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John Lennon

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John Lennon nel 1969

John Winston Lennon (1940 – 1980), cantautore e chitarrista britannico, membro dei Beatles.

Citazioni di John Lennon

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  • [Su Chuck Berry] È uno dei più grandi poeti di tutti i tempi, lo potresti chiamare un poeta rock. Egli era ben avanti nella lirica del suo tempo. Noi tutti dobbiamo molto a lui, incluso Dylan. Ho amato tutto ciò che ha fatto, sempre. Si trovava su un livello diverso da quello degli altri artisti.
He is one of the all-time great poets, a rock poet you could call him. He was well advanced of his time lyric-wise. We all owe a lot to him, including Dylan. I've loved everything he's done, ever. He was in a different class from the other performers.[1]
  • Imagine è virtualmente la canzone ufficiale del partito comunista: è antireligiosa, anticonvenzionale ma la gente l'ha accettata perché zuccherosa.[2]

Citazioni tratte da libri o interviste

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  • A Mimi [la zia] dicevo sempre: "Hai buttato via tutte le mie poesie e te ne pentirai quando sarò famoso". Non le perdonavo il fatto che non mi trattasse come un fottuto genio.[3]
  • A Parigi i colloqui sulla pace in Vietnam non sono riusciti a procedere oltre la decisione della forma del tavolo attorno al quale dovranno sedersi i delegati. E questi colloqui sono andati avanti per mesi. Noi, standocene una settimana nel letto, abbiamo ottenuto molto di più... Una vecchia signora di Wigam, o di Hull, ha scritto al "Daily Mirror" per chiedere se potevano mettere più spesso in prima pagina Yoko e me, perché, così ha detto, erano secoli che non si faceva una risata così piacevole. Eccezionale! È proprio questo che volevamo. Voglio dire, è davvero un mondo divertente se due persone che passano in un letto la loro luna di miele riescono a monopolizzare le prime pagine di tutti i giornali per un'intera settimana. Mi andrebbe benissimo di morire come il pagliaccio del mondo. Non sono in cerca di epitaffi.[4]
  • Ciò che gli anni sessanta hanno fatto è stato mostrarci le possibilità e la responsabilità che tutti noi avevamo. Non erano la risposta. Ci hanno solo fatto intravedere le possibilità.
The thing the Sixties did was show us the possibilities and the responsibility that we all had. It wasn't the answer. It just gave us a glimpse of the possibility. (da un'intervista condotta da Dave Sholin per la promozione dell'album Double Fantasy, KFRC RKO Radio, 8 dicembre 1980[5])
  • Gli anni sessanta hanno assistito a una rivoluzione tra i giovani, che non si è limitata solo ad alcuni piccoli segmenti o classi, ma che ha coinvolto l'intero modo di pensare. Toccò prima ai giovani, poi la generazione successiva. I Beatles furono parte di questa rivoluzione, che in realtà è un'evoluzione ancora in atto. Eravamo tutti nella stessa barca: una barca che andava alla scoperta del Nuovo Mondo. I Beatles erano di vedetta.[6]
  • Il rock'n'roll era reale. Tutto il resto era irreale. Quando avevo quindici anni era l'unica cosa, tra tutte, che potesse arrivare a me.[7] (1970)
  • Il dolore più grande è non essere desiderati, renderti conto che i tuoi genitori non hanno bisogno di te quando tu hai bisogno di loro. Quando ero bambino ho vissuto momenti in cui non volevo vedere la bruttezza, non volevo vedere di non essere voluto. Questa mancanza di amore è entrata nei miei occhi e nella mia mente. Non sono mai stato veramente desiderato. L'unico motivo per cui sono diventato una star è la mia repressione. Nulla mi avrebbe portato a questo se fossi stato "normale".[8] (1971)
  • Julian fu un figlio non previsto. Che venne fuori da una bottiglia di whisky.[9]
