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Gatto

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Gatti di vario tipo

Citazioni sul gatto.

Per approfondire, vedi: Gatta, Gatto nero, Gatto e topo e Cane e gatto.

Citazioni

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Un gatto
  • «Abbiate, pazienza, Capitano, non ho mai visto un gatto» disse il coniglio giovinetto.
    «No, non l'hai ancora visto» ammise il comandante. «Ebbene, un gatto è un'orrenda bestia con la coda lunga lunga. È coperto di pelo liscio, ha baffi setolosi e, quando combatte, emette un gnaulo barbaro, malvagio. È molto astuto, sapete.» (Richard Adams)
  • Ai gatti non piacciono molto i cambiamenti, soprattutto se non sono stati decisi da loro. (Roger A. Caras)
  • Al pari di un grazioso vaso, un gatto, quando se ne sta immobile, sembra fluttuare. (George Will)
  • Avere un gatto accanto è l'unico modo tollerabile di esser soli, in due. (Gianna Manzini)
  • – Beati i gatti, eh?
    – Perché?
    – Perché loro sembrano calmi e tranquilli, sempre, ovunque, anche se sono da soli.
    – I gatti sono piuttosto ingrati, sai? Anche se gli dai da mangiare, si dimenticano subito di te.
    – Fa lo stesso.
    – Eh?
    – Finché gli offrirò qualcosa che lui desidera avere, forse continuerà a ricordarsi di me per un po'. (Welcome to the NHK)
  • Bisogna sempre dare ascolto al vecchio detto: «Non c'è gatto peggiore di quello che cova rancore». (Babe - Maialino coraggioso)
  • C'è un micio | d'agosto | che dorme | di gusto | su un cencio | all'ombra | di un busto | del Pincio. (Toti Scialoja)
  • Circonda questa creaturina fiduciosa anche un'aura fatale e triste. Nei secoli è stata abbandonata molte volte, lasciata morire in freddi vicoli urbani, in torridi terrains vagues assolati, tra cocci di terraglie, ortiche, muri crollati. Tante volte ha gridato aiuto invano. [...] Chi potrebbe fare del male a una simile creatura? Allenare il proprio cane a ucciderlo! L'odio per i gatti riflette uno spirito gretto, stupido, volgare, bigotto. Con questo Spirito Gretto non ci può essere compromesso. (William S. Burroughs)
  • Come i gatti, anche noi dobbiamo dormire con un occhio aperto, sempre pronti a scattare come una molla. (Francis Urquhart, House of Cards)
  • Credo che i gatti siano spiriti venuti sulla terra. Un gatto, ne sono convinto, può camminare su una nuvola. (Jules Verne)
  • Dal buio | salta nel buio – | l'amore dei gatti. (Kobayashi Issa)
  • Dico talvolta: "Ciao, gatto!", e poi mi vergogno di avergli dato del tu. (Giorgio Manganelli)
  • Dio fece il gatto perché l'uomo potesse avere il piacere di coccolare la tigre. (Robertson Davies)
  • Durante la guerra, a Venezia, in una piazzetta, vidi e raccolsi un gattino in tali condizioni! Era un solo pianto, una sola ferita – gli occhi erano feriti o non c'erano più – e mai avrei creduto che un così piccolo figlio della terra potesse piangere in quel modo tutta una notte, chiamando qualcosa che non c'era, la madre a cui era stato tolto, l'integrità del suo corpicino, tutto ciò che il cielo gli aveva dato e per lui, ora – a causa di qualche libero gioco di esseri superiori –, non c'era più. Ricordo che passai una notte in ginocchio vicino a lui, chiedendogli perdono per la mia razza. E al mattino ero al Lido, per una sepoltura di riguardo, e senza macchia. (Anna Maria Ortese)
  • È impossibile che non si arrivi ad accorgersi che il gatto è un amico di grande compagnia, un mirabile mimo, un astrologo nato, un musicista perfetto, insomma un'unione di talenti e di grazie. (François-Augustin de Paradis de Moncrif)
  • E poi – ecco una cosa che ammiro in loro – non portano rancore. Per quanto tu possa fargli un torto, quale che sia, sarà dimenticato poco dopo: che grande virtù, in mezzo a tanti permalosi, rancorosi e narcisisti! (Lorenzo Guadagnucci)
  • Elegante, contenuto, un po' ironico, garbato. | Misterioso, interessato, imbroglione, subdolo, matto: | maledetto di un gatto, maledetto di un gatto! | Indifeso ma per gioco. Dolce caro sempre amico. | Un poeta ma per poco, giusto per un platonico ricatto: | maledetto di un gatto, maledetto di un gatto! (Lucio Battisti)
  • Felis catus, così suona il tuo epiteto tassonomico, | Carnivoro per natura, quadrupede endotermico. | La tua vista, il tuo udito, il tuo olfatto superiore, | Ti hanno reso da sempre un provetto cacciatore. | Trovo così intriganti le tue subvocali oscillazioni, | Le tue armoniose esigenti comunicazioni | Che si accompagnano alla tua edonistica necessità | di essere accarezzato con affetto, simpatia e bontà. | La tua coda è essenziale alle tue acrobatiche evoluzioni | E spesso ci rivela il reale stato delle tue emozioni. | Senza di essa, come sarebbero i tuoi movimenti? | Certo meno facili, sicuramente meno eleganti. (Data, Star Trek: The Next Generation)
  • Forti i gatti... loro stanno un po' di qua e un po' di là. (Constantine)
  • Fu chiaro fin dall'inizio che ogni qualvolta c'era un lavoro da fare, il gatto si rendeva irreperibile. (George Orwell)
  • G era molto diverso. Era l'unico per cui dovevo e volevo aspettare. Quando alla fine si presentava e aprivo la porta, non entrava subito. Faceva come un gatto quando lo lasci entrare, come se una volta aperta la porta, avesse tutto il tempo del mondo. (Nymphomaniac)
  • Gatti, occhi | che m'accogliete al mio ritorno | velato: occhi perfetti | dove l'universo scioglie | un'ultima canzone d'amore: | parola insensata ormai | alla mia vita distrutta. (Dario Bellezza)
  • [Haiku] Gatti in amore | sopra i rami di pino | fonde la luna (Sono Uchida)
  • Gatto | occhi di mentecatto | passo distratto | baffi di scatto | pelo compatto | orgoglio intatto | chi potrà dire di che cosa è fatto | un gatto? (Franco Fortini)
  • Gatto: un leone pigmeo che ama i topi, odia i cani e si crede superiore agli essere umani. (Oliver Herford)
  • Giulia mi chiede se io odio i gatti. Perché vede che nelle storie sono trattati male da Rat-Man e allora le è venuto il dubbio. Quale dubbio, Giulia? Ma no, che non li odio! A me piacciono un sacco! Sanno di pollo! (Leo Ortolani)
  • Gli amanti dei gatti dicono che la qualità principale dei loro prediletti sia l'indipendenza. Sono proprietari senza proprietà, che lodano il sostanziale egoismo dei loro animali. Un gatto, garantiscono, è desiderabile in quanto fiero e altero. Interessato e distaccato. Più che amare l'uomo, lo sfrutta. Lo cerca quando ne ha bisogno.
