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Vincenzo Maria Cimarelli

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Vincenzo Maria Cimarelli, Istorie dello Stato di Urbino, Heredi di F. Bartholameo Fontana, Brescia, 1642 (rist. fotomeccanica: Forni, Bologna, 1967)

Vincenzo Maria Cimarelli (1585 – 1662), naturalista e storico italiano.

Incipit di Istorie dello Stato di Urbino

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Cento quarant'un'anno dopò, che cessò l'universal Diluvio, e che il gran Patriarca Noè sopra gli alti Monti di Armenia uscì dall'Arca, in cui salvossi con la Moglie Tidea, con i figli, Camo, Semo, e Iapeto; e con le nuore Pandora, Nocla, e Neogola, che fu il decimo anno del Regno di Saturno, Padre di Belo, in Babilonia: Comero primogenito di Iapeto dall'epiteto paterno detto Gallo, cioè inondato, e salvato dall'acque, passò dalla Scitia ove forse egli era nato, in Italia, con i figliuoli, e co' nepoti, i quali essendo nel generar la prole fecondissimi, cresciuti in gran numero, nel Paese, che trà la Marca, e l Tevere, e frà il Mediterraneo, e gli Apennini contiensi, le loro habitationi fermarono, chiamando quello dal nome di Comero, Comera Gallica.

Bibliografia

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  • Vincenzo Maria Cimarelli, Istorie dello Stato di Urbino, Rist. fotomeccanica, Bologna, Forni, stampa 1967 (Ripr. facs. dell'ed.: in Brescia, per gli heredi di F. Bartholameo Fontana, 1642).

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