  • Marciare andava bene per gli anni Trenta. Oggi bisogna usare metodi diversi. Tutto ruota a una sola cosa: vendere, vendere, vendere. Se vuoi promuovere la pace, devi venderla come se fosse sapone. I media ci sbattono continuamente la guerra in faccia: non soltanto nelle notizie ma anche nei vecchi film di John Wayne e in qualsiasi altro dannato film; sempre e continuamente guerra, guerra, guerra, uccidere uccidere, uccidere. Così ci siamo detti "Mettiamo in prima pagina un po' di pace, pace, pace, tanto per cambiare"... Per ragioni note soltanto a loro, i media riportano quello che dico. E ora sto dicendo "Pace".[10]
  • Non sono contro Dio, contro Cristo o contro la religione. Non avevo alcuna intenzione di criticarla. Non ho affatto detto che noi eravamo migliori o più famosi ... e non ho paragonato noi a Gesù Cristo come persona o a Dio come entità o qualsiasi altra cosa esso sia [...] Ho detto che avevamo più influenza sui ragazzi di qualsiasi altra cosa, compreso Gesù [...] Se avessi detto che la televisione era più popolare di Gesù probabilmente l'avrei passata liscia. Le mie opinioni sul cristianesimo derivano da ciò che di esso ho letto e osservato coi miei occhi, e da quello che è stato e potrebbe essere. Dico semplicemente che mi sembra che stia perdendo terreno e contatto ... La gente pensa che io sia contro la religione, ma non è così. Sono una persona molto religiosa...[11]. (1966, durante le polemiche dovute alle sue dichiarazioni sulla religione)
  • [Parlando di Something, una canzone di George Harrison inclusa nell'album Abbey Road, 1969] Penso davvero che sia il pezzo migliore dell'album. (1969[12])
  • Preferisco le idee agli ideali.[13]
  • Quando ero un Beatle, pensavo che fossimo il miglior gruppo in questo dannato mondo. E crederci ci ha resi quello che eravamo! Io sono cresciuto. Non credo più alle figure paterne, come Dio, Kennedy o Hitler. Non sono più alla ricerca di un guru. Non sto più cercando niente. Non c'è ricerca, non c'è una strada da imboccare, non c'è niente. Le cose stanno così. Probabilmente continueremo a scrivere musica per sempre.[14]
  • Se i Beatles o gli anni Sessanta hanno avuto un messaggio, era questo: impara a nuotare. Punto. E una volta che hai imparato, mettiti a nuotare. La gente che è rimasta ancorata ai Beatles e al sogno degli anni Sessanta ha perso di vista l'orizzonte non appena i Beatles e gli anni Sessanta sono diventati l'orizzonte. Portarseli dietro tutta la vita sarebbe come portarsi dietro Glenn Miller e la seconda guerra mondiale. Con questo non voglio dire che non si possano ascoltare con piacere Glenn Miller o i Beatles, ma vivere dentro quel sogno significa scegliere la via del tramonto.[15]
  • Se l'arte servisse a redimere l'uomo, lo potrebbe fare solo riscattandolo dalle responsabilità della vita, restituendogli un'inaspettata fanciullezza.[16]
  • Siamo [i Beatles] più popolari di Gesù Cristo adesso. Non so chi morirà per primo. Il Rock and Roll o il Cristianesimo.[17]
  • Vogliamo che Cristo vinca. Stiamo cercando di rendere contemporaneo il messaggio di Cristo. Cosa avrebbe fatto Lui se avesse avuto a disposizione pubblicità, dischi, film, televisione e giornali? Per diffondere il suo messaggio Cristo fece dei miracoli. Ebbene, il miracolo di oggi sono i mezzi di comunicazione; quindi mettiamoci a usarli.[18]

Citazioni tratte da canzoni

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Primi singoli

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  • Tutto quello che stiamo dicendo è diamo una possibilità alla pace.
All we are saying is give peace a chance.[19] (da Give Peace a Chance, Lennon – McCartney; 1969)
  • La temperatura sta salendo | la febbre è alta | non riesco a vedere un futuro | non riesco a vedere il cielo | i miei piedi sono così pesanti | e pure la mia testa | vorrei essere un bambino | vorrei essere morto | il tacchino freddo mi ha preso in pieno.
Temperature's rising | fever is high | can't see no future | can't see no sky | my feet are so heavy | so in my head | i wish i was a baby | i wish i was dead | cold turkey has got me on the run.[20] (da Cold Turkey, Lennon; 1969)

John Lennon/Plastic Ono Band

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Etichetta: Apple/EMI, 1970, prodotto da John Lennon e Yoko Ono.