    In questo senso, il gattaro è un amante masochista. (Andrea Scanzi)
  • Gli scrittori amano i gatti perché sono creature tranquille, amabili e sagge, e i gatti amano gli scrittori per le stesse ragioni. (Robertson Davies)
Tre gattini
  • I gatti, come categoria, non hanno mai completamente superato il complesso di superiorità dovuto al fatto che, nell'antico Egitto, erano adorati come dei. (P. G. Wodehouse)
  • – I gatti fanno strane cose.
    – Strano... I gatti fanno cose? (Garfield)
  • I gatti, misteriosi e sensibili, non ubbidiscono nemmeno al buon Dio, che ne sorride. (Francis Jammes)
  • I gatti sono le tigri dei poveri. (Théophile Gautier)
  • I gatti sono semplicemente umani, anche loro hanno dei difetti. (Kingsley Amis)
  • I gatti sono stati destinati a insegnarci che in natura non tutto ha uno scopo. (Garrison Keillor)
  • I gatti sono stati i miei maestri di etologia. Maestri senza parole ma con gesti trasparenti; ed io, a poco a poco, sono diventato un loro ammiratore e loro complice. (Giorgio Celli)
  • I gatti [...] tendono naturalmente a cacciare e lo faranno anche se privati di ogni esempio; lo fanno da cuccioli, quando non hanno bisogno di cibo, e lo faranno anche se nutriti a sazietà, non si tratta infatti soltanto di un mezzo per un fine; ma la loro caccia non è un singolo schema stereotipo, esso copre un ampio repertorio di movimenti, nella scelta dei quali un gatto farà grandi progressi durante la sua vita; può inventarne di nuovi, e prendere spunti da altri gatti; in questo senso la caccia viene appresa. (Mary Midgley)
  • I gatti uccidono più uccelli degli uomini. Perché non fate uno slogan: "Uccidi un gatto e salva un uccello"? (Filippo di Edimburgo)
  • Il comportamento dei gattini nel gioco non è altro che il comportamento della caccia. (Elizabeth Marshall Thomas)
  • Il gatto di nonno Quinterio, che, dalla finestra, stava guardando in istrada se il padrone veniva. Il nonno usava comperargli tutti i giorni un biscottino. Un dì il povero gatto cadde dal tetto; lo si bendò e lo si pose nella sua cuccia che stava in solajo. Ed egli dopo qualch'ora scese tutto bendato e andò a leccare la mano al padrone in segno di riconoscenza. – Come non sia vero che il gatto ami la sola casa. Certo che il carattere del gatto è più indipendente, è più nobile di quello del cane: egli ama rimanere in un luogo, perché vi ha già fatto le sue relazioni coi gatti circonvicini ecc. (Carlo Dossi)
  • Il gatto è forse il solo animale che conosca la noia umana, ossia di tipo umano; noia vera e non pretesa, da vuotezza e non da esuberanza o almanaccamento, noia sconsolata, nell'esercizio e nella pena del quale sentimento esso può dar dei punti pure all'uomo. (Tommaso Landolfi)
  • Il gatto è il più gentile degli scettici. (Jules Lemaître)
  • Il gatto è l'unico animale che si prende cura della propria igiene. E lo fa dannatamente bene. (Joseph Epstein)
  • Il gatto è un animale domestico infedele, che si tiene solo per necessità. (Georges-Louis Leclerc de Buffon)
  • Il gatto è un commensale dell'uomo, non uno schiavo. (Hans Ruesch)
  • Il gatto ha troppo spirito per non avere cuore. (Ernest Menault)
  • Il gatto potrebbe chiamarsi lo scaldamani delle poverette. (Carlo Dossi)
  • Il gatto potrebbe essere un eccellente calciatore, se non altro perché conosce perfettamente l'estensione del proprio territorio, lo difende con le unghie, non teme gli avversari. (Giovanni Trapattoni)
  • Il gatto "si arrangia da solo", dicono in molti. "Lascialo libero, tanto qualcosa da mangiare trova sempre." Che stupidaggine... I 36 mici ex randagi che vivono a casa mia, raccolti per lo più gravemente feriti, sono la prova vivente che si tratta di falsi giudizi. I gatti sono, infatti, animali domestici a tutti gli effetti e dipendono dall'uomo. Non se la cavano cacciando topi, hanno freddo d'inverno e possono collassare per il caldo d'estate, si ammalano e hanno bisogno di cure. (Michela Vittoria Brambilla)
Un gatto di razza Ragdoll
  • Il gatto si è rassegnato, ha digrignato i denti come a farle paura e a indurla a scappare, ma la ratta niente, non si è mossa dalla sua tegola, dal suo faccia a faccia conquistato con i sudori della morte; svogliato, lui ha allungato la prima zampa e poi la seconda e l'ha attirata a sé nel suo indolente abbraccio, hanno fatto anche un paio di giri e capriole e forse, per un istante, le loro lingue così profondamente diverse e aliene si sono fuse in una sola e, senza per questo che lui smettesse di pulirsi le fauci dell'ultimo sangue preso e profferto, si saranno chiariti una volta per sempre traducendo lo squittio in miagolio e il miagolio in squittio, in una specie di esperanto dell'inconfessabile. (Aldo Busi)
  • Il miglior esercizio per un gatto è un altro gatto. (Paul Loeb)
  • Il mio gatto fa quello che io vorrei fare, ma con meno letteratura. (Ennio Flaiano)
  • Il senso di indipendenza dei gatti fa sentire più indipendente chiunque viva accanto a loro. (Derek Tangye)
  • Il signor K. non amava i gatti. Non gli sembravano amici dell'uomo; neppure lui era quindi loro amico. – Se avessimo gli stessi interessi – diceva – il loro atteggiamento ostile mi sarebbe indifferente –. Il signor K. però mandava via malvolentieri i gatti dalla sua sedia. – Mettersi a riposare è un lavoro – diceva – e deve riuscire –. Se dei gatti miagolavano davanti alla sua porta, s'alzava dal letto, anche col freddo, e li faceva entrare a riscaldarsi. – Il loro calcolo è semplice – diceva – se chiamano viene loro aperto. Se non si apre più smettono di chiamare. Chiamare, ecco un progresso. (Bertolt Brecht)
  • Il sonno è come un gatto: viene da te solo se lo ignori. (Gillian Flynn)
  • In Grotta a memoria d'uomo, in Valle da che i ricoveri avevan preso sesto abitabile, s'era insediato il gatto, comodo e silenzioso, salvo quando il sesso, intossicandolo, ne spremeva i lagni strani del suo spasimo erotico, fuori, nella solitudine di luoghi disabitati.
