Discussione:Cannibalismo

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Ma il cannibalismo non è solo l'antropofagia rituale?

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Ma il cannibalismo non è solo l'antropofagia rituale? --Danilo 21:34, 20 gen 2007 (CET)[rispondi]

Non credo: secondo il vocabolario = l'usanza di mangiare carne umana (vicino a quello che dici tu). Tuttavia, si parla di cannibalismo nel mondo animale e nai casi di sopravvivenza o criminali, nel senso che il termine, più facile di "antropofagia", è entrato nell'uso comune. Credo che un'enciclopedia debba includere il concetto più ampio. Questo del rigore delle definizioni, mi sembra un dibattito comune in Wilipedia. --Fata Morgana 09:44, 22 gen 2007 (CET)[rispondi]

"il leone divora la precedente cucciolata della femmina, così da eliminare il patrimonio genetico del precedente maschio e replicare il proprio;" Questa frase "mi sa molto" di Dawkins (gene egoista). Siete sicuri che sia la "versione ufficiale" che spiega il fenomeno del cannibalismo nei leoni? l'avete messa come se non ci fosse alcun dubbio in proposito, mentre magari è solo un'interpretazione del suddetto studioso.--82.56.44.226 21:41, 3 ago 2007 (CEST)[rispondi]

Non è che forse non sei molto d'accordo con le teorie di Dawkins e quindi lo associ a questo e richiedi la citazione?
E' una cosa acclarata che lo facciano perche' cosi' le femmine non allattano piu' e tornano subito fertili ed in calore. In questo modo replicano subito il loro patrimonio genetico, per la qual cosa, in caso contrario, dovrebbero aspettare molto piu' tempo.
Altrimenti inserisco anche la richiesta di citazione per sapere perché è stato scritto che i criceti mangiano i loro piccoli e dove c'è scritto che le larve di api divorano le consorelle... e poi chiediamo la citazione per ogni singola frase, di questo passo...
Comunque la spiegazione e la citazione c'è nella voce inglese, al capitolo riproduzione.
--Shardanaa (msg) 12:28, 6 set 2008 (CEST)[rispondi]

etimologia

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l'etimologia di cannibale data nel testo è alquanto fantasiosa e buonista; in realtà i caribi, popolazione delle antille che dette il nome ai caraibi, divennero noti come antropofagi, anzi divennero gli antropofagi per antonomasia. Confronta etimo.it--BRG (msg) 22:16, 16 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Nel 1098, durante la pausa seguita alla conquista di Antiochia da parte di Boemondo, distaccamenti di crociati si sparsero a razziare in direzione di Tripoli del Libano. Tra le vittime del loro "sacro" furore fu il villaggio di Ma'arra[1], che essendo praticamente indifeso fu facilmente conquistato, e a tradimento, giacché Boemondo aveva promesso salva la vita ai maggiorenti della città in cambio delle loro ricchezze. Invece gli eroi cristiani si diedero, oltre che alle consuete violenze e razzie, anche ad atti di cannibalismo. Questi, resi noti, furono giustificati presso il papa come dettati dalla carestia, ma oltre a rimanere indelebilmente presenti nella tradizione orale musulmana, furono testimoniati - tra gli altri - anche dal cronista Rodolfo di Caen nel suo «Gesta Tancredi in expeditione Hierosolymitana», dove si narra degli adulti bolliti mentre i bambini erano messi allo spiedo.
L'episodio è citato anche da Amin Maalouf nel suo Le crociate viste dagli arabi (1983).

L'unica citazione è l'articolo in inglese, a sua volta privo di citazioni certe: direi che è possibile tenere la disputa su questo evento nell'articolo dedicato che esiste anche in italiano, anche perché il paragrafo non è certo enciclopedico, propagandistico semmai.Template:NF

Organizzazione della voce

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Credo che per dare ordine ed un tono migliore alla voce la sezione sul cannibalismo rituale dovrebbe riportare le caratteristiche dei vari tipi di cannibalismo documentati, piuttosto che una lista di episodi(in una specie di gara al più cattivo). Mentre le altre sezioni andrebbero ridotte e dovrebbero evitare di fare altri elenchi dei cattivi. Commenti?--BRG (msg) 22:47, 22 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Ridotte ??? Direi ampliate, contestualizzate e dato il soggetto non togliere fonti, eventualmente aggiungerne.--Bramfab Discorriamo 10:39, 23 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Il cannibalismo alimentare è avvenuto e si sa, ma è necessario citare ogni singolo avvenimento di cannibalismo alimentare? Oltretutto, dato il valore infamante dell'accusa di cannibalismo, qual è il grado di certezza di una fonte quando si riferisce a popoli o nazioni nemiche?--BRG (msg) 15:32, 23 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Africa nera