  • Figli non fate | come ho fatto io | non potevo nemmeno camminare | e ho provato a correre.
Children don't do | what i have done | i couldn't walk | and i tried to run.[21] (da Mother, Lennon, n. 1)
  • Quando sei da solo con te stesso | e non c'è nessun altro | hai solo te stesso e ti ripeti | solo di resistere.
When you're by yourself | and there's no – one else | you just have yourself and you tell yourself | just to hold on.[22] (da Hold On, Lennon, n. 2)
  • Sono stato tra i drogati, ho provato di tutto | ho seguito religioni, da Gesù a quella di Paul | non lasciate che vi rincoglioniscano con droga e cocaina | nessuno potrà farvi del male se sentirete il vostro dolore.
I've been through junkies, i been through it all | i've seen religion, from Jesus to Paul | don't let them fool you with dope and cocaine | no one can harm you feel own your pain.[23] (da I Found Out, Lennon, n. 3)
  • Ti feriscono a casa e ti picchiano a scuola | ti odiano se sei intelligente e ti disprezzano se sei stupido | finché non diventi così fottutamente pazzo da non poter più seguire le loro regole.
They hurt you at home and they hit you at school | they hate you if you're clever and they despise a fool | till you're so fucking crazy you can't follow their rules.[24] (da Working Class Hero, Lennon, n. 4)
  • Il mondo è solo un piccolo paese | dove ognuno cerca di farci del male.
The world is just a little town | everybody trying to put us down.[25] (da Isolation, Lennon, n. 5)
  • Ricorda quando eri piccolo | come la gente ti sembrava così grande | e aveva sempre i tuoi punti di vista | ricorda tua madre e tuo padre | che speravano solo di trovarsi nel mondo del cinema.
Just remember when you were small | how people seemed so tall | always had their way | do you remember your ma and pa | just wishing for movie stardom.[26] (da Remember, Lennon, n. 6)
  • L'amore è reale, la realtà è amore | l'amore è sentire, sentire l'amore | l'amore è voler essere amati.
Love is real, real is love | love is feeling, feeling love | love is wanting to be loved.[27] (da Love, Lennon, n. 7)
  • Ho portato il mio amore in un grande prato | per poter osservare il cielo inglese | ma entrambi eravamo nervosi e ci sentivamo colpevoli | e nessuno di noi riusciva a capire il perché.
I took my loved one to the big field | so we could watch the english sky | we both were nervous feeling gulty | and neither one of us knew just why.[28] (da Well Well Well, Lennon, n. 8)
  • Chi sono? | Nessuno lo sa tranne me | nessuno lo sa tranne me | chi sono? | nessun altro lo può capire | solo tu ed io | chi siamo?
Who am i? | nobody knows but me | nobody knows but me | who am i? | nobody else can see | just you and me | who are we?[29] (da Look at Me, Lennon, n. 9)
  • Dio è un concetto con il quale misuriamo la nostra sofferenza.
God is a concept by which we measure our pain.[30] (da God, Lennon, n. 10)
  • La mia mamma è morta | non riesco a infilarmelo in testa | nonostante siano passati molti anni | la mia mamma è morta.
My mummy's dead | I can't get it through my head | through it's been so many years | my mummy's dead.[31] (da My Mummy's Dead, Lennon, n. 11)

Imagine

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Etichetta: Apple/EMI, 1971, prodotto da John Lennon, Yoko Ono e Phil Spector.