    Se la diceva poco coi pescatori, coi quali viveva e di cui amava l'odore, ma gli davan lische; nella caverna trovava abbondanza di sorci e lucertole, a quei tempi ancora varie e numerose e grandi, assai più che in questi. Però, di lische ingrassava, di lucertole dimagriva. (Riccardo Bacchelli)
  • In un incendio, tra un Rembrandt e un gatto, io salverei il gatto. (Alberto Giacometti)
  • Io gioco con il mio gatto mentre sono ancora a letto. Ecco cosa basta. Il gatto è saltato dalla spalliera su di me, si è rovesciato sul mio petto e allora ho aperto gli occhi; salta perché li apra; le feu de ses prunelles pâles, direbbe Baudelaire che amava i gatti egizi, mi fissava: le prunelles immobili, lo ripeto, hanno questo potere di svegliarmi e poi mi avvolgono e mi superano con il loro campo visivo. È come se con i primi piani che emergono dall'ombra, il gatto individuasse misteriose presenze alle mie spalle, quelle che mi trascino e io non vedo. (Alberto Bevilacqua)
  • L'affetto del gatto è qualcosa che ogni volta deve essere interpretato, decifrato, capito attraverso mille curiose sfumature. (Giorgio Saviane)
  • L'uomo può considerarsi civile nella misura in cui è capace di capire il gatto. (George Bernard Shaw)
  • L'uomo vuol essere pesce e uccello, | il serpente vorrebbe avere ali, | il cane è un leone spaesato, | l'ingegnere vuol essere poeta, | la mosca studia per rondine, | il poeta cerca di imitare la mosca, | ma il gatto | vuole solo esser gatto | ed ogni gatto è gatto | dai baffi alla coda, | dal fiuto al topo vivo, | dalla notte fino ai suoi occhi d'oro. (Pablo Neruda)
  • La donna seduce come un gatto, il gatto seduce come una donna. (Stéphanie Hochet)
  • La funzione del gatto è di essere un totem moderno, una specie di incarnazione emblematica e protettrice del focolare, un riflesso benevolo di quello che sono gli inquilini della casa. (Muriel Barbery)
  • La luna ha | un baffo di gatto | per un attimo. (Jack Kerouac)
  • La maggior parte dei gatti vorrebbe essere fuori ogni volta che è in casa e viceversa. E spesso desidera le due cose contemporaneamente. (Louis J. Camuti)
  • La musica e i gatti sono un ottimo rifugio dalle miserie della vita. (Albert Schweitzer)
Gatto sulla tastiera di un pianoforte
  • La pulizia nel mondo del gatto è una virtù che viene addirittura anteposta alla devozione. (Carl Van Vechten)
  • Le bestie selvagge poi creò, | leoni dagli artigli furiosi; | e a immagine del leone generò | i gattini, piccoli e curiosi. (Heinrich Heine)
  • Le TV sono un rombo di tuono per l'indifferenza scostante dei gatti. (Francesco Guccini)
  • Maometto ebbe sempre una puerile inclinazione ed un singolare affetto per i piccioni e pei gatti: la sua casa n'era piena; era capace di trattare gravi affari tenendo un gatto sulle sue cosce; tale fu la tenerezza per loro, che una fiata, per non destarne uno, il quale dormiva adagiato sulla manica della sua zimarra, tagliò la manica stessa, e con essa così mutilata andò al djeami a predicare: anche i grandi uomini hanno le loro debolezze. (Giovanni Battista Rampoldi)
  • Mi hai salvato la vita. Forse a qualcuno può sembrare strano parlare così di un gatto […]. Però, del resto, mi hai sempre capito. Forse non le mie parole, ma il mio animo — sì, quello sempre. […] Non importa ciò che mi capitava durante il giorno, se tornavo a casa da vincitore o da sconfitto — tu eri lì. Eri sempre lì. […] C'eri anche quando pensavo che l'unico modo per dimenticare, per anestetizzare il dolore, fosse l'alcool. Mi hai aiutato a smettere. Senza di te, oggi, non sarei qui. Per questo, il giorno che ho scoperto che ti eri ammalato, ho avuto così tanta paura. […] Quasi tutti mi dissero che non ce l'avresti fatta. Ma io lo sapevo che non avresti mollato. È bastato darti indietro 1/10 di quello che mi hai dato tu in questi anni per vederti ritornare a vivere. Alcuni mi hanno detto che sono state cure "esagerate". Che non sei una persona, ma "solo un gatto". Hanno ragione, sei solo un gatto. Infatti nessuna persona mi ha mai dato quello che ho avuto da te. Perché così sono i gatti. E so che ti saresti preso cura di me come io ho fatto con te. Lo so, perché lo hai già fatto. E ora che hai perso la battaglia mi manchi ogni giorno. (J-Ax)
  • Mi hanno detto che l'addomesticamento con i gatti è molto difficile.
    Non è vero. Il mio mi ha addomesticato in un paio di giorni. (Bill Dana)
  • Mi piace nel gatto quel suo temperamento indipendente e quasi ingrato che fa sì che non s'affezioni a nessuno. (François-René de Chateaubriand)
  • Nel medioevo il gatto era considerato una creatura del demonio, e questa attribuzione malvagia dipendeva, io credo, da alcuni tratti del suo comportamento. Per esempio, il gatto è l'animale silenzioso per eccellenza, e quando se ne va, avete l'impressione che si dissolva: era lì, che faceva ron-ron, e puff... è sparito nell'aria. (Giorgio Celli)
  • Nessun animale oserebbe saltare in mezzo a una tavola imbandita, a meno che non sia assolutamente certo di poter sostenere la conversazione.[1] (Fran Lebowitz)
  • Noi [gatti] siamo i tipi poco raccomandabili, noi siamo gli zingari, noi siamo i fuori legge, ecco in che conto ci tenete, a Milano, come regola generale. [...] Che importa la nostra illustre tradizione nel mondo artistico e culturale? Che importa se tanti uomini di sublime ingegno hanno prediletto noi sopra ogni altra creatura vivente? (Dino Buzzati)
  • Non c'è niente di più minaccioso per la propria autostima dell'affettuoso disprezzo di un gatto amato. (Monica Edwards)
  • Non importa che sia un gatto bianco o un gatto nero, finché cattura topi è un buon gatto. (Deng Xiaoping)
  • Non risponde ai richiami, ma sta bene attento a ogni trillo del telefono, a ogni colpo di citofono, a ogni scampanellata alla porta. Perché non desidera estranei, gente che può occupargli il divano. (Giovanni Arpino)
  • Non si può insegnare a un gatto a non cacciare gli uccellini. (Albert Einstein)
  • Non siamo noi a scegliere un gatto, è lui a scegliere noi. (Philippe Ragueneau)
  • Ogni gatto riesce sempre ad essere la donna più attraente della stanza. (E. V. Lucas)
  • Osservare un gatto è come assistere alla realizzazione di un'opera d'arte. (Oliver Herford)
  • Pensa ed opra, varda e scolta, | tant se viv e tant se impara; | mi, quand nassi on'altra volta, | nassi on gatt de portinara! (Delio Tessa)
  • Per concentrarti profondamente su un problema, soprattutto se è un pezzo da scrivere o qualcosa del genere, comprati un gatto. Lavora da solo con il gatto nella stanza. Il gatto si piazzerà sulla scrivania e si sistemerà placidamente sotto la lampada. Si sistemerà lì, serenamente, con una serenità oltre ogni dire. E la tranquillità del gatto si trasferirà gradualmente a te, seduto alla scrivania, così che gli aspetti del tuo carattere che tendono a distrarsi si ricomporranno e ti lasceranno concentrare di nuovo. Non devi metterti a fissare il gatto tutto il tempo. Basta che ci sia. (Muriel Spark)
  • Per distrarmi, allevo due gatti, e studio i loro costumi [...]. Ho il maschio e la femmina; ho loro impedito ogni comunicazione con i gatti di fuori e ho voluto seguire il loro comportamento con attenzione; credereste una cosa? Nei mesi dei loro amori, non hanno mai miagolato; il miagolio non è dunque il linguaggio d'amore dei gatti, non è che il richiamo degli assenti. Altra scoperta sicura: il linguaggio del maschio è completamente differente da quello della femmina, come doveva essere. Negli uccelli, questa differenza è più marcata; il canto del maschio è completamente differente da quello della femmina; ma nei quadrupedi, non so di nessuno che si sia accorto di questa differenza: inoltre sono sicuro che ci sono più di venti inflessioni differenti nel linguaggio dei gatti, e il loro linguaggio è veramente una lingua; perché impiegano sempre lo stesso suono per esprimere la stessa cosa. (Ferdinando Galiani)
  • Per il gatto dormire è uno dei modi per dimostrare la propria felicità. (Cleveland Amory)
