Diocesi di Paracatu

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Diocesi di Paracatu
Dioecesis Paracatuensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Montes Claros
 
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
VescovoJorge Alves Bezerra, S.S.S.
Vescovi emeritiLeonardo de Miranda Pereira
Presbiteri48, di cui 44 secolari e 4 regolari
4.618 battezzati per presbitero
Religiosi4 uomini, 6 donne
Diaconi25 permanenti
 
Abitanti349.153
Battezzati221.700 (63,5% del totale)
StatoBrasile
Superficie54.387 km²
Parrocchie32 (6 vicariati)
 
Erezione1º marzo 1929
Ritoromano
CattedraleSant'Antonio di Padova
IndirizzoPraça Caldeira Brant 147, 38600-291 Paracatu, MG, Brazil
Sito webdioceseparacatu.org.br
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Brasile

La diocesi di Paracatu (in latino: Dioecesis Paracatuensis) è una sede della Chiesa cattolica in Brasile suffraganea dell'arcidiocesi di Montes Claros. Nel 2021 contava 221.700 battezzati su 349.153 abitanti. È retta dal vescovo Jorge Alves Bezerra, S.S.S.

La diocesi si trova nella parte nord-occidentale dello stato brasiliano di Minas Gerais e comprende 14 comuni: Arinos, Bonfinópolis de Minas, Brasilândia de Minas, Buritis, Cabeceira Grande, Dom Bosco, Formoso, Guarda-Mor, João Pinheiro, Natalândia, Paracatu, Unaí, Uruana de Minas e Vazante.

Sede vescovile è la città di Paracatu, dove si trova la cattedrale di Sant'Antonio di Padova.

Il territorio si estende su una superficie di 54.387 km² ed è suddiviso in 32 parrocchie, raggruppate in 6 foranie.[1]

Foranie della diocesi.

La prelatura territoriale di Paracatu fu eretta il 1º marzo 1929 con la bolla Pro munere sibi divinitus di papa Pio XI, ricavandone il territorio dalle diocesi di Montes Claros e di Uberaba (oggi entrambe arcidiocesi). Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di Diamantina.

Il 15 giugno 1957 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Januária.

Il 14 aprile 1962 in forza della bolla Illius navis gubernationi di papa Pio XII la prelatura territoriale fu elevata a diocesi e divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Uberaba.

Il 20 gennaio 1964 i comuni di Arinos e Formoso, già parte della diocesi di Januária, furono annessi alla diocesi di Paracatu.[2]

L'11 ottobre 1966 entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Brasilia, mentre il 25 aprile 2001 è divenuta suffraganea dell'arcidiocesi di Montes Claros.

Cronotassi dei vescovi

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Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Sede vacante (1929-1940)[3]

La diocesi nel 2021 su una popolazione di 349.153 persone contava 221.700 battezzati, corrispondenti al 63,5% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 80.000 80.000 100,0 8 8 10.000 8 4 6
1965 170.000 148.000 114,9 14 14 12.142 14 7 7
1970 170.000 180.000 94,4 11 11 15.454 12 10 7
1976 172.000 182.044 94,5 11 11 15.636 11 18 8
1977 188.000 225.000 83,6 14 2 12 13.428 12 14 10
1990 238.000 265.000 89,8 13 5 8 18.307 8 14 9
1999 234.000 300.000 78,0 27 21 6 8.666 1 6 10 13
2000 234.000 300.000 78,0 24 17 7 9.750 9 7 7 15
2001 234.000 300.000 78,0 23 15 8 10.173 8 8 5 15
2002 234.000 300.000 78,0 27 19 8 8.666 8 8 5 15
2003 234.000 300.000 78,0 30 23 7 7.800 9 7 10 15
2004 234.000 300.000 78,0 31 24 7 7.548 9 7 8 16
2011 264.000 338.000 78,1 45 39 6 5.866 24 6 7 24
2016 227.800 358.900 63,5 50 45 5 4.556 24 5 7 28
2019 233.200 367.600 63,4 53 48 5 4.400 24 5 10 30
2021 221.700 349.153 63,5 48 44 4 4.618 25 4 6 32
  1. ^ (PT) Foranias sul sito della diocesi
  2. ^ (LA) Decreto Maiori animarum, AAS 56 (1964), pp. 465-466.
  3. ^ Durante questo lungo periodo di sede vacante fu nominato amministratore apostolico della prelatura territoriale Eliseu Van der Weijer, che il 25 maggio 1940 divenne il primo prelato di Paracatu.
  4. ^ Diocese de Paracatu - Memória e História, su dioceseparacatu.org.br. URL consultato il 16 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2018).

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