  • Immagina che non esistano nazioni | Non è difficile farlo | Niente per cui uccidere o morire | E nessuna religione. | Immagina che tutti | vivano la loro vita in pace.
Imagine there's no countries | It isn't hard to do | Nothing to kill or die for | And no religion too | Imagine all the people | Living life in peace. (da Imagine)
  • Potresti dire che sono un sognatore | ma non sono il solo | spero che un giorno ti unirai a noi | e che il mondo sarà una cosa sola.
You may say i'm a dreamer | but i'm not the only one | i hope someday you'll join us | and the world will be as one.[32] (da Imagine, Lennon, n. 1)
  • Puoi indossare una maschera o dipingerti la faccia | puoi persino considerarti parte della razza umana | puoi metterti un colletto e una cravatta | ma una cosa non puoi nascondere | è quando sei marcio dentro.
You can wear a mask and your face | you can call yourself the human race | you can wear a collar and a tie | one thing you can't hide | is when you crippled inside.[33] (da Crippled Inside, Lennon, n. 2)

Some Time in New York City

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Etichetta: Apple/EMI, 1972, prodotto da John Lennon e Yoko Ono.

  • La donna è il negro del mondo | sì lo è, pensateci | la donna è il negro del mondo | pensateci e fate qualcosa.
Woman is the nigger of the world | yes she is ... think about it | woman is the nigger of the world | think about it ... do something about it.[34] (da Woman is the Nigger of the World, Lennon – Ono, n. 1)
  • Vivono nell'oppressione | non restiamo a vederli morire nella disperazione | è l'ora della rivoluzione | diamogli la possibilità di sopravvivere.
They all live in suffocation | let's not watch them die in sorrow | now's the time of revolution | give them all a chance to grow.[35] (da Attica State, Lennon, n. 3)

Mind Games

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Etichetta: Apple/EMI, 1973, prodotto da John Lennon e Yoko Ono.

  • La risposta è amore e potete starne certi | l'amore è un fiore, bisogna lasciarlo crescere.
Love is the answer and you know that for sure | love is a flower you got to let it, you got to let it grow.[36] (da Mind Games, Lennon, n. 1)

Walls and Bridges

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Etichetta: Apple/EMI, 1974, prodotto da John Lennon.

  • Non si vedono i contrasti sulla vecchia strada sporca | quando sei sul lurido asfalto della vecchia strada sporca | e nel vento cerchi di spalare il fumo con un forcone.
Ain't no difference on the old dirty road | tarred and feathered on the old dirty road | trying to shovel smoke with a pitchfork in the wind.[37] (da Old Dirty Road, Lennon – Nilsson, n. 3)
  • Così tanto tempo fa | era in un sogno? | era proprio un sogno? | lo so, sì lo so | sembrava davvero realtà | o almeno credevo che lo fosse.
So long ago | was it in a dream? | was it just a dream? | i know, yes i know | it seemed to very real | it seemed so real to me.[38] (da No. 9 Dream, Lennon, n. 7)
  • Tutti ti amano quando sei due metri sotto terra.
Everybody loves you when you're six foot in the ground. (da Nobody Loves You (When You're Down and Out), Lennon, n. 11)

Double Fantasy

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Etichetta: Geffen Records, 1980, prodotto da John Lennon, Yoko Ono e Jack Douglas.

  • La vita è quello che ti accade | mentre sei occupato a fare altri progetti.
Life is what happens to you | while you're busy making other plans.[39] (da Beautiful Boy[40], Lennon, n. 7)

Milk and Honey

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Etichetta: Polydor Records/EMI, 1984, prodotto da John Lennon e Yoko Ono.