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La sezione sull'Africa nera è indecente. Come spesso accade, si citano un po' di fonti su argomenti specifici e si usano come documentazione di un discorso generale. In Africa ci sono e ci sono state centinaia di culture, e il cannibalismo è diffuso in Africa solo nelle barzellette dei missionari in pentola. Bisognerebbe anche ricordarsi che dire "in Africa" è come dire "in Asia" e che dire "gli stregoni africani" è come dire "l'accento europeo". Moongateclimber (msg) 10:55, 23 ott 2008 (CEST)[rispondi]

L'ho rimessa a posto. Non ho letto il resto della voce, ma l'impressione è che abbia ragione chi sostiene che stia venendo compilata con intenti un po' splatter e faziosi. Moongateclimber (msg) 11:10, 23 ott 2008 (CEST)[rispondi]
Per intenderci, un elenco dei popoli che hanno praticato il cannibalismo a me sembra un'assurdità: sono semplicemente troppi. Come si cita come la "Leopard Society" nigeriana si potrebbero citare in Europa le messe nere e i sabba, dove probabilmente il cannibalismo rituale è esistito (o esiste?). Non trovo una fonte (tranne siti di vampiri e licantropi :-)) ma mi risulta che anche in occidente certe forme circoscritte di antropofagia (come bere sangue) siano esistite in diverse epoche e diversi luoghi. Se si retrocede alla preistoria abbiamo capito che l'antropofagia è una caratteristica delle origini umane. Quindi ritengo che "fare un elenco" di popoli a cui attribuire l'etichetta "cannibali" sia già di per sé un'impresa sterile e superficiale; sarebbe meglio fare un discorso serio antropologico e citare alcuni casi come esempi (senza voler dare l'illusione di una lista "esaustiva"). Questo approccio semplicistico e didascalico ovviamente poi peggiora notevolmente se si comincia a intitolare le sezioni con nomi di continenti. Moongateclimber (msg) 12:16, 23 ott 2008 (CEST)[rispondi]
condivido appieno e aggiungo: considerare "bere il sangue umano" una forma di cannibalismo è semanticamente corretto? pensare che sia pacifico che l'uomo alle origini fosse cannibale è adeguatamente supportato da fondate tesi? postulare tesi su reperti archeologici è abbastanza difficile, e non dimentichiamo che se esiste oggi e nella nostra società il pazzo che cannibalizza, perchè non poteva esisere anche in età preistorica? voglio dire: se anche si trova un reperto che conferma in maniera fondata e univoca l'effetuazione di un atto cannibalico, non si potrà mai affermare che la pratica fosse accettata da tutta la società dell'epoca e non fosse invece l'azione di una pazzo (come affermare che in epoca preistorica erano tutti giganti perché si è trovato uno scheletro di persona affetta da gigantismo!). --fabella 12:27, 23 ott 2008 (CEST)[rispondi]
Ho messo come nome della sezione Africa Nera(che sarebbe l'Africa Subsahariana una sottosezione dell'Africa intera) perché la situazione etnica e culturale è sufficientemente frammentaria per impedire una suddivisione in sottosezioni(o perlomeno renderla difficile). D'altra parte la presenza degli stregoni (quelli che in inglese sono chiamati witch-doctors o medicine-men) fra le etnie bantu è sufficientemente diffusa (e le etnie bantu sono sufficientemente diffuse nell'Africa Subsahariana) da consentire una semplificazione, d'altra parte anche la voce inglese di "stregoneria" mette l'Africa in una sola voce, sebbene quella sezione nominata "Africa" non si riferisca all'Islam, che è presente in Africa, né a popoli isolati quali i Boscimani, che pure stanno in Africa. Siccome ai riti di questi witch-doctors sono associate anche pratiche di cannibalismo rituale, come nel resoconto sul rito degli Swazi, etnia bantu dell'Africa meridionale, riportato da fonte autorevole en:Laurens van der Post, ma se ne potrebbero citare altri per tutto il continente, perciò, dico, ho, senza malizia, preferito accorciare. Anzi ho voluto dare un'impostazione culturale, se mi è permesso il termine, così come per indocina e cina ho scritto della medicina tradizionale e del fatto che poi l'usanza di adoperare il fegato(o la sola cistifellea) non è ancora morta, così per l'Africa subasahariana ho parlato dei witch-doctors(vogliamo chiamarli così?) e del tipo di cannibalismo rituale che praticano, in misura minore o maggiore.