  • Potete ingannare chiunque, ma è quasi impossibile riuscire a ingannare un gatto. Sentono d'istinto quando qualcuno non li ama. (Il bacio della pantera)
  • Prima della guerra il settanta per cento delle famiglie italiane [in città] possedeva un gatto – d'angora, o siamese, o persiano o un semplice soriano prodigo di fusa – che se ne stava sulla stufa o sull'angolo della credenza o, sistemato a scialle, attorno al collo del ragazzino che studiava algebra, nelle sere d'inverno. Era una vita sedentaria, quella che conducevamo allora e il gatto era un po' il simbolo di quest'atmosfera patriarcale. (Luca Goldoni)
  • Quando chiamate un gatto, viene solo se non ha niente di meglio da fare. (Bill Adler)
  • Quando crebbero [i gattini] sprezzarono questi frivoli giochi e acquisirono il temperamento calmo e filosofico ch'è proprio dei gatti. (Théophile Gautier)
  • Quando frequentando una casa, si vede un gatto con tutto l'aspetto d'un gatto, e che in tutto si comporta come gatto; ma invece a poco a poco si riconosce ch'è un bambino: un bambino non nato, che s'è travestito da gatto, e da quei tondi buchi degli occhi vi guarda con gli occhi del gatto. E si capisce che quei gemiti, quei sommessi miagolii, suonano come balbettate parole. (Emilio Cecchi)
  • Quando il gatto danza | è per isolare la sua prigione | e quando pensa | è solo fino alle pareti dei suoi occhi. (Paul Éluard)
  • Quando il gatto ebbe terminato le sue effusioni, mi sentivo molto meglio. Il mondo offriva ancora delle possibilità e delle amicizie che non potevo trascurare. [...] Cercai le briciole della torta in fonda alla tasca e gliele diedi. Mostrò di gradirle e si appoggiò contro il mio naso a coda ritta. Mi mordicchiò l'orecchio. Insomma, la vita valeva di nuovo la pena di essere vissuta. Cinque minuti dopo [...] mi diressi verso casa, le mani in tasca e zufolando, il gatto alle calcagna. Ho sempre pensato che è meglio avere con sé qualche briciola di torta, nella vita, se si vuole essere amati in maniera veramente disinteressata. (Romain Gary)
  • Quando sei in un campo non ti sconvolge il sole perché è tutto sole. Ma quando sei in una stanza buia e c'è uno squarcio da cui entra un raggio di luce allora quella prende tutta la tua attenzione. Ecco guardare un gatto negli occhi è come quest'ultimo caso: tutta l'attenzione è in quello spiraglio, in quel loro sguardo dove passa il mistero, dove passa quella necessaria seduttività. Perché il gatto ti seduce ma tu senti anche la necessità di sedurlo: cerchi di essere interessante ai suoi occhi, di essere attento. Cerchi di dare il massimo come in un innamoramento ai primi passi, dove cerchi di essere sempre carina al massimo per fare colpo su di lui. (Chiara Francini)
  • Quando un gatto viene messo all'angolo diventa una tigre. (Aleksandr Ivanovič Lebed')
  • Quello che c'è in fondo agli occhi del gatto, è ciò che vede: un momento di noi che nessuno vuol vedere, un momento che sta prima e dopo di noi, e tuttavia è già in noi.
    Il momento in cui la carne abbandona le ossa. (Serge Quadruppani)
  • Se Picasso disse che i tori sono angeli con le corna, diresti che i gatti sono cherubini con i baffi. (Francisco Umbral)
  • Se un pesce è la personificazione, l'essenza stessa del movimento dell'acqua, allora il gatto è diagramma e modello della leggerezza dell'aria. (Doris Lessing)
  • Secondo me, i gatti sono le erbacce nel prato della vita. (Snoopy)
  • Sentirsi come i gatti, che vivono beati perché non se ne fregano un cazzo di nessuno, badano solo alla ricerca della loro posizione perfetta e soddisfacente sul territorio. Per questo sono così odiosi i gatti. Hanno risolto il problema senza neanche conoscerlo. Un privilegio inaccessibile agli esseri umani. (Paolo Sorrentino)
  • Si dice che a Ulthar, oltre il fiume Skai, non si possono uccidere i gatti, e mentre guardo la bestiola accoccolata a far le fusa davanti al caminetto, non ho nessun motivo per dubitarne. Enigmatico, il gatto è affine a quelle strane cose che l'uomo non può vedere. È lo spirito dell'antico Egitto, depositario dei racconti a noi giunti dalle città dimenticate delle terre di Meroe e Ophir. È parente dei signori della giungla, erede dell'Africa oscura e feroce. La Sfinge è sua cugina, e lui parla la sua lingua; ma il gatto è più vecchio della Sfinge, e ricorda ciò che lei ha dimenticato. (Howard Phillips Lovecraft)
  • Si dice che i gatti possano invocare una maledizione per sette generazioni: sono tenaci, quando si tratta di vendicare un torto subito. (Inuyasha)
  • Siamo gatti, | siamo noi. | Siamo gatti, | beati noi. (La gabbianella e il gatto)
  • So fare compagnia, senza strafare. Sono lì, respiro, faccio le fusa, vi sento vivere, vivo meglio perché ci siete. E quando sono stufo oppure ho i nervi scoperti, me ne vado fuori dai piedi, non faccio storie. Facciamoci compagnia, caro uomo. Come tanti gatti l'hanno fatta, da sempre, a tanti bambini, e anche a tanti santi. Penso a Chiara d'Assisi, alla sua gattina, unica sua compagnia per lunghi anni accanto a lei fulminata dall'artrosi. Ma penso soprattutto che santo o lazzarone, io il mio padrone o lo amo com'è o non lo amo affatto. E sogno che venga il giorno in cui il nostro rapporto non dipenda più dalla fame di cibo o di affetto, cioè dalla necessità, ma solo da una libera scelta d'amicizia. (Nazareno Fabbretti)
  • Solo ora apprezzo quanto questi gatti ridicoli e superflui che attraversano la nostra esistenza con la flemma e l'indifferenza degli imbecilli siano depositari dei bei momenti di gioia e della loro trama felice, anche sotto il cielo dell'infelicità. (Muriel Barbery)
  • Soltanto il gatto lascia sulla sabbia o sul letto l'impronta totale del suo corpo addormentato. L'uomo non sa abbandonarsi alla forma del suo corpo, in modo da poter provare un abbandono totale. Non conosce l'inerzia da cui il gatto trae la sua felinità, la sua vivacità, la sua crudeltà formale. Non conosce questa elasticità mistica, la dissoluzione del corpo nelle sue diverse membra, che permette al gatto di cadere senza sfracellarsi al suolo. Poiché ogni parte in sé è leggera, è la pesantezza dell'insieme che ci perde. (Jean Baudrillard)
Un gatto in un momento di relax
  • Sono come un gatto e mi piace lavorare a casa. (Ferzan Özpetek)
  • [Annamaria Rivera] sostiene che i gatti sono in grado di dare molti insegnamenti a noi umani. Che il confronto con loro permette, ad esempio, di relativizzare i punti di vista e di renderci così meno arroganti, meno sicuri di essere nel giusto. E aggiunge, Annamaria, un'osservazione che non avevo mai sentito né mi era mai venuta in mente: tratti tipici dei gatti, da prendere in grande considerazione, sono la flessibilità e il senso del limite. I gatti sono animali "situazionali": si adattano agli ambienti e alle circostanze e assumono ruoli e comportamenti secondo le situazioni. (Lorenzo Guadagnucci)
  • Tu non hai ancora capito che cos'è il gatto. Il culto del gatto viene dall'Oriente, così come la luce. I faraoni lo adoravano come un dio. È Mu, Mao, Miao. Il maschio era il simbolo della libertà, la femmina dell'amore. (I sette peccati capitali)
  • Tutti noi abbiamo bisogno di un amico del cuore. Uno che ci prenda per come siamo, che sia sempre a casa ad aspettarci e ci accolga con gioia, che ci ami di un amore incondizionato, che abbia sempre tempo per noi, che ci capisca senza bisogno di parole, che stia ad ascoltare le nostre pene senza caricarci delle sue, che sappia esprimere con teneri mugolii il piacere per le nostre carezze e dimostrarci riconoscenza ogni qual volta indovini le attenzioni di cui lo colmiamo. A voler essere pignoli si potrebbero aggiungere alla lista anche alcune sue qualità estetiche e funzionali, come il fare pendant con il colore del tappeto o della poltrona, oppure la sua capacità di riscaldarci in inverno e di leccare la pozza di latte rovesciatosi vicino al frigo perché noi non abbiamo la forza di chinarci.
