizionario dei teologi, p. 81)
  • Il mio ultimo libro ha per titolo, "La Trinità mistero d'amore", ed è stato ristampato per la seconda edizione. Di tutti i libri che ho scritto (più di un centinaio), questo è il più bello e il più originale. Lo considero anche il mio "capolavoro". Il mistero della Trinità è un mistero d'Amore, il quale si realizza e si esprime nelle Tre Persone Divine: Padre, Figlio e Spirito Santo. Questa è l'idea basilare del libro, l'idea che mi ha ispirato: l'Amore totale; l'Amore, nel senso forte del termine, è veramente tutto![1]
  • Mentre l'uomo è chiaramente un essere finito, nell'autotrascendimento egli si rivela capax infiniti. [L'autotrascendenza] «insieme alla cultura e alla libertà è il terzo tratto caratteristico che separa nettamente l’uomo dagli animali: l’uomo si supera costantemente … in tutto ciò che fa, pensa, dice, conosce, ama, realizza.[2]
  • [La legge naturale] non viene dal di fuori (e per ciò non è eteronoma) bensì dal di dentro (e in questo senso è autonoma: è la legge che la ragione stessa dà all'uomo o, meglio ancora, è la legge che l'uomo stesso si dà mediante la propria ragione): non è frutto di ardue e astruse speculazioni e la sua percezione è tanto agevole da apparire quasi intuitiva.[3]
  • La teologia negativa e la teologia positiva sono quasi come le ruote di una bicicletta. Come la bicicletta non può andare avanti, se le due ruote non vanno assieme, così non ci può essere una teologia valida, se la via negativa e positiva non sono adoperate insieme. La via positiva da sola conduce all'antropomorfismo, all'idolatria, alla bestemmia. La via negativa conduce all'agnosticismo e all'ateismo.[4]
  • Soltanto con Dio ed in Dio l'uomo può sperare di realizzare se stesso. Lo studio e la conoscenza di Dio sono i tizzoni ardenti che (insieme alla adorazione e alla preghiera) alimentano la fiamma della nostra speranza.[3]

Storia della metafisica

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Volume 1

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  • Parmenide perviene alla vetta più alta: è la vetta dell'essere, il culmine della metafisica. Parmenide conquista per primo questa meravigliosa vetta, che, dopo di lui, anche tutti gli altri grandi metafisici tenteranno di raggiungere. Parmenide è cosciente della grandezza della sua conquista. [...] A questa altissima vetta Parmenide è giunto non con la via dei sensi ma con quella della ragione. (p. 70)
  • Socrate non è un metafisico nel senso tradizionale [...] e tuttavia l'epiteto di metafisico gli spetta di diritto, perché il suo studio sull'uomo si spinge ben oltre il campo della scienza e penetra nelle radici più profonde dell'essere e dell'agire umano. (p. 120)
  • Platone è filosofo sommo, il filosofo per eccellenza. Indubbiamente anche la figura di Aristotele rifulge di luminoso fulgore. Ma […] nessun altro filosofo ha influenzato quanto Platone il destino della filosofia occidentale. Le sue dottrine gnoseologiche, metafisiche, etiche, politiche, estetiche, assimilate dal cristianesimo, sono diventate eredità permanente della cultura medioevale e della cultura moderna. La figura di Platone è fondamentale, gigantesca e poliedrica. Oltre che la storia della filosofia essa interessa la storia della poesia, della letteratura e della lingua greca. […] La straordinaria grandezza di Platone è stata riconosciuta in ogni tempo. (p. 139)