Per quanto riguarda i reperti archeologici la risposta è ovvia: statisticamente è praticamente impossibile trovare i resti di un atto di cannibalismo, se questo è opera di un pazzo isolato, figuriamoci due o più. Pensa alla probabilità che hai di trovare tracce di cannibalismo pescando a caso qualche decina di scheletri tra tutti quelli di coloro che sono morti in Europa, diciamo, nell'ultimo millennio... Non ho nessun problema a fare una sezione sul cannibalismo tra i popoli di cultura indoeuropea che hanno abitato l'Europa. Non intendevo offendere nessuno e spero che nessuno si sia offeso nemmeno ora.--BRG (msg) 15:26, 23 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Vorrei precisare che non mi sono "offeso" a nome dell'Africa e il mio riferimento all'Europa non era "di ripicca" o per dimostrare che anche gli europei sono stati cattivi. Quello che volevo evidenziare era che fare un discorso parlando degli "stregoni africani" al "presente indicativo plurale" associandoli al cannibalismo è una semplificazione troppo eccessiva. Tutti i casi seriamente documentati che puoi elencare (e non credo che siano poi decine) non bastano a trarre una conseguenza relativa ai "bantu" (che già non sono tutti i neri dell'Africa nera) come una decina di esempi non basterebbero a parlare di "dottori europei". Il cannibalismo è presumibilmente vietato in tutta l'Africa e dubito seriamente che potrai dimostrare che gli stregoni africani lo praticano; io personalmente ne ho conosciuto alcuni e non mi guardavano con appetito (sarò indigesto?) Scherzi a parte, le culture in Africa sono migliaia, e vanno da culture che gli europei chiamerebbero "dell'età della pietra" ai grattacieli di Nairobi. Se vogliamo citare tutti i diversi esempi di cannibalismo in Africa citiamoli pure, e mettiamoli pure in un paragrafo "Africa" tanto per metterli da qualche parte; ma dubito che sarà possibile farne emergere un quadro d'insieme al tempo stesso omogeneo e realistico. Moongateclimber (msg) 17:12, 23 ott 2008 (CEST)[rispondi]
Non intendevo fare di tutta l'erba un fascio, ma non sono io a parlare di cultura bantu(con annessi e connessi), così come si parla di cultura indoeuropea, precristiana ovviamente[1][2]. Anche perché l'espansione bantu in Africa è più recente di quella indoeuropea in asia e europa ed ha subito molto più recentemente l'influsso di una cultura straniera(intendendo il cristianesimo come una forma culturale di origine, almeno in parte, medio-orientale). L'associazione tra cannibalismo e pratiche stregonesche o sciamaniche è diffuso non solo in Africa, quello che cambia è la funzione degli stregoni o degli sciamani nelle società; i witch-doctors sono una componente importante della religiosità africana precoloniale(e preislamica), tanto che un secolo di colonialismo non l'ha sradicata completamente. L'errore è piuttosto usare schemi logici adatti all'Europa per altri luoghi e culture. Al di là del fatto che il semplice consumo di carne umana non è reato ovunque nel mondo, il fatto che esista una legge non vuol dire che poi venga applicata(soprattutto se tale legge contrasta con le credenze locali). Esempio banale: in Afghanistan la legge permette alle donne di non indossare il burqa,ma la cultura di molti afghani no; quindi la donna può anche andare in giro senza burqa, ma rischia la vita(e quindi non lo fa). Ed uno studente che pensava il contrario s'è preso vent'anni per blasfemia (e gli è andata bene)[3].--BRG (msg) 19:22, 23 ott 2008 (CEST)[rispondi]
Ho abbastanza presente la storia dei bantu e dell'Africa. Ritengo che tu ti stia basando su un uso parziale delle fonti per confermare una tua convinzione, e ribadisco che si potrebbe scrivere la frase "in Italia i giovani sono dediti alle messe nere praticamente in tutto il territorio nazionale" documentandola non con 4 link, ma con 400: basta prendere ogni articolo o trafiletto di giornale che parla di giovani coinvolti in messe nere. Se io sono convinto che le messe nere siano lo sport nazionale dei giovani italiani, trovare 400 link rafforzerà la mia convinzione. Se invece frequento i giovani italiani mi renderò conto che stiamo parlando di stranezze.
Io personalmente, per quelle che sono le mie esperienze, ritengo che i fenomeni a cui alludi siano una stranezza e non la norma o non molto diffusi, e non ho intenzione di far passare una versione diversa se non vengono citate fonti autorevoli che dicono che è un fenomeno diffuso come la voce fa sembrare.
Ho pertanto eliminato quelle che mi sembravano imprecisioni dalla voce. Alcune spiegazioni:
  1. "cannibalismo rituale collegato a pratiche animistiche e culti sciamanici" Mi sembra una precisazione ridondante non molto esplicativa, ma si può anche ripristinare; magari eviterei di usare nell'arco di poche righe "sciamano", "stregone", "guaritore" e "witchdoctor", specialmente se si considerano tutti (semplicisticamente) equivalenti.
  2. le "sette segrete" nella società nigeriana, del benin e di altri paesi del genere sono un elemento strutturale della società. In genere non sono dedite a pratiche antropofaghe o più in generale a qualcosa che considereremmo "criminoso" (esiste una abbondantissima letteratura sull'argomento). Il "caso celebre" non sono dunque "le sette segrete" ma alcune sette segrete che in un determinato periodo storico sono diventate celebri per le loro efferatezze. Sarebbe come dire che un caso celebre di uso della tortura sono "le religioni occidentali" intendendo che c'è stata l'inquisizione. Ai link che documentano fatti eclatanti (del genere che si trovano anche sui nostri giornali dell'estate, come la notizia "Incredibile! Uomo morde cane!") sarebbero da preferire collegamenti o riferimenti ad articoli o saggi di antropologia. Sugli uomini leopardo esiste una discreta bibliografia, per quanto la mia impressione (ma non ne parlo finché non trovo le fonti) è che il fenomeno potrebbe essere stato anche amplificato ad arte dalle autorità coloniali. Ma non entriamo nel merito. Vorrei comunque far notare che la principale attività degli uomini leopardo era l'assassinio, e che i pochissimi riferimenti che ho trovato all'antropofagia la rappresentano come un fatto secondario (per essere chiari, gli uomini leopardo non divoravano a morsi le proprie vittime dopo averle uccise, nonostante in quel momento fossero "leopardi").
  3. La frase "gli sforzi delle autorità per sradicare la superstizione" l'ho cancellata semplicemente perché usa un linguaggio ed esprime un messaggio appropriato per il 1909. Non si definiscono "superstizioni da sradicare" le credenze tradizionali di un popolo, e non si crede nella favola delle autorità coloniali che cercano di aiutare i poveri neri ignoranti. In generale vale la pena ricordare che la storiografia e l'antropologia moderne considerano in generale poco attendibili le fonti di epoca coloniale (quelle che attribuivano Grande Zimbabwe alla Regina di Saba e i dipinti dei boscimani in Namibia ai fenici). Forse non era la tua intenzione, comunque parlare di "superstizioni che attribuiscono poteri soprannaturali a questi stregoni" (interessante anche l'uso vagamente dispregiativo del questi) è come parlare di "superstizioni che attribuiscono valore magico all'ostia durante l'eucarestia".
Moongateclimber (msg) 06:00, 24 ott 2008 (CEST)[rispondi]
Be' non lo dico provocatoriamente, ma la frase "in Italia i giovani sono dediti alle messe nere praticamente in tutto il territorio nazionale" è di fatto corretta. Il fatto che fortunatamente si tratti di una minoranza non ne indebolisce la diffusione territoriale, indicando che si tratta di qualcosa legato più o meno alla cultura ufficiale; una deviazione certo, ma deviazioni erano considerate numerosi culti protestanti, gli albigesi, i catari, gli ugonotti, colla differenza che da un punto di vista sociale queste erano deviazioni sopportabili ed ebbero quindi maggior successo di quello che personalmente auguro ai culti satanici. Il punto, quindi, semmai è se queste "deviazioni" dei culti animistici africani siano stranezze, ovvero se siano accettate oppure no. Le messe nere e i culti satanici sono certamente osteggiati nella nostra cultura(così come sono generalmente derisi, nonostante la diffusione, cartomanti e veggenti), ma da quel che ho letto i guaritori sono parte più integrante della spiritualità ufficiale africana.
  1. I termini creano effettivamente confusione, comunque non sono equivalenti. Con guaritori ho inteso tradurre witchdoctors, che sono coloro che si occupano di magia bianca, allo scopo cioè di guarire e di scacciare gli spiriti maligni(che poi è la stessa cosa), mentre gli stregoni sono coloro che si occupano di magia nera. Tuttavia è una divisione più teorica che pratica(come fra jedi buoni e cattivi).
  2. Questione di punti di vista e di precisazioni. Certamente il fatto delle sette segrete si riferisce all'epoca coloniale ed agli anni immediatamente precedenti, ma questo perché le testimonianze scritte partono da quest'epoca e perché fu un'epoca in cui vennero stravolti gli equilibri di potere tradizionali(un esempio: il collegamento tra credenze nel sovrannaturale e potere politico venne messo in crisi dalla predicazione cristiana), di cui queste sette erano espressione. Per tornare agli uomini leopardo, di certo il loro caso è celebre più per meriti giornalistici, che per l'eccezionalità delle loro imprese(a parte queste sette di uomini leopardo,leone ecc., l'immedesimazione in qualche forma primordiale della natura è tipica dei riti sciamanici di tutto il globo). Quelli che oggigiorno si appassionano al delitto di Cogne, all'uccisione di Meredith ed alle "imprese" della banda della Magliana, allora si appassionavano dei delitti degli uomini leopardo(che di certo avevano un tocco di esoticità in più rispetto alle azioni di Jack lo Squartatore). Quello dell'Inquisizione potrebbe essere un esempio calzante, in quanto espressione di tutta la cultura occidentale di quel periodo(i processi civili non erano differenti da quelli dell'Inquisizione) e poiché fu oggetto di propaganda(vedi Leggenda nera dell'Inquisizione).
  3. Be' il linguaggio è quello del 1909, ma il concetto è universale. La legge afghana attuale(su non troppo gentile invito da parte degli Stati Uniti) tenta di modificare le credenze tradizionali dei popoli afghani, che per loro sono perfettamente naturali, ma che per certi ben-pensanti di questa parte di mondo fanno semplicemente ribrezzo. Lo stesso vale per la Somalia, ma lì non c'è né gas naturale, né al Qaeda(pare...) ed il processo di acculturazione s'è fermato(almeno finché la pirateria non diventa eccessiva). D'altra parte nessuno in Europa o in Nord America protesta contro la messa a bando del sati nel 1829, sebbene si trattasse di una tradizione consolidata(come lo erano e sono la schiavitù, la poligamia, l'infibulazione, la lapidazione delle adultere...). Lo scherno verso le fonti dell'epoca coloniale è logico (gli illuministi derisero la metafisica di Cartesio, i Romantici il presunto razionalismo degli illuministi e così via) ed è tipico verso tutte le fonti e gli studi "precedenti": nell'800 si prese in giro Schliemann perché credeva che ci fosse molto di vero in una fonte prodotta addirittura da quei trogloditi della Grecia arcaica. Comunque, vere o no, sono le uniche fonti dirette disponibili, testimonianze di un'era in cui gli influssi della cultura globale non si erano ancora fatti sentire. Quindi imprescindibili. Usare Great Zimbabwe o i dipinti della Namibia per inficiare il lavoro di tutti i ricercatori e gli esploratori di quell'epoca è un po' come usare Giacobbo per dimostrare che tutti gli studi contemporanei sono farse. D'altra parte la connessione fra il Grande Zimbabwe e la regina di Saba venne teorizzata dallo scopritore delle rovine (un avventuriero tedesco) allo scopo evidente di propagandare la propria scoperta; tale connessione venne confutata già in epoca coloniale, quando nei primi anni del '900 venne pubblicato lo studio dell'archeologo Randall MacIven(ad appena trent'anni dalla scoperta).--BRG (msg) 20:39, 6 nov 2008 (CET)[rispondi]
Anche sui Niam Niam le tue modifiche mi lasciano un po' in dubbio, ma citi una fonte. Stranamente la voce di en.wiki sugli Zande, che ha anche lei una bibliografia, si spinge al massimo a parlare di "presunto cannibalismo", e non di "cannibalismo tale da fare inorridire persino gli altri africani" (a parte che questa frase è ovviamente POV, in quanto presuppone che i popoli africani siano particolarmente difficili da far inorridire, essendo evidentemente abituati all'efferatezza). Nei punti:
1) la distinzione fra i jedi buoni e i cattivi è la spiegazione del perché usi due termini. Che esista una differenza del genere nella cultura africana (o che esista un concetto di "magia nera" e "magia bianca", che sono idee occidentali) è un altro paio di maniche. In ogni caso hai usato anche "sciamano" e altro.
2) non ho capito la risposta; resta il fatto che tu hai citato come cannibali le società segrete dell'Africa occidentale. Se non ti è chiaro che questa è una generalizzazione fuorviante non so cosa dirti. Il parallelo con l'Inquisizione infatti è sbagliato perché per l'appunto tutta l'Europa era "crudele" come l'inquisizione, mentre non tutti gli africani erano "cannibali" come gli uomini leopardo (che tra l'altro erano cannibali abbastanza relativamente, ribadisco che erano soprattutto assassini)
3) esprimi esattamente il parere che contestavo alla frase, e lo continuo a contestare. Non ho parlato di "scherno" verso le fonti coloniali, ho parlato del fatto che sono considerate non attendibili. Non è una questione di retorica o non retorica, ma di contenere solo fatti o fatti mischiati a balle. A parte questo, sono convinto che tu ritenga disgustosa e inferiore la tradizione afghana e quella somala, ma questa resta una posizione POV. Quanto alla storia di Grande Zimbabwe e affini, erano esempi; ti garantisco che è inutile che tu mi faccia la lezione su come "sono andati i fatti" (se vuoi ti scrivo un trattato sulla storia archeologica di Grande Zimbabwe). Resta il fatto (che poi ovviamente puoi negare, ma mi sembra che stiamo uscendo dal seminato) che le fonti di epoca coloniale che si considerano "attendibili" (ovviamente su problemi "sensibilI", non su qualunque argomento) sono l'eccezione e non la regola. Moongateclimber (msg) 08:07, 7 nov 2008 (CET)[rispondi]
Mi sono permesso comunque di sistemare l'italiano della frase. Sulla citazione a proposito dei Niam Niam ci dev'essere un errore: mi sembra strano che una rivista scientifica internazionale pubblichi un articolo in italiano. Moongateclimber (msg) 08:14, 7 nov 2008 (CET)[rispondi]
Ok ok, ho scritto "riti cannibaleschi connessi alla guerra tali da far inorridire persino gli altri popoli centroafricani" per il semplice fatto che a tali popoli non era sconosciuto il cannibalismo, ma che a differenza dei Niam Niam non andavano a fare guerre allo scopo di cannibalizzare gli altri e che per questo vennero soprannominati Niam Niam(che certamente è dispregiativo). I riti cannibaleschi dei Niam Niam non erano limitati alla guerra, ma il fatto che facessero guerra per perpetrare tali riti inorridiva i vicini, nel testo di Giorgetti:[...]con l'invasione dei popoli sudanici[...] si arrivò all'acme del regime dei Niam Niam, conosciuto fin quasi alla prima metà del secolo scorso, con festini e riti cannibaleschi tali da superare ogni credenza e di una portata che fa sottovalutare di molto il cannibalismo pacifico di quasi tutte le tribù del centro africano di quei tempi[...] e poi Non soddisfatti di mangiare abitualmente i propri morti, guerreggiavano per mangiare i morti altrui. Sinistramente famosi nel Sudan col nomignolo di Niam Niam erano conosciuti nel Congo col nome Bantu di "Bariabatu", ossia "mangiatori di uomini". Gli Azande li chiamavano "Abarikangba", cioè "necrofagi".. Renzo Carmignani, studioso che si è dedicato all'argomento, scrive: Nella Prefazione abbiamo specificato che Niam Niam è un nomignolo onomatopeico dato alle genti dedite al cannibalismo, dimoranti nel territorio oggi abitato dagli Asandè, fin dal tempo del geografo arabo El Bakri. Il perché siano italiani questi studiosi degli Zande (pl. Azande o Asandè) è da collegarsi al fatto che il primo ad esplorare la loro terra per verificare se si trattassero dei famosi Niam Niam dei racconti delle genti nilotiche fu un certo Carlo Piaggia a metà ottocento. Questi lavori sono tutti volti a dimostrare che gli Azande propriamente detti non erano originariamente cannibali(perlomeno non tanto da meritarsi l'appellativo di Niam Niam), nella pagina en.wiki che citi c'è scritto che il loro nome significa the people who possess much land, infatti, secondo tutti questi studiosi, gli Azande occuparono quell'area in periodo storico('800) sottomettendo tutte le tribù di cannibali fondamentalisti summenzionate ed ereditandone in parte i costumi. Dice a tal proposito Evans-Pritchard(considerato uno dei massimi esperti in materia): There can be no doubt, on the other hand , that some of the peoples they(gli Azande) subjugated and partly or completely assimilated, people whom the Ambomu call "auro", were cannibals. This fact explains the uneven distribution of cannibalism in Zandeland and also the divergence of opinion among our authorities - Piaggia, for example, resided in an area in which the Ambomu were preponderant[...]. In conclusione non ho usato il termine "persino" in riguardo al livello di efferatezza, ma riguardo al livello di cannibalismo.
  1. Figurati che il parallelismo fra stregoneria africana e stregoneria europea alla ricerca degli archetipi del pensiero primitivo è stato terreno fertile di studio fino ai giorni nostri! Tanto per citare nuovamente Evans-Pritchard(che non si occupò di fare parallelismi):There are few, if any, African societies which do not believe in witchcraft of one type or another. [...] We must distinguish between bad magic(or sorcery) and witchcraft. Many African peoples distinguish clearly between the two and for ethnological purpose we must do the same.
  2. Vabbe' lasciamo perdere, è un argomento che meriterebbe di essere trattato a parte.
  3. Non ritengo disgustosa la tradizione afghana o quella somala, ma trovo ipocrita il fatto che un occidentale vada a dire a questa gente che ha una cultura interessante ed allo stesso tempo che la dovrebbero cambiare radicalmente sotto alcuni aspetti.--BRG (msg) 12:11, 7 nov 2008 (CET)[rispondi]

Ah dimenticavo della questione delle fonti... mi sono documentato su depositi di pubblicazioni scientifiche quali www.jstor.org e muse.jhu.edu. Le pubblicazioni digitalizzate sono completamente accessibili usando un proxy server universitario, quindi me le sono lette non è che ho guardato i titoli (perlomeno l'università di Firenze è abbonata a tali servizi e io ne ho accesso, non so se tutte le università italiane hanno sottoscritto il servizio). Per evitare polemiche pregiudiziali (non mie, ho solo usato un po' di previdenza) mi sono limitato a consultare pubblicazioni pubblicate a partire dagli anni '50 .--BRG (msg) 12:11, 7 nov 2008 (CET)[rispondi]

Ok, come dici tu la discussione sta diventando complessa e forse non più tanto attinente alla voce, quindi non riesco a rispondere su tutto. Quell'"inorridire" poteva essere spiegato, ma non lo hai fatto; ma comunque è evidente che non sarà facile trovare una fonte che dice i popoli africani "inorridivano" (piuttosto che "ne erano spaventati", "disapprovavano", ecc.); mi sembra che il verbo sia semplicemente poco adatto a una enciclopedia. Per quanto riguarda il POV sulle culture "altre", l'idea molto semplice è che non è compito di una enciclopedia dire se una cosa è "ripugnante", "superstiziosa" e simili; per considerazioni di questo tipo non c'è nessun bisogno di imboccare il lettore, che può aggiungerle secondo il proprio personale sistema di riferimento. Lo stesso vale per "interessante" (se trovi qualcuno che scrive che una certa tradizione è "interessante", ti ringrazio se elimini questo commento; io spero proprio di non averlo mai usato). Moongateclimber (msg) 12:22, 7 nov 2008 (CET)[rispondi]
  1. ^ Per l'episodio, vedi la voce inglese Ma'arrat al-Numan

Mi pare manchi qualunque riferimento al cannibalismo degli aztechi: http://it.wikipedia.org/wiki/Aztechi#Sacrifici_umani

Voce da spostare

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Antropofagia è il titolo corretto della voce. Cannibalismo è ogni fenomeno di predazione intraspecifica, e questo per ogni animale.--Maxcip (msg) 19:44, 28 gen 2012 (CET)[rispondi]

E a ben pensare dividerei in due voci: Antropofagia come cannibalismo umano, Cannibalismo come etologia generale dello stesso. --Maxcip (msg) 01:09, 30 gen 2012 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati

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Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Cannibalismo. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 02:13, 26 apr 2018 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati

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Gentili utenti,

ho appena modificato 2 collegamenti esterni sulla pagina Cannibalismo. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

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