    Un solo amico è così: il gatto. (Shifra Horn)
  • Un essere nato uomo | e un altro nato gatto | camminano insieme | per la via rugiadosa. (Shūson Katō)
  • Un gattino è nel mondo animale ciò che un bocciolo di rosa è in un giardino. (Robert Southey)
  • Un gatto è come un amante, devi conquistarlo ogni giorno e non è detto che tu ci riesca. (Paola Barale)
  • Una mobilità meravigliosa, incantevole, una vivacità aerea: il gatto. (Jean Baudrillard)
  • Una notte ebbi un «darhan», come si direbbe in India. Fui improvvisamente preso da una commozione sentendo che Astro, addormentato sulla scrivania, russava. Era la prima volta che sentivo russare un gatto. Ogni tanto si muoveva, certamente perché stava sognando. «Chissà che sogni fatati» ho pensato. Quel petto che s'alzava e s'abbassava, lo scorrere del fiume, il palpitare delle stelle, mi diedero le vertigini. Mi sentii tutt'uno con l'Universo. La cosa mi aveva talmente colpito, che la domenica seguente ci feci sopra un'omelia: l'armonia cosmica, che noi dobbiamo salvaguardare, è un dono dell'Armonia Trascendente, che è Dio. (Mario Canciani)
Un gattino che sonnecchia
  • Usciva e rientrava più inquieto di prima; girava per le strade, girava, sperando che il mondo gli restituisse una pace ormai interdetta. Il gatto non usciva mai. Una sera che aveva fretta di cambiarsi e assisteva dalla porta alla pulizia della stanza, si accorse che nemmeno in quel momento il gatto lasciava l'abitazione: man mano che la cameriera avanzava con lo straccio e il piumino, si spostava fino a stabilirsi in una parte definitivamente pulita; raramente si distraeva e allora la donna lo chiamava con un «ps» dolce, per avvertirlo non per minacciarlo, e la bestiola si spostava. Evitava di uscire per paura che ancora una volta lo cacciassero via, o era un semplice riflesso del suo istinto di comodità? Fosse quel che fosse l'uomo decise di imitarlo, se non altro per impadronirsi di quella saggezza che nel gatto era paura o mollezza. (Héctor A. Murena)
  • – Vi piacciono i gatti?
    – No.
    – Ne ero sicuro. È un segno del carattere. In questo avete l'istinto umano del dispotismo. Agli uomini non piacciono i gatti perché il gatto è libero e non si adatterà mai a essere schiavo. Non fa nulla su vostro ordine, come fanno altri animali.
    – Nemmeno una gallina, obbedisce agli ordini.
    – Vi obbedirebbe, se sapeste farvi capire da essa. Un gatto vi capisce benissimo, ma non vi obbedisce. (Jean-Jacques Rousseau e James Boswell)
  • Come tutti ben sappiamo, i gatti governano il mondo.
  • L'idea che un gatto abbia nove vite è costata la vita ad almeno nove su dieci dell'intera loro razza.[2]
  • Migliaia di anni fa i gatti erano venerati come divinità. Questo, i gatti, non l'hanno mai dimenticato.
  • Gl'innamorati ardenti e i sapienti austeri, | tutti, nella loro età matura, amano | i gatti forti e dolci, orgoglio della casa, | freddolosi anch'essi e anch'essi sedentari.
  • I Cinesi leggono l'ora nell'occhio dei gatti. [...] Io, se mi chino verso la bella Felina [...] vedo sempre distintamente l'ora in fondo ai suoi occhi adorabili: sempre la stessa ora, un'ora vasta, solenne, grande come lo spazio, senza divisioni di minuti né di secondi – un'ora immobile che non è segnata sugli orologi, ma che è lieve come un sospiro, rapida come un'occhiata.
    E se qualche importuno venisse a disturbarmi mentre il mio occhio riposa su quel delizioso quadrante, se [...] venisse a dirmi: "Che cosa guardi lì, con tanta attenzione? Che cosa cerchi negli occhi di quell'essere? Ci vedi forse l'ora, o mortale prodigo e infingardo?", risponderei senza esitare: "Sì, ci vedo l'ora, che è l'Eternità!".
  • Pensando, assumono nobili pose | da grandi sfingi accosciate in fondo a solitudini | e sembrano addormentarsi in un sogno senza fine; | quelle reni feconde son piene di magiche scintille, | e atomi d'oro, come sabbia fine, | costellano vaghi quelle mistiche pupille.
  • Vieni, gatto bello, sul mio cuore innamorato; | tieni strette l'unghie nelle zampe, | e lasciami annegare nei tuoi occhi belli | fatti d'agata e metallo.
  • Non c'è nulla che abbia deciso di fare che tu possa cambiargli in quella testa.
  • Sono debitore ai miei gatti di rare beatitudini. A fine pranzo [...] stanno sdraiati pancia in su, in quest'aria casalinga di amore cui cedono anche i gatti di pelo grigio. È il momento in cui sogni felini passano per le loro teste triangolari, in cui a occhi socchiusi guardano ciò che noi non vediamo, forse un dio con la faccia a triangolo e i baffi.
  • Ti arrivano di un balzo sul petto e ci si insediano come la sfinge, per l'eternità. Sì, forse mi vogliono bene, ma sempre dopo i loro desideri e gli scatti e gli scarti di belva domestica, che vive con gli umani senza rinunciare a nulla della sua naturale innocente ferocia.
  • Tutto ciò che un gatto può fare di buono, hanno l'aria di dire i miei gatti, lo facciamo, [...] se apriamo la porta della tua stanza da letto, non è per disturbarti ma per dormicchiare qualche ora in compagnia. Quando ti guardiamo in attesa del cibo con occhi di disperato, irresistibile desiderio è perché siamo fatti così, e non lo nascondiamo.
