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Pedro Tafur

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Pedro Tafur, o Pero Tafur, o Piero Tafur (1410 circa – 1487 circa), esploratore e scrittore spagnolo.

Andanças e viajes de Pero Tafur por diversas partes del mundo avidos (1435-39)

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  • [...] il giorno dopo facemmo vela e rasentando la costa ce ne andammo lungo la riviera di Genova, che sono 40 miglia fino alla città, la cosa più bella del mondo a vedersi: a chi non la conosce, sembra che sia tutta una città, tanto è popolata e ricca di case.
  • [Su Genova] Questa città è molto antica, dicono che la fondò Giano, principe troiano, dopo che sfuggì alla distruzione di Troia. E sembra proprio edificata dalla mano di un uomo vinto, perché è fondata su di una montagna molto impervia sul mare; tutte le case sono come torri di quattro o cinque piani ed anche più; le strade sono strette e molto difficili gli ingressi; la terra è molto povera di risorse, però è gente molto industriosa, tanto che se le procurano abbondantemente per il mondo e le possiedono, come se le fornisse il suolo. (p. 121)
  • La cattedrale, che si chiama San Giovanni Lorenzo, è molto bella, soprattutto per la facciata: qui custodiscono il Santo Vaso, che è di smeraldo ed è una stupenda reliquia. (p. 121)
  • [Sui genovesi] È gente molto potente sul mare; soprattutto le sue carrache sono le maggiori del mondo e, se non fosse per i grandi dissidi che da tempo antico hanno avuto ed hanno oggi tra di loro, il loro dominio si sarebbe esteso di più nel mondo. È gente molto industriosa e di pochi vizi, tanto più nei piaceri, perché la terra non lo consente; gente ricchissima e ben regolata anche nel vestire si comporta in modo da non indossare abiti lussuosi oltre il necessario, altrimenti si dovrebbe pagare una tassa. È gente molto bella di colore, ma non di fattezze. Uomini e donne sono molto alte e prendono le mogli a misura: e più una è alta, meno dote pretendono; le vedove non prendono un secondo marito e, se lo fanno, con grande vergogna.

Bibliografia

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  • Pedro Tafur, Andanças e viajes de Pero Tafur por diversas partes del mundo avidos (1435-39), a cura di Jemenez de la Espada, Madrid, 1874, pp. 11-14; citato in Giovanna Petti Balbi, Genova medievale vista dai contemporanei, Sagep Editrice, Genova, 1978, pp. 120-125

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