  • Invecchia con me | qualunque cosa ci riservi il destino | noi la supereremo | perché il nostro amore è vero.
Grow old along with me | whatever fate decrees | we will see it through | for our love is true.[41] (da Grow Old with Me, Lennon, n. 12)

Inedite

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  • È vero amore | è vero.
It's real love | it's real. (da Real Love[42])

Citazioni su John Lennon

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  • Ero un grande ammiratore di John. Ho avuto sempre la sensazione che avesse un grande cuore e che non fosse cinico come si pensava. Aveva il cuore più grande di tutti ed era il più svelto. Era dentro e fuori. Mentre noi stavamo ancora entrando, lui era già fuori e proseguiva. (Ringo Starr)
  • John Lennon è il mio idolo da quando sono nato, ma per quanto riguarda la rivoluzione ha torto marcio. (Kurt Cobain)
  • Non sono come John Lennon, che credeva di essere l'Onnipotente. Penso solo di essere John Lennon. (Noel Gallagher)
  • Quando penso a John, vedo un artista integro, che non si sarebbe mai svenduto all'industria. Ha dato voce alla musica più vera, era un musicista completo. Quando penso a lui, vedo molta storia, molta forza e molta integrità. (Flea)
  • Uno dei miei più bei ricordi di John è quando ci mettevamo a litigare: io non ero d'accordo con lui su qualcosa e finivamo per insultarci a vicenda. Passavano un paio di secondi e poi lui sollevava un po' gli occhiali e diceva "è solo che sono fatto così...". Per me quello era il vero John. In quei rari momenti lo vedevo senza la sua facciata, quell'armatura che io amavo così tanto, esattamente come tutti gli altri. Era un'armatura splendida; ma era davvero straordinario quando sollevava la visiera e lasciava intravedere quel John Lennon che aveva paura di rivelare al mondo. (Paul McCartney)
  • Lui si vestiva da cattivo perché era buono, lui desiderava una donna dalla quale non separarsi mai perché la solitudine lo uccideva, lui era tutta emozione e buona tecnica, tutto talento e poca ragionevolezza, lui era uno dei più grandi musicisti del ventesimo secolo. (Carlo Zannetti)
  • Non mi interessa tutta la roba di John Lennon che parla di sua madre, perché non significa nulla per me. Come può Mother significare qualcosa per qualcuno che non sia John Lennon? Non può, perché lui canta riguardo a sua madre, non riguardo alla mia. Il padre violento che avevo appartiene a me. E non volevo condividere niente di tutto quello né metterlo in una canzone. (Noel Gallagher)
  • John Lennon per me significa tutto. Tutto e niente. Non direi che è un autore migliore di Paul McCartney, direi che sono diversi ma entrambi fantastici. Ma a me piace di più la roba di Lennon perché è un po' più meravigliosa ed è più folle. McCartney è come Noel: è troppo nice, troppo simpatico. Lennon era contorto e a me quella roba piace. La sua voce è la cosa principale che amo. Mi piace la sua voce quando parla. È piuttosto fottutamente grandiosa. Ma è la voce quando canta quella che conta. La voce politica? Non me ne fotte un cazzo, non può fregarmene di meno della politica. Ma tutte le altre cose – la sua voce quando canta, le sue canzoni e le sue parole – significano un mondo per me. Mi piace la prima roba rock 'n' roll tanto quanto mi piace la roba successiva, ma in questo momento il mio periodo preferito è quello di Strawberry Fields Forever. C'è questo pezzo che si chiama Now And Then che è uno dei demo che fece in India con George Harrison [in realtà è un demo fatto nella sua casa di New York nel 1978, ndr] e dovresti ascoltarlo. Penso che lo abbiano mixato di nuovo come hanno fatto per Free As A Bird, ma quella canzone è fottutamente meravigliosa. Come cantautore, credo che nessuno abbia mai eguagliato Lennon e non so se mai qualcuno lo farà. Lee Mavers ci è andato vicino, ma ha seguito un'altra strada. Our kid [Noel, ndr] è bravo, ma gli manca quella cazzo di follia che Lennon aveva. È un tizio normale che scrive canzoni decenti, e Mavers era troppo folle. Ma Lennon aveva tutto quello e di più. È una fissa costante per lui e non penso che mi potrebbe annoiare. Ti annoi di John Lennon e ti annoi di te stesso, no? E io non sono annoiato di me stesso ... (Liam Gallagher)