Un gatto mentre si gratta
  • I gatti hanno molte doti che sono negate agli esseri umani, eppure noi tendiamo a valutarli con criteri umani. Per capire un gatto bisogna rendersi conto che esso ha delle sue proprie qualità, un suo proprio punto di vista, persino una sua moralità. Il fatto che il gatto non possa parlare non fa di lui un animale inferiore. I gatti disprezzano la parola. Perché dovrebbero parlare quando possono comunicare senza parole? Tra loro se la cavano benissimo e con pazienza cercano di far conoscere i propri pensieri agli esseri umani. Ma per capire un gatto bisogna essere rilassati e ricettivi.
  • Quando hanno a che fare con gli umani i gatti ricorrono alla pantomima. Kao K'o-Kung usa un codice che non è difficile da apprendere. [...] Ha anche un suo modo di far marameo.
    – Questa devo proprio vederla.
    – È semplicissimo. Quando un gatto, che è il ritratto della grazia e della bellezza, si rovescia di colpo assumendo una posizione orribile, contorce il muso e si gratta l'orecchio, le sta dicendo di andare all'inferno!
  • Se non a tutti gli appassionati del giallo possono piacere i gatti, sembrerebbe che a tutti i gattofili piaccia il giallo.
  • Ai miei tre gatti sono state tagliate le palle. Adesso se ne stanno accucciati e mi guardano con gli occhi svuotati di tutto tranne che la voglia di uccidere.
  • Lo sapevate che i gatti dormono venti ore su ventiquattro? Non c'è da stupirsi che abbiano un aspetto migliore del mio.
  • Nella prossima vita voglio essere un gatto. Dormire venti ore al giorno e aspettare che ti diano da mangiare. Starsene seduti a leccarsi il culo. Gli umani sono dei poveretti, rabbiosi e fissati.
«Se gli avessimo insegnato a dipingere, il gatto dipingerebbe con la grandiosa, meticolosa minuzia di Van Eyck. Solo un gatto ha potuto comporre il Ritratto dei coniugi Arnolfini». (Pietro Citati)
  • Il gatto s'annoia. Non voglio dire il gatto che vive all'aperto, e ha un'esistenza movimentata e interessantissima: caccia topi e farfalle, emigra, viaggia, lotta con gli altri gatti, combatte con i cani, e conserva nel corpo tarchiato e robusto, nell'aria spavalda e determinata, qualcosa del vigore degli antichi felini. Ma il gatto domestico, l'amabile genio che protegge le nostre case, si nasconde sotto i nostri mobili e carezza le nostre mani, si annoia profondissimamente.
  • Se il gatto si annoia, non si lamenta. Se leggesse, detesterebbe tutto ciò che lo spleen e l'ennui hanno ispirato ai suoi signori.
  • Se la nostra buona educazione ci insegna a non sbadigliare, la sua buona educazione gli ha appreso che, quando arriva il sonno [...], dobbiamo accoglierlo con precisione, stringere gli occhi fino a ridurli a una fessura, sbadigliare a gola aperta, distendere le membra stanche.
  • Solo Shakespeare, Goethe, Proust e il gatto hanno capito cosa sia il sonno. Il gatto sa trarne una ricchezza di piaceri e di forze che noi ignoriamo; e raccomando agli insonni di osservarlo con attenzione.
  • Tutti dicono che il gatto è discreto, lontano, irraggiungibile. È uno straniero: si aggira tra noi avvolto da una atmosfera di elusione e di esclusione. Eppure qualche volta, se l'affetto o la nostalgia o il piacere lo guidano, supera la parete di vetro e dorme tra le nostre braccia come un figlio.
  • L'universo gattesco ha una nota più ferina rispetto a quello canino, almeno per quanto credo io, sul fronte amoroso. [...] I gatti si contendono la femmina attraverso una vera e propria lotta, e noi gente di città non ce ne accorgiamo, ma la lotta ci circonda. Si sentono miagolii strazianti ogni due per tre, e uno non ci fa nemmeno caso, ma sono i versi della loro gara amorosa. Io dico amorosa, quando stiamo sempre parlando di conquista, cosa ben diversa dal provare sentimento. Ma chi l'ha detto, provo a dire, che quel massacro di unghie non sia il codice attraverso cui i gatti dicono "ti amo"?
  • Ogni tanto sento dire che i gatti sono gironzoloni di natura. Ma è una frase senza senso. Sono vagabondi per necessità quando, randagi, devono girare per trovare cibo, esattamente come fanno, poveri cristi, i senza tetto. Se invece i gatti trovano un padrone che li ospita, tornano sempre a casa. Magari con delle divagazioni, se è il momento dell'amore e vengono sollecitati da qualche miagolio attraente come una felina sirena.
  • Rientra nell'indolenza del gatto la strategia dell'indifferenza. Del resto, si dice: ferisce di più l'indifferenza. Il gatto ha preso alla lettera questo modo di dire, infatti, a fronte di un cane che in casi di ostilità ringhia e mostra i denti, il gatto ti guarda con disprezzo e va via. Come dire "non mi spreco nemmeno". È un comportamento tipicamente femminile: sarà quella stessa indifferenza crudele delle unghie.
  • Un gatto, quando si siede, non è mai scomposto. Avete mai fatto caso quando mette una zampa sull'altra, che signorilità? E perché, allora, dovrebbe scattare se lo chiamate con un nomignolo qualsiasi?
  • Armoniosi, agili, flessuosi, seduttivi, garbati ed eleganti sono la dimostrazione che la natura, fra tante porcherie cui ha dato cittadinanza, ha saputo anche lavorare di cesello.
  • Hanno un quoziente di misticismo e magia. Non hanno retropensieri, né complicazioni mentali. Hanno qualcosa di diverso dall'uomo: i sentimenti puliti.
  • I gattolici praticanti, quale io stesso sono, detestano il rumore come i loro mici, con cui si intendono senza fiatare: basta un cenno del capo, un gesto non brusco, un ammiccamento. Fra gattolici e gatti funziona a meraviglia la telepatia, la forma più laconica di comunicazione. Se il micio miagola è perché teme di essere trascurato o ha una rivendicazione urgente, una necessità impellente o implora un aiuto.
  • Quando si accoppiano sono cretini, fanno una furibonda guerra tra maschi per la femmina ma alla fine la femmina scopa con tutti, non l'ho mai capito.
  • Sono sapienziali, non riesci a capire la loro psicologia. Quella del cane è trasparente, invece il gatto è un contenitore di misteri.
  • Nessuno sa mai che cosa pensi il misterioso gatto. Nemmeno il misterioso gatto.
  • Non l'abbiamo inventato noi gatti, il pisolino! L'abbiamo solo perfezionato.
  • Un gatto non chiede, prende.
Per approfondire, vedi: La vita segreta del tuo gatto.
Un gatto nascosto tra le foglie
  • Il gatto domestico non viene al mondo con la capacità innata di vivere in armonia con noi esseri umani, anzi, deve imparare ad accettare il nostro stile di vita e il nostro modo di comportarci tutt'altro che felini!
  • Ogni gatto crede di avere un mantello perfettamente mimetico (con ogni probabilità la maggior parte si crede addirittura una tigre), quindi un paio di foglie verdi o una sedia bastano per farlo sentire sufficientemente camuffato da non essere visto, e quindi al sicuro.