Volume 2

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  • La lunga e paziente esplorazione del mondo dello spirito portò la Metafisica classica, nella sua fase conclusiva, alla scoperta di Dio: l'unico Dio (l'Uno, il Bene) di Plotino, Porfirio e Proclo. (introduzione, p. 5)
  • C'è una fede che si arricchisce dei concetti della ragione, e c'è una ragione che si arricchisce dei doni della fede. (introduzione, p. 6)
  • Il cristianesimo è una religione e non una filosofia: un'azione di salvezza (una Heilsgeschichte) e non una speculazione filosofica. Il suo obiettivo non è, come la filosofia, fornire una spiegazione esaustiva della realtà, ma stabilire un rapporto di comunione dell'uomo con Dio. (introduzione, p. 7)
  • Il cristianesimo rivela molti misteri del tutto inaccessibili alla ragione. Tali sono i misteri della Trinità, della Incarnazione, della grazia santificante, del Corpo mistico, della resurrezione della carne. (introduzione, p. 7)
  • È nel Cristianesimo che lo spirito diviene coscienza autotrasparente, una realtà "in sé e per sé" (per usare il linguaggio di Hegel), libera iniziativa e assoluta libertà. (introduzione, p. 9)
  • Il concetto di persona è un'acquisizione del Cristianesimo. Storicamente il vocabolo "persona" segna la linea di demarcazione tra la cultura pagana e la cultura cristiana. (introduzione, p. 9)
  • Sia in greco sia in latino, fino a Tertulliano, il significato che si dava al termine persona (che è l'equivalente del greco prosopon) era quello di "maschera" oppure di volto. (introduzione, p. 9)
  • Solo grazie al concetto di persona – un essere dotato di dignità e di un valore assoluto – portato dal cristianesimo, che fa di tutti gli uomini delle immagini di Dio create direttamente da Lui, diventano illegittime, ingiuste, odiose tutte le discriminazioni basate sul sesso, sull'età, sulla razza, la lingua, il potere, l'avere, il culto ecc. Tutti gli uomini sono ugualmente degni di stima, di rispetto, di amore, persino i propri nemici, in modo particolare i più deboli, i più poveri, i più umili e indifesi. (introduzione, p. 10)
  • È dalle nuove verità contenute nel grande potenziale filosofico del cristianesimo che la metafisica cristiana deriva le sue principali caratteristiche. Essa sarà sempre una metafisica creazionistica, personalistica, spiritualistica ed agapica. (introduzione, p. 15)
  • La culla della metafisica cristiana fu Alessandria d'Egitto. Quando nacque il cristianesimo questa città era il centro culturale più importante dell'impero romano, avendo preso il posto che precedentemente era stato di Atene. (p. 21)
  • Alla scuola di Filone i dottori cristiani di Alessandria impararono a fare filosofia, e a elaborare una metafisica cristiana, creando una sintesi tra filosofia greca e il potenziale filosofico del cristianesimo. (p. 22)
  • Il merito principale della scuola di Alessandria è di aver creato la scienza teologica, concedendo la cittadinanza cristiana alla filosofia e costruendo una solida metafisica cristiana. (p. 23)
  • Il Dio della metafisica cristiana di Clemente è dotato di intelligenza, volontà, libertà, potenza e bontà. (p. 32)
  • Origene fa suo il principio chiave della metafisica cristiana, il teorema della creazione. Con Clemente egli afferma che tutto ciò che non è Dio è stato tratto dal nulla. Lui è l'unico principio di tutte le cose. (p. 55)

Volume 3

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  • Le grandi creazioni metafisiche coincidono sempre con la fase aurea di una civiltà. Mentre la scomparsa della Metafisica è uno dei segni più eloquenti della miseria di una civiltà. (prologo, p. 7)
  • Il passaggio da un'epoca a un'altra non è mai istantaneo. Le epoche sono periodi storici plurisecolari, e i trapassi culturali durano qualche secolo. (p. 9)
  • Due sono i tratti salienti della cultura rinascimentale che incidono sulla speculazione Metafisica: l'inquietudine spiriruale e la laicizzazione della cultura. (p. 10)
  • L'Umanesimo rimane ancora una cultura profondamente religiosa e sostanzialmente cristiana. Sennonché il ribaltamento dell'epicentro culturale – da Dio all'uomo – genera una nuova spiritualità segnata da tensioni e inquietudini ignote all'epoca precedente. (p. 10)
  • Un'altra pecularietà della cultura umanistica è la sua parziale laicizzazione, che si realizza a tre livelli: nei luoghi, nelle persone e nelle discipline. (p. 11)
  • La sostanza del pensiero di Cusano è sopratturro cristiana e platonica. E il termine "sostanza" viene usato qui in senso proprio e rigoroso. Infatti nel sistema di Cusano il platonismo costituisce un elemento sostanziale e non semplicemente formale ed espressivo. (p. 18)

Note

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  1. Citato in E’ morto P. Mondin
  2. L'uomo libero, 1989. Citato in Gaspare Mura, Un maestro di cultura e di vita cristiana, Città Nuova, 6 febbraio 2015.
  3. a b Citato in Giuseppe Brienza, Chi era Battista Mondin, missionario e teologo, Formiche.net, 4 febbraio 2015
  4. Da Il problema del linguaggio teologico dalle origini ad oggi, Queriniana. Citato in Il ricordo. Padre Battista Mondin, l'atleta della teologia, avvenire.it, 2 febbraio 2015.

Bibliografia

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Altri progetti

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