Luigi Snozzi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Luigi Snozzi nel 2009

Luigi Snozzi (Mendrisio, 29 luglio 1932Minusio, 29 dicembre 2020) è stato un architetto svizzero-italiano[1].

Studiò architettura alla Scuola politecnica federale di Zurigo; tra il 1962 e il 1971 lavorò in associazione con l'architetto Livio Vacchini, in seguito aprì i propri studi professionali a Locarno, Zurigo e Losanna.

Ottenne poi la cattedra di professore di architettura alla Scuola politecnica federale di Losanna. Fu il primo degli architetti della nuova scuola ticinese (comprendente anche Mario Botta, Aurelio Galfetti e il suo ex collega Livio Vacchini). Sollecitato per progetti urbani in tutto il mondo, non costruì molto su vasta scala, mentre sono molto conosciute le sue soluzioni abitative unifamiliari, come casa Snider a Verscio (1965-66), casa Kalmann a Brione sopra Minusio (1974-76) e Casa Bianchetti a Locarno (1975-77).

Dimostrò un profondo interesse per l'analisi storica e morfologica del sito, tanto da considerarla spesso fattore determinante per il progetto. Neorazionalista e amante del calcestruzzo armato pensato in linee austere, si dedicò spesso a restauri di monumenti, tra cui il Santuario della Madonna del Sasso e a Monte Carasso la zona monumentale con la completa riqualificazione dell'antico convento. Numerose le mostre a lui dedicate in ambito europeo ed extraeuropeo, così come le conferenze ed i seminari tenuti presso le più prestigiose facoltà del mondo. Insegnò presso la Facoltà di Architettura di Alghero - Università degli Studi di Sassari, dalla quale ottenne il 24 luglio 2007 la laurea honoris causa in Architettura. Nel 1993 Luigi Snozzi vinse i premi “Beton”, “Wakker” ed il “Prince of Wales” per il progetto di Monte Carasso.

Snozzi è morto sul finire del 2020 all'età di 88 anni per complicazioni da COVID-19[2].

  • Quando penso all'uomo, penso allo sfruttato.
  • Con l'architettura non fai la rivoluzione, ma la rivoluzione non basta per fare architettura: l'uomo ha bisogno di tutte e due.
  • Non sfuggire alle tue responsabilità: occupati della forma, in essa ritroverai l'uomo.
  • L'architettura nasce dai bisogni reali, ma essa va al di là di essi; se vuoi scoprirla, guarda le rovine.
  • L'acquedotto vive al momento che ha cessato di portare l'acqua.
  • Niente è da inventare, tutto è da reinventare.
  • Il giorno in cui laureati non potranno più essere utilizzati negli uffici d'architettura, la scuola avrà fatto un passo in avanti.
  • Il progetto, prima che strumento di trasformazione, è strumento di conoscenza.
  • L'architettura è vuoto, tocca a te definirlo.
  • L'architettura si misura con l'occhio ed il passo, il metro al geometra.
  • Un edificio comincia sempre dalle sue fondamenta.
  • Cerchi la flessibilità ? Continua pure a costruire i tuoi muri in pietra.

Principali opere

[modifica | modifica wikitesto]

Progetti non realizzati

[modifica | modifica wikitesto]
  • Auf den Spuren des Ortes, Zürich: Museum für Gestaltung 1996
  • Bau der Gesellschaft, Zürich: ETH 1996
  • Städte bauen - Urbanistische Projekte, Ideen und Arbeiten, 1972-1997; Sulgen: Niggli 1997
  • wie wohnen – heute?; Stuttgart: architektur – galerie am weißenhof 2002
  1. ^ Luigi Snozzi, in Dizionario storico della Svizzera.
  2. ^ Morto di Covid l’architetto Luigi Snozzi Ticinonews.ch
  3. ^ Aforismi. 1973-1975. Luigi Snozzi
  4. ^ Fonte: Scheda monografica sul sito http://ita.archinform.net/projekte/13404.htm[collegamento interrotto]
  5. ^ Fonte: itinerari di architettura contemporanea nel canton ticino sul sito http://immagini.archinfo.it/vedimmagine.php?data=1&_obj=40285[collegamento interrotto]
  6. ^ Fonte : Lotus no. 15, 6/1977 , p. 114-117.
  7. ^ Fonte: Casabella vol. 46, no. 484, 10/1982 , p. 34-35.
  8. ^ Fonte: Domus n. 870 5/2004 supplemento, p. 5-95.
  • Pierre-Alain Croset Luigi Snozzi, Progetti e architetture 1957-1984, Electa, Milano 1984, ISBN 88-435-1290-0.
  • Luigi Snozzi und das Politische in der Architektur, DU Nr 11, Tages Anzeiger AG, Zurich 1989, ISSN /?/.
  • Snozzi Vacchini Galfetti, 1960-1990, Museum of Finnish Architecture, Helsinki 1990, ISBN 951-9229-64-7.
  • Peter Dish Luigi Snozzi, Costruzioni e progetti 1958-1993, ADV, Lugano 1994, ISBN 88-7922-005-5.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 37, 40, 52, 53, 156, 168, 169, 174, 176, 191, 192, 205, 206, 207, 208, 209, 213, 223, 288, 347.
  • Broszeit, Jens: Wohnen am Steilhang: die Entwurfsmethodik Luigi Snozzis untersucht anhand der Einfamilienhäuser von 1972-1990, Hannover, 2006. Dissertation an der Leibniz Universität Hannover.
  • Congiu, Marcello: Quarantuno domande a Luigi Snozzi; Neapel: Clean Edizioni 2008
  • Croset, Pierre- Alain (Hrsg.): Pour une école de tendance, mèlange offerts à Luigi Snozzi; Lausanne: Presse polytechniques et universitaires romande 1999
  • Es lebe der Widerstand! Vortrag in: "Bau der Gesellschaft. Architekturvorträge der ETH Zürich, Heft 7". gta Verlag, Zürich 2009 ISBN 978-3-85676-241-4
  • Lichtenstein, Claude (Hrsg.): Luigi Snozzi; Basel-Boston-Berlin: Birkhäuser Verlag 1997
  • Masiero, Roberto (Hrsg.): Architettura in Ticino; Mailand: Sikra 1999
  • Un lugar cuatro arquitectos - Botta, Galfetti, Snozzi, Vacchini en ticino; Caracas: museo de belas artes 1995

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN109491818 · ISNI (EN0000 0000 8174 786X · SBN CFIV017427 · ULAN (EN500025579 · LCCN (ENn85065730 · GND (DE119226758 · BNF (FRcb12135135c (data) · J9U (ENHE987007396117405171 · CONOR.SI (SL160773219