    Le case piene di mobili e oggetti sono un vero e proprio paradiso felino, con tutti quegli spazi così in alto come mensole e armadi, perfetti per sparire alla vista e restarsene in assoluta solitudine.
  • Spesso il padrone è convinto che il contatto fisico sia l'unico modo davvero efficace di esprimere affetto; purtroppo però, a meno che non sia un soggetto particolarmente socievole e tollerante, per Micio doversene restare fermo in braccio a farsi accarezzare è più che altro una costrizione.
    Se volete che sia davvero contento ogni volta che entrate in una stanza, sappiate che per lui niente è meglio del gioco per creare e rinsaldare un legame.
  • Come sono espressivi i gesti di minaccia del gat­to, come si differenziano radicalmente secondo l'og­getto cui essi si rivolgono, secondo che si tratti di un uomo amico che si è preso un po' troppa confiden­za, o di un vero, temuto nemico.
  • Sulla faccia di pochi animali il conoscitore può in ogni momento leggere così chiaramente lo stato d'animo come del gatto: si capisce sempre ciò che gli passa per la testa, e sempre si può sapere quel che ci si deve attendere da lui il prossimo istante. Co­me è inconfondibile la sua espressione di fiduciosa cordialità, quando volge all'osservatore il suo musetto liscio con le orecchie dritte e gli occhi bene aper­ti, come si traduce immediatamente nella mimica dei muscoli del muso ogni ondata di eccitazione, ogni mo­to di paura o di ostilità!
  • Una delle tante idiozie assurte a dignità proverbiale, e contro le quali la scienza vanamente si batte, è l'opinione che i gatti siano falsi.
Un gatto selvatico
  • Occorre, per cercare di penetrare in quel mistero che è l'animo di un gatto, tornare indietro alla sua primitiva storia naturale. [...] Mi riferisco al suo modo di cacciare, notturno, d'agguato. Il gatto, è stato detto, è un gufo senza ali, e in effetti quella del gatto selvatico e dei rapaci notturni è davvero, per molti aspetti, una vita parallela. Da ciò la straordinaria somiglianza, quei grandi occhi gialli soprattutto, ma molto di più se ve li immaginate appostati su un ramo, in attesa della preda su cui piombare.
  • Se ne sta lì, seduto in disparte, scrupoloso leccandosi una zampa. Come è pulito il gatto! Noi lo guardiamo e lo amiamo, e ci chiediamo: e lui, ci ama? Domanda fondamentale, visto che sempre più il gatto è animale da compagnia, compagno sociale, sostituto d'umanità. Finito è il tempo del gatto d'utilità. Del gatto cacciatore di topi, liberatore di dispense e di granai.
  • Sì, pare proprio che il sapere, il voler essere rassicurati, circa il fatto che il loro gatto ricambi il loro amore, sia fondamentale per il crescente numero di appassionati possessori di gatti quanto una volta lo era il conoscere la loro capacità predatoria.
  • Tranquillizzatevi amici gattofili – è davvero capace di affettività. Solo che il suo linguaggio è un po' raffazzonato, è un po' dell'ultima ora. Lui non parla chiaro come il cane. Anche per questo, forse, è così misteriosamente affascinante.
Per approfondire, vedi: Brevi epitaffi per i miei gatti.
  • Di questi giorni è sparito il povero Morin, il gatto nero che ti voleva tanto bene. Ricordatelo sempre! Ricorda anche insieme a lui il povero tuo gatto dal muso bianco e nero sparito poco tempo prima. Care, care ombre!
  • È morto annegato nel pozzo il povero Minolino la cui povera anima mi era tanto cara. Ma anch'egli viva nella memoria di Dio! Le sue spoglie sono sepolte sotto la magnolia dove andava sempre da vivo.
  • È morto il povero vecchio gatto Pasqualino che da quasi vent'anni mi teneva compagnia. Negli ultimi mesi era diventato cieco. Non lo dimenticherò mai: dov'è ora la piccola e fedele anima sua? Essa non si è staccata che ora per la morte. Le sue spoglie giacciono sotto la magnolia piccola. Mio povero e caro amico!
  • Nel mese passato ho perduto il mio povero Grisetto, il povero gatto grigio che io amavo come una persona. Ne ho pianto: e una notte l'ho veduto in sogno, l'ho abbracciato e baciato come per separarmene per sempre. Ora di questi giorni che mi trovo qui a Spineto sento una profonda amarezza di non averlo più qui a rallegrarmi con la sua compagnia e la sua tenerezza: come mi è tutto più triste! Non era che un povero gatto: ma questo piccolo essere che io amavo e che mi amava qual posto aveva nella mia vita! Ora io scrivo qui il suo nome per rileggere poi altre volte in avvenire, quando il dolore più cocente sarà passato, queste righe e ricordarmi di lui come d'un piccolo amico la cui scomparsa è stata una solitudine di più, una tristezza irrimediabile di più nella mia povera vita.
Per approfondire, vedi: La vita emotiva dei gatti.
  • Forse i gatti sono qui per insegnarci questo: a vivere l'attimo in modo così completo, con un tale coinvolgimento che lo faccia durare in eterno.
  • I gatti non offrono molte opportunità. Provate ad abusare della fiducia di un gatto per un paio di volte e presto uscirete dalla sua vita, perché i gatti sono meno disposti a perdonare dei cani e spesso perdono la fiducia in noi se ci comportiamo male.
  • Il gatto non si limita a provare soddisfazione: la emana e la trasmette. Impossibile trovarsi in presenza di un gatto soddisfatto e non venirne contagiati. Il che è senz'altro una delle principali ragioni per cui amiamo tanto i gatti.
  • Per un gatto, l'idea di essere proprietà di qualcun altro è ridicola.
  • Probabilmente siamo propensi a interpretare come vanità, indifferenza, superiorità, arroganza o distacco quella che in realtà è una forma di autocompiacimento: perché il gatto è felice di essere se stesso. I gatti non hanno costante bisogno di rassicurazioni. Sanno già di essere meravigliosi.
  • Raramente un animale, compreso l'uomo, riesce a essere fedele a se stesso quanto un gatto.
Elsa Morante nel suo appartamento con due gatti
  • Fra le mie braccia è il tuo nido | o pigro, o focoso genio, o lucente | o mio futile! Mezzogiorni e tenebre | son le tue magioni, e ti trasformi | di colomba in gufo, e dalle tombe | voli alle regioni dei fiumi. | Quando ogni luce è spenta, accendi al nero | le tue pupille, o doppiero del mio dormiveglia.
  • Giocante pellegrino | perché mi concedi il tuo favore, o selvaggio? | L'allegria di averti amico | basta al mio cuore. E di mie fole e stragi | coi tuoi baci, coi tuoi dolci lamenti, | tu mi consoli, | o gatto mio.
  • Più di tutto al mondo amo i bambini, il mare e i gatti.
Una statua di bronzo raffigurante Bastet, divinità egizia dalle sembianze di gatta
  • I gatti hanno imparato a evolversi in un mondo progettato all'inizio dalla natura ma in pratica dagli umani, e sono diventati bravissimi.
  • I gatti sono comparsi all'improvviso. Un minuto prima non c'erano e un minuto dopo gli Egizi li adoravano, li mummificavano e costruivano tombe per loro.
  • I gatti Veri sentono un frigo che si apre da due camere di distanza.
  • Il desiderio del gatto di entrare nel vostro misero orticello è molto più grande della vostra voglia di tenercelo lontano.
  • Obiettivo di un gatto Vero è vivere in pace, riducendo al minimo le interferenze degli umani. Come le persone, in effetti.
  • Il gatto è la vita dei mobili.
  • Raffigura l'ideale della calma con l'immagine di un gatto seduto.
  • Sognatore come un gatto che guarda sul soffitto i raggi luminosi di una lampada.
  • Un gatto che dorme venti ore al giorno su ventiquattro, è forse la cosa che è meglio riuscita a Dio.

Modi di dire

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Cercare tre piedi al gatto.[3]
  • He is like a cat, he always falls on his feet. (Inglese)
È come un gatto, casca sempre in piedi.
  • To be like a cat on hot bricks. (Inglese)
Essere come un gatto sulle tegole ardenti.
Il Gatto e la Volpe in Pinocchio
  • Agile come un gatto.
  • Essere come il gatto e la volpe.
  • Essere in quattro gatti.
  • Farə 'u jattə Fəlippə.
Fare il gatto Filippo.[4]
  • Təne' 'a ruscətə cum'a' llə jattə.
Avere il mormorio come i gatti.[5]

Proverbi

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Un gatto che si abbevera
  • Chi nutre bene i gatti avrà il sole nel giorno delle nozze. (Gallese)
  • Due gatti danno da fare a un leone. (Ebraico)
  • Due gatti vincono un orso. (Albanese)
  • Gli occhi di un gatto sono finestre che ci permettono di vedere dentro un altro mondo. (Irlandese)
  • I gatti hanno nove vite: tre per giocare, tre per vagabondare, tre per riposare. (Scozzese)
  • I gatti leccano i raggi di luna nella ciotola dell'acqua, convinti che si tratti di latte. (Indiano)
  • I sogni dei gatti sono popolati di sorrisi. (Libanese)
  • Il padrone dà ordini al giovane, il giovane al gatto, il gatto alla coda. (Portoghese)
  • L'ira ardente del gatto spaventa anche l'acqua fredda. (Francese)
  • Non comprate mai un gatto in un sacco. (Olandese)
  • Non occorre mostrare al gatto il lardo, lo sa trovare da sé. (Austriaco)
  • Non tirare la coda al gatto, potresti trovare i denti di una tigre. (Giapponese)
  • Quando il gatto in febbraio sta al sole, in marzo si sdraierà ancora dietro il focolare. (Austriaco)
  • Se un gatto viene morso da un serpente, poi diffiderà anche della corda. (Arabo)
  • Un gatto affettuoso è il miglior rimedio contro la depressione. (Giapponese)
  • Un gatto è un leone in una giungla di cespugli. (Indiano)
  • Un gatto vecchio non impara più a ballare. (Marocchino)
  • Vià 'l gat, bala 'l rat. (bergamasco)
  • Nel buio tutti i gatti sono leopardi.
  • Se stirarsi producesse denaro, i gatti sarebbero ricchissimi.
  • Un piccolo leone è meglio di un paniere pieno di gatti.
  • Il passo dell'uomo leale si ode, il gatto invece scivola sul suolo.
  • Padrone felice, gatto felice.
    Padrone indifferente, gatto scontento.
  • Sentire un gatto che starnutisce è di buon auspicio.
  • Sforzatevi di capire i gatti, così capirete le donne.
  • Agli occhi dei gatti, tutto appartiene ai gatti.
  • I gatti nascondono gli artigli.
  • I gatti sono in grado di sostenere lo sguardo di un re.
  • I gatti vedono anche attraverso le palpebre abbassate.
  • Quando le candele sono spente tutti i gatti sono grigi.
  • Tutti i gatti al buio sono grigi.
  • Un gatto vecchio mangia tanto latte quanto uno giovane.
Un gatto si struscia contro le gambe di un signore
  • Al gatto che lecca lo spiedo non affidar arrosto.
  • Bei gatti e grossi letamai mostrano il buon agricoltore.
  • Chi uccide i gatti fa male i suoi fatti.
  • Con un occhio si frigge il pesce e con l'altro si guarda il gatto.
  • Gattini sventati, fanno gatti posati.
  • Gatto rinchiuso diventa leone.
  • I gatti e i veri uomini cadono sempre in piedi.
  • Il gatto ama i pesci, ma non vuole bagnarsi le zampe.
  • Il gatto brontola sempre, anche quando gode.
  • Il gatto che si è bruciato, ha paura anche dell'acqua fredda.
  • Il gatto è una tigre domestica.
  • Il gatto lecca oggi, domani graffia.
  • Il gatto non è gatto se non è ladro.
  • Il gatto non ti accarezza, si accarezza vicino a te.
  • Mal può rendere ragion del proprio fatto chi lardo o pesce lascia in guardia al gatto.
  • Molti squartano un gatto e giurano che era un leone.
  • Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco.
  • Non si possono cavar le castagne dal fuoco colla zampa del gatto.
  • Preghiera di gatto e brontolio di pulce non arrivano in cielo.
  • Prima lusingare e poi graffiare, è arte dei gatti.
  • Quando il gatto lecca il pelo viene acqua giù dal cielo.
  • Quando il gatto non può arrivare al lardo dice che è rancido.
  • Quando il gatto si lecca e si sfrega le orecchie con la zampina, pioverà prima che sia mattina.
  • Quando il lardo è divorato, poco val cacciare il gatto.
  • Se i gatti sapessero volare, le beccacce sarebbero rare.
  • Sempre ti graffierà chi nacque gatto.
  • Tu scherzi col tuo gatto e l'accarezzi, ma so ben io qual fine avran quei vezzi.
  • A gatta, che lecca cennere, non le fidare la farina.
  • 'A gatta d' 'e tittole, fotte e chiagne
  • 'A gatta pe' ghi' 'e pressa facette 'e figlie cecate.
  • 'A gatta quanno nu' po' arrevà' ô lardo, rice ca fete.
  • 'A gatto viecchio – sòrece teneriello.
  • Nun aprì ll'uocchie a li gattille.
Allattamento di gattini
  • Chi serba, serba al gatto.
  • Chi troppo ride ha natura di matto; e chi non ride è di razza di gatto.
  • È meglio esser capo di gatto che coda di leone.
  • La gatta frettolosa fece i gattini ciechi.
  • Le donne son come i gatti, finché non battono il naso, non muoiono.
  • Se il tuo gatto è ladro, non lo cacciar di casa.
  • Chi perde una cattiva moglie e un buon gatto, ha ragione di piangere il gatto.
  • Meglio morire della zampata d'un leone che del morso d'un gatto.
  • Non si possono insegnare trucchi nuovi a un vecchio gatto.
  • È troppo aspettarsi da un gatto che si sieda davanti a una ciotola di latte senza leccarlo.
  • Lasciate che la gatta scappi, il maschio la rincorrerà.
  • Quel che vien dal gatto graffia.

Note

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  1. Con riferimento ai gatti.
  2. Con riferimento all'insensibilità verso gli animali.
  3. Ovvero fasciarsi la testa per problemi inesistenti.
  4. Essere molto furbi.
  5. Brontolare, come fanno i gatti quando fanno le fusa.

Voci correlate

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Altri progetti

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