Note

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  1. Da un'intervista su Rolling Stone, 1971; citato in Flashback: John Lennon and Chuck Berry Jam on 'Johnny B.Goode, rollingstone.com, 20 agosto 2012.
  2. Citato in Per favore, risparmiamo ai morti di Parigi lo strazio nichilista della solita «Imagine» di John Lennon, il Timone.org.
  3. Citato in Philip Norman.
  4. John Lennon si riferisce quando nel marzo del 1969, dopo essersi sposato con Yoko Ono, rimase per una settimana nella suite presidenziale dell'Hotel Hilton di Amsterdam, a discutere sulla pace. Citato in Philip Norman, pp. 337-338.
  5. (EN) Citato in Jon Wiener Lennon's Last Interview: 'The Sixties Showed Us the Possibility', TheNation.com, 8 dicembre 2010.
  6. Citato in The Beatles Anthology, Rizzoli, 2010, Milano.
  7. Citato in The Beatles Anthology, p. 11.
  8. Citato in The Beatles Anthology, p. 7.
  9. Citato in Julian Lennon: «John? Un cattivo padre», Corriere della sera, 4 dicembre 2011.
  10. Citato in Philip Norman, p. 377.
  11. Pagine 268 – 269, Philip Norman, John Lennon, La Biografia; 2009, Arnoldo Mondadori Editore.
  12. Citato in The Beatles Anthology, p. 340.
  13. Citato in Roy Carr & Tony Tyler, I favolosi Beatles, traduzione di Massimo Villa, Sonzogno, Milano, 1980.
  14. Citato in The Beatles Anthology, p. 357.
  15. Citato in Philip Norman, p. 403.
  16. Citato in Chris Ingham, Guida completa ai Beatles, traduzione di M. C. Giordano, V. Lovato, G. Olivieri, Vallardi, Milano, 2005, p. 299. ISBN 8882119866
  17. Dall'intervista a Maureen Cleave, London Evening Standard 4 marzo 1966.
  18. Citato in Philip Norman, p. 337.
  19. Citato in Le canzoni di John Lennon, p. 29.
  20. Citato in Le canzoni di John Lennon, p. 31.
  21. Citato in Le canzoni di John Lennon, p. 37.
  22. Citato in Le canzoni di John Lennon, p. 38.
  23. Citato in Le canzoni di John Lennon, p. 41.
  24. Citato in Le canzoni di John Lennon, p. 42.
  25. Citato in Le canzoni di John Lennon, p. 44.
  26. Citato in Le canzoni di John Lennon, p. 46.
  27. Citato in Le canzoni di John Lennon, p. 47.
  28. Citato in Le canzoni di John Lennon, p. 49.
  29. Citato in Le canzoni di John Lennon, p. 50.
  30. Citato in Le canzoni di John Lennon, p. 51.
  31. Citato in Le canzoni di John Lennon, pp. 53-54.
  32. Citato in Le canzoni di John Lennon, p. 69.
  33. Citato in Le canzoni di John Lennon, p. 70.
  34. Citato in Le canzoni di John Lennon, p. 98.
  35. Citato in Le canzoni di John Lennon, pp. 101-102.
  36. Citato in Le canzoni di John Lennon, p. 123.
  37. Citato in Le canzoni di John Lennon, pp. 157-158.
  38. Citato in Le canzoni di John Lennon, pp. 163-164.
  39. Citato in Le canzoni di John Lennon, p. 202.
  40. Scritta per il figlio Sean.
  41. Citato in Le canzoni di John Lennon, p. 235.
  42. Inclusa in Imagine: John Lennon, colonna sonora dell'omonimo documentario.

Bibliografia

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  • Philip Norman, John Lennon. La biografia, traduzione di Aldo Piccato, Mondadori, 2009. ISBN 9788804593614
  • Riccardo Russino, Paola de Rosa, Le canzoni di John Lennon, traduzione delle canzoni di Vincenzo Oliva, Editori Riuniti, Roma, 2000. ISBN 88-359-4911-4
  • The Beatles Anthology, Rizzoli, Milano, 2010. ISBN 9788817037846

Voci correlate

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Altri progetti

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Opere

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