Radama I

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Radama I il Grande
Re del Madagascar
Stemma
Stemma
In carica1810 –
27 luglio 1828
Incoronazione1810
PredecessoreAndrianampoinimerina
SuccessoreRanavalona I
Nome completoLaidama
Altri titoliPrincipe Laidama
NascitaAmbohimanga, 1793
MorteAntananarivo, 27 luglio 1828
Luogo di sepolturaAmbohimanga
DinastiaMerina
PadreAndrianampoinimerina, Re dei Merina
MadrePrincipessa Rambolamasoandro
ConsorteRanavalona I
ReligioneCredenze tradizionali

Radama I detto "il Grande" (Ambohimanga, 1793Antananarivo, 27 luglio 1828) fu re dei Merina dal 1810 al 1824 e dal 1824 al 1828, unificata l'isola, divenne il primo Re del Madagascar.

Radama I succedette al padre Andrianampoinimerina come re dei Merina nel 1810.[1] Strinse accordi con l'Impero britannico, sfruttando la rivalità fra gli inglesi e i francesi nell'Oceano Indiano, e ottenne che il Regno Merina fosse riconosciuto come "Regno del Madagascar". Gli inglesi fornirono a Radama un forte sostegno economico e militare, consentendo a Radama di sconfiggere i regni Sakalava a ovest e Betsimisaraka a est, acquisendo il controllo dell'intera isola nel 1824. Radama I fu il primo sovrano a riuscire nell'impresa di unificare il Madagascar.

Come parte dei propri accordi con gli inglesi, Radama abolì formalmente il commercio degli schiavi nel suo regno (1817), e accolse in Madagascar i missionari protestanti della London Missionary Society. Oltre a diffondere la cultura anglosassone nel paese, i missionari inglesi furono i primi a studiare un metodo di traslitterazione della lingua malgascia nell'alfabeto latino.

I Tsimandoa rappresentano una casta di guerrieri scelti all'interno della tribù degli Olomainty per servire il re dei Merina come guardie del corpo e servitori. Era noto che non lo abbandonavano mai nel corso della giornata e della notte. Verso il loro re dimostravano un attaccamento eccezionale fino all'estremo sacrificio[2] come nel caso della lotta per la successione al re Radama I.

La successione a re Radama

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Alla morte del re Radama I il 27 luglio 1828 mentre si trovava a capo di una spedizione di rappresaglia contro un gruppo Betsimisaraka, Andriamihaja e un gruppo di cospiratori lavorò per intronizzare la pretendente al trono Ranavalona, sua prima moglie e sua cugina di secondo grado. Il mattino un folto gruppo di armati strinse d'assedio il palazzo reale di Besakana. Quando sopraggiunse una grande folla attirata dalle operazioni attorno al palazzo i cospiratori convocarono i due capi Tsimandoa (Itsiaribikia e Imanantsimiray), che erano ignari degli avvenimenti che stavano accadendo, avevano assistito il re durante la sua malattia.[3] Appena giunti furono fatti sedere e interrogati dai cospiratori su chi il re appena defunto avesse scelto come suo successore sul letto di morte. Capita la situazione ed intuito chi la folla si aspettava di sentire proclamata regina i due capi Tsimandoa decisero nonostante tutto di dichiarare la volontà reale, ovvero il diritto alla successione della figlia Raketaka al posto della prima moglie Ranavalona[4]. Ottenute queste sgradite dichiarazioni i capi cospiratori condannarono a morte i due capi Tsimandoa fedeli a Radama I e proclamarono regina Ranavalona I.

Il re Radama I era appassionato di danza tanto che era solito accennare alcuni passi di ballo quando riceveva delle buone notizie o un dono particolarmente gradito. Amava in particolare le danze guerriere del popolo Sakalava pertanto le faceva eseguire dai guerrieri Tsimandoa, facenti parte della sua fidata guardia personale.[5]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Andriambemanjaka  
 
 
Andriamiaramanjaka  
 
 
 
Re Andrianampoinimerina dei Merina  
Re Andriambelomasina d'Avaradrano e Imerinatsimo Principe Andriamifonozozoro  
 
Principessa Rangorinimerina  
Principessa Ranavalonanandriambelomasina  
Principessa Rasoherimananitany Andriampeno Randriambolanambo  
 
Ramanitrandrianstimitovy Rasoherinaraniny  
Radama I  
 
 
 
Rabezaka  
 
 
 
Principessa Rambolamasoandro  
 
 
 
Regina Ramanandrianjaka II d'Imarovatana  
Principessa Rabodofilankanina Re Andriamananimerina I d'Imarovatana  
 
Principessa Ramorabe  
 

Onorificenze del Madagascar [6]

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Gran Maestro (e fondatore) dell'Ordine dell'Aquila Reale - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ Royal Ark
  2. ^ Raombana, storico malgascio, 1854, “Les Tsimandoa sont des guerriers choisis parmi les Olomainty pour leur bravure exceptionnelle et servent de gardes de corps, de serviteurs, de gardiens du Palais, de compagnons de claque istant du roi, ne le quittant jamais ni de jour ni de nuit. Leurs chefs sont de grands personnages et se chargent souvent des affaire importantes. En fait, le roi ne sortait jamais sans etre accompagnè de quelques-uns d'entre eux.”
  3. ^ Raombana, storico malgascio, 1854, “Ces deux malheureux homes tout dèvouès à leur roi ignoraient totalement les raisons pour les-quelles on les appelait. Ils ne s'ètaient pas advantage rendus compte de l'attroupement devant Besakana.”
  4. ^ Raombana, storico malgascio, 1854, “Le roi avant et pendent sa maladie, avait declare que sa fille Raketaka, devait lui succèder. Bien qu'elle soit une femme, elle montera à cheval, elle portera l'uniforme militare et gouvernera le royaume qui deviendra sous son sceptre plus grand ancore et plus glorieux. Ella èpouserà Rakotobe mais celui-ci ne dètiendra en propre aucune autoritè.”
  5. ^ Pela Ravalitera, L'Express de Madagascar, 5 marzo 2009, articolo “Coupable d'obèir à la volontè royale”, riportato a pag. 14, “Le roi Radama I, diton, aime danser. Selon le missionnaire Ellis, claque fois qu'il reçoit une bonne nouvelle ou quelque cadeau qui lui fait plaisir, il esprime sa joie en dansant. Il apprècie particulièrement le “mirebika” que les Tsimandoa interprètent en costume sakalava. C'est une danse guerrière exècutèe par les hommes avec gestes d'attaque et de parade.”
  6. ^ Royal Ark

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Re del Madagascar Successore
Andrianampoinimerina 1810 - 1828 Ranavalona I
Controllo di autoritàVIAF (EN31872798 · ISNI (EN0000 0000 5289 2312 · LCCN (ENnr93039328 · GND (